1
Quando le sere d'estate non avevamo nulla da fare in paese perché nulla vi s'organizzava a differenza di tanti altri comuni limitrofi, ci si spostava a Montedoro, un piccolo paese dalle comuni radici contadine e minerarie, lindo, all'antica, ma attrezzato modernamente con rara efficienza: dall'anfiteatro alla funzionante biblioteca, dal museo alla pinacoteca, dal centro sociale per i giovani al centro per gli anziani, dall'anfiteatro alle terme, dai campi da tennis e di calcetto alla piscina, e con un cartellone estivo che non lasciava una sola serata i montedoresi ad annoiarsi: una mostra, un concerto, uno spettacolo di varietà, una drammatizzazione, la proiezione di un film, il laboratorio teatrale, un corso musicale, la balera...
Che fortunati, i montedoresi!
Onore alle amministrazioni che si sono succedute nel tempo.
Dai miei "Appunti domestici"
Davanti a me,
in linea diagonale, le spalle scoperte, abbronzate, invitanti, di una ragazza:
delicatissimi gli omeri, la linea del collo; il ripiego di carne che si formava
sotto l’ascella sinistra risultava sensualissimo, appena alzava un poco il braccio
per gesticolare si intravvedeva in profondità il bordo del reggiseno bucato che premeva e delimitava una
mezza luna chiara.
“In questo periodo storico
confuso e strano”, diceva tra un
brano e l’altro Diaz, mentre
la gente si sventolava, “rifarsi alla tradizione è importante da un punto di
vista musicale, storico, sociale, artistico”. E giù un effluvio incalzante,
dondolante, di note: la chitarra diveniva percussione, liuto, arpa.
Neanche gli
alberi, che delimitavano il terrazzo, fiatavano: non si muoveva foglia. Neanche
le stelle. La ragazza stava tre file davanti a me, di lato, se qualcuno delle
varie sedie mi liberava la visuale, ne vedevo anche i movimenti: muoveva i
capelli, una piramide di riccioli, si
girava sul lato destro. Qualcuno della seconda fila protese la testa in avanti e io non vidi più niente, si ricompose e
m’accorsi che a fianco della ragazza ci stava seduto uno con la barba e la
giacca sportiva, un anello di cattivo gusto al mignolo.
Scrosciarono gli applausi a rompere la tensione che Alirio,
pur anziano, aveva instaurato con la sua energia e leggiadria insieme. Il
pubblico era soddisfatto, chi seduto, chi in piedi.
Dissi di sì, dissi di no. Lui mi sollecitò di nuovo. Io ero distratto, forse un po’ triste. Alzai lo sguardo. Mi voltai per un attimo. Mi ritrovai in coda per l’autografo quasi spinto dalla gente che premeva da ogni parte. “Dài, dài”, mi diceva Calogero.
Quando finalmente arrivo vicino al Maestro, scorgo
davanti a me due bretelline trasparenti che aderivano per il sudore alla pelle
di spalle ben disegnate, finissime. Era lei, la ragazza ammirata durante tutto
il concerto, rispuntata d’incanto. Da vicino, i lineamenti erano ancora più
belli.
“Il suo nome?”, chiese il grande Diaz rivolto
proprio a me; glielo
dissi
e lui mi disegnò con ampia voluta della mano un gigantesco autografo,
personalizzato. Appena sollevò la penna indicando con gli occhi che aveva finito,
venni scalzato da cento mani che spingevano e si facevano largo.
Guadagnai
un angolo più sicuro e tranquillo e alzai gli occhi dal cartoncino geroglificato.
Calogero era fiero del raro reperto. “Che hai?”, mi chiese, vedendomi di colpo
triste.
“Niente”, risposi, mentre cercavo
di scorgere tra la folla
quelle bretelle trasparenti sparite nel nulla. “Niente”.
Il
mio amico voleva ad ogni costo sapere...
Racalmuto
(Contrada Serrone), giovedì 26 agosto 1999. Fa
caldo.
Non riesco a prendere sonno. La stanza è infuocata.
Papà
e mamma, sofferenti, dormono al pianterreno. Sono le 4 e
un
quarto di notte e la campagna è ancora buia.
P.S.
Debbo chiedere a Calogero in che data si terrà il prossimo
concerto.
Alirio Diaz - Como Llora una Estrella (Antonio Carrillio)
Trad.: Come piange una stella
http://www.youtube.com/watch?v=ZIEiOGI4qI8
Foto1: Giuseppe Sardo Viscuglia (Belgio), "Les Tournesols à l'aube"
Foto2: Silvestro Sammaritano, Il musico. Particolare
Foto3: Caterina Gulioso, La collana
Foto4: Cielo di Montedoro? 2009
Foto2: Silvestro Sammaritano, Il musico. Particolare
Foto3: Caterina Gulioso, La collana
Foto4: Cielo di Montedoro? 2009
Foto5: Silvestro Sammaritano, Il musico.
Alirio Diaz Interpretando Natalia (Vals n.3) de Antonio Lauro
Xpe1XxxJhY&feature=related
Rare Guitar Video: El Gavilan
http://www.youtube.com/watch?v=ee-O0S0DFn4&feature=related

