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domenica 6 gennaio 2019

IL GESSO ERA RICCHEZZA. Un significativo documento addotto da Fabrizio Porrovecchio e Giuseppe Maurizio Piscopo.


Grazie a Giuseppe Maurizio Piscopo per avermi dato, con entusiasmo,
la possibilità di pubblicare e fare conoscere
 questo "titolo" azionario legato alla produzione del gesso
 messogli a disposizione da Fabrizio Porrovecchio.

Cade a fagiolo, si direbbe, 
in previsione e in coincidenza del convegno "La Sicilia del gesso"
 che si terrà a Caltanissetta il prossimo 12 gennaio.



Quando si dice "circolarità della cultura", che non intende gerarchicamente i vari aspetti che la compongono ma in linea orizzontale li accoglie e dispone democraticamente alla pari come i cavalieri della Tavola Rotonda. 
In questo caso, il mondo del bianco gesso sa dare messaggi e valenze metaforiche.
Non meraviglia pertanto che lo specialissimo documento finanziario  sia venuto alle mani del favarese Giuseppe Maurizio Piscopo, maestro, autore, compositore, perché proprio a Favara la studiosa Marina Castiglione, animatrice del convegno di Caltanissetta, a suo tempo ha raccolto la testimonianza (con fedele etnotesto riportato) sulla probabile "scoperta" e conseguente utilizzazione del gesso da parte di un pastore.


Marina Castiglione, Parole e strumenti dei gessai in Sicilia. Lessico di un mestiere scomparso, 
Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani, Palermo 2012,  pag. 17

Il libro di Marina Castiglione è stato la bussola in questi mesi per la ricerca, attraverso il web (social e blog), di materiali e testimonianze inerenti il mondo del gesso che poi in qualche modo hanno portato alla realizzazione di un appuntamento sul gesso, elevato al rango di convegno di studi dalla professoressa Marina Castiglione che ha coinvolto ben tre università siciliane. Si incomincia in tal modo a colmare una lacuna precedentemente denunciata fin dal 2012.

Marina Castiglione, Parole e strumenti dei gessai in Sicilia. Lessico di un mestiere scomparso, 
Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani, Palermo 2012,  pag. 15



In occasione del convegno, oltre ai canti di lavoro del Coro Polifonico "Terzo Millennio" di Racalmuto, 
tra cui un canto della tradizione racalmutese dei gessai (issara), verrà eseguito,  dalla Compagnia di canto e musica popolare favarese, "Vita di issara" (testo di P. Carbone, musica di G. M. Piscopo), un nuovo canto ispirato al mondo del gesso, di cui amabilmente Marina Castiglione per i consigli dati ha accettato di esserne riconosciuta l'ideale madrina.






lunedì 26 novembre 2018

GRAZIE AL GRUPPO SICILIANDO PER L'ATTENZIONE AL MONDO DEL GESSO, E NON SOLO


Un caloroso ringraziamento alla straordinaria famiglia di soci e simpatizzanti di SICILIANDO, gruppo con oltre 63.000 iscritti, per l'accoglienza, tramite la sensibilissima Alessandra Buttitta, di queste parole, direi d'amore, nei confronti del mondo del gesso che è appartenuto ai nostri avi e ora rischia di essere dimenticato per sempre.

Link:





23 novembre 2018

Alessandra Buttitta: 
Oggi tra gli eventi pubblicati, questo sicuramente mi ha incuriosito tanto. “U issaru” ...per saperne di più leggete il seguito. Ringrazio il prof. Piero Carbone da Racalmuto
*
Prima dell’avvento del cemento, il gesso era molto in uso, si ricavava faticosamente dalle cave e faticosamente veniva cotto e reso farinoso sbriciolando le pietre di gesso con mazze e picconi. Veniva trasportato dai carretti dai muli, dagli asini, i famosi „scecchi di issara“ divenuti un modo di dire per indicare molta fatica e poco profitto. Anhe ad altri usi veniva destinato il gesso e in parte viene utilizzato ancora ma prodotto con tecniche lavorative diverse.
È sparito il mondo del gesso e dei gessai di una volta legati alle calcare e con esso il linguaggio che indicava attrezzi, fasi lavorative, canzoni, modi di dire. Molto più diffuso dello zolfo in Sicilia ma meno celebrato, è stato fatto oggetto ultimamente di studi e ricerche. La canzone Vita di issara (testo di Piero Carbone, musica di Giuseppe Maurizio Piscopo) vuole essere un contributo alla memoria del gesso dimenticato e testimonianza del risvegliato interesse.
È giusto che le vecchie generazioni non dimentichino. È giusto che le nuove generazioni conoscano. La canzone verrà eseguita il prossimo gennaio a Catanissetta durante una giornata di studi dedicata al gesso organizzata dalla studiosa Marina Castiglione. (P. C.)


*

Vita di issara
Testo di Piero Carbone
Musica di Giuseppe Maurizio Piscopo

Ritornello:.
Issu, issara: vita di carcara.
Issu, carcara: vita di issara.
Issu, balati: forti cafuddrati.
Furnu, famìa: issu abbianchìa.
I
A Buovu e Gargilata issu c’era,
Bivona cu Lercara china nn’era,
ci nn’era a Grutti, c’era all’antri banni:
luciva e luci muntagni muntagni.
Lu palu spirtusava rocchi e cugni,
la pruvuli sparava, e li timugni
di petri carriavanu sudannu
a la carcara jennu hiatiannu.
Rit.
II
Ti nfurna, lu issaru, e ti piddrìa,
balata, duoppu cotta, e macinìa
a cuorpi di picuna e mazzuttati
di hiatu e di sudura ncuttumati.
Carretti sientu nni la notti scura,
un cantu, griddri, fierri di na mula.
Carrianu, li scecchi di issara,
a prucissioni. Su li urdunara!
Rit.
III
Antichi casi di servi e patruna,
e rrobbi granni, nichi cubbuluna,
mpastati cu lu issu di carcara
e stucchi, statui, angili d’antara.
Issotta, ciarmaliddri, baddruttati,
li tietti di canneddri arraccamati.
Lu issu finu li mura abbianchìa.
Sciloccu nni li casi un ci putìa
Rit.

IV
Lu fuocu di lu tiempu cuciunìa
a tutti, comu furnu nni famìa,
nni coci com’abbastru di carcara:
biancu dintra e fora chi s’affara.
Facivanu accussì nni la carcara.
Oh, issu binidittu di issara!
Recitato:
La storia cancia, lu cimentu vinni:
palazzi frolli, ponti ntinni ntinni.
Ritornello finale:
Issu, issara: vita di carcara.
Issu, carcara: vita di issara.
Issu, sudura, mpinti mura mura.
Figli, lu pani, aspettanu dumani.
Recitato finale:
Figli, lu pani, aspettanu dumani


Ph Archivio Salvatore Mirabile

*
Nota del compositore Giuseppe Maurizio Piscopo
Confesso che mi occupo di tradizioni popolari da quasi 50 anni.
Quest’anno, per la prima volta sono rimasto affascinato da un testo di Piero Carbone “Vita di issara“. Di questo mondo magico e dimenticato, ne abbiamo parlato a lungo, soprattutto della cava di gesso e della calcara gestite dal nonno paterno.
Con l’esperienza di maestro elementare nasce spontanea la domanda:
Che cosa rimane di questa cultura nelle nuove generazioni, cosa conoscono i bambini di questo mondo, che cosa c’è nei libri di scuola elementare di questi argomenti?
Una domanda che non è rivolta soltanto ai bambini, si capisce.




giovedì 22 novembre 2018

MUSICHE E GIOCHI DI STRADA, DI UNA VOLTA. Maurizio Piscopo li presenta alla Farm di Favara


Ph Antonio Calabrese

Dopo le musiche raccolte  e rielaborate con Giuseppe Calabrese e Domenico Pontillo, Serenate al chiaro di Luna ovvero la notturna in Sicilia e  la Musica dei Saloni - suoni e memorie dei barbieri di Sicilia, dopo  i canti degli zolfatari, degli emigranti e  di Rosa Balistreri eseguiti dal Gruppo Popolare Favarese,  Giuseppe Maurizio Piscopo, con rinnovato interesse di musicologo e passione di educatore delle nuove generazioni, in quanto maestro elementare, presenta "Le Musiche dei cortili".

Questo sarà il titolo della lezione che il maestro Piscopo terrà Venerdì 23 Novembre dalle ore 15.30 alle 18.00 per Sou – School of Architecture for Children, uno dei progetti più ambiziosi della Farm Cultural Park, il centro culturale indipendente di Favara (AG).


Ph Antonio Calabrese -
Maredolce in musica - Oratorio di San Mattia, Palermo, 12 febbraio 2018


Durante il laboratorio i bambini potranno rivivere i giochi di un tempo; le filastrocche, le ninne nanne, le rime baciate e gli indovinelli saranno motivo di studio. 

Sapientemente guidati, i bambini faranno un viaggio nel tempo; sperimenteranno le vibrazioni del tamburello, il ritmo delle nacchere, l'allegria delle tradizionali "cianciane". 

Con l'inseparabile fisarmonica, il poliedrico e versatile Maestro accompagnerà i più piccoli in un viaggio  sentimentale e conoscitivo tra musica e letteratura per comprendere quello e come eravamo.

Ma non c'erano solo i giochi e i canti e gli indovinelli e le filastrocche per i bambini, una volta, c'era anche il lavoro, sovente condividevano quello faticoso e degradante degli adulti come nel caso dei carusi nelle miniere di zolfo e di sale o nelle calcare di gesso. A titolo esemplificativo verrà eseguito il canto Vita di issara (testo di Piero Carbone, musica di Maurizio Piscopo).

Il fotografo Angelo Pitrone documenterà l'evento, le sue foto confluiranno nel libro  Quando i bambini giocavano per la strada.  Salvatore Giglia realizzerà un video.  


La Via dei Tesori 2014, Palermo, Palazzo Steri 

Nel percorso didattico, curato da Andrea Bartoli e Florinda Saieva, si alterneranno importanti architetti di rilievo nazionale e internazionale, ma anche professori universitari, artisti e creativi per dare modo ai bambini di conoscere dal vivo alcune realtà di particolare importanza quale opportunità per la loro crescita culturale.
I docenti saranno come sempre affiancati dallo staff interno della scuola: la direttrice Silvia Forese e i tutor Celeste, Davide, Giulia, Lorenzo, Michele, Josephine e Verena.  


Per ulteriori informazioni sulle attività della Farm:
tel.  3474413120.

Convegno  "Educazione linguistica e patrimonio linguistico regionale" -
Facoltà di Lettere e Filosofia,  18 aprile 2018

Foto sui giochi di strada di Salvo Li Vigni
realizzata presso il liceo scientifico "Basile" di Palermo
nell'anno scolastico 2017-2018













Ph piero carbone (tranne quelle diversamente indicate)