Il Papa argentino. Lo scrittore Roberto Pazzi l'aveva previsto nel 2001 come la scelta migliore; qualche giorno fa, poco prima del conclave, avevo riletto il brano che segue:
"Da secoli quel meraviglioso angolo della terra era negato al suo destino di floridezza ed espansione, per i copiosi doni che il Signore aveva concesso sia alla natura delle sue pianure, dei suoi mari, dei suoi monti, sia alle sue laboriose città, a causa di quel capestro stretto al collo, di quel triste servaggio che ancora opponeva i diritti del più forte a quelli del più debole.
"II Sudamerica non era mai stato libero, il messaggio di Simon Bolivar e di San Martin doveva ancora essere raccolto...
Se il conclave avesse potuto rappresentare - ed essi lo credevano tale - il luogo dove lo Spirito Santo avrebbe ispirato un più largo raggio della sua potenza redentrice, la scelta di uno di loro sarebbe stata provvidenziale. Perché avrebbe offerto alia Chiesa la possibilità che nessuna forza progressista politica in due secoli era riuscita a cogliere." Roberto Pazzi, Conclave, Frassinelli 2001, pag 187
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