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sabato 26 luglio 2014

SEPOLTO VIVO. ANCHE DALL'INFORMAZIONE?



Copertina del libro di Mario Rino Biancheri,
Sepolto vivo: storia di una disumana ingiustizia

Non è il titolo di un film, anche se al femminile i film così titolati sono stati girati veramente. 

Si tratta di un caso terribilmente vero, non fisico per fortuna, per quanto apparentemente incredibile o fantasioso, ma di una fantasia contorta, cannibalesca, criminale. A farne le spese un giovane di San Cataldo, persona perbene. 

Me ne ha parlato per la prima volta Irene Milisenda, e mi ha colpito il caso di Mario Rino Biancheri che ha scritto anche un libro sulla sua disavventura, purtroppo non ancora del tutto superata.




Per l’emblematicità del caso credo valesse la pena rifletterci su per solidarizzare in qualche modo con la “vittima”, parlandone, scrivendone, magari presentando il libro a Racalmuto, come si augura Irene Milisenda, sperando che mai nessuno incappi in futuro in questi perversi meccanismi. 

Del resto, c’è tanta editoria (che conta e), tanto giornalismo (locale e nazionale), tanto cinema (che fa cassetta o che ci tenta), dedicati alla rappresentazione della delinquenza, mafiosa e paramafiosa, dalla parte dei mafiosi e di chi delinque, sarebbe una sorta di risarcimento occuparsi ogni tanto del fenomeno dalla parte delle vittime ché altrimenti, col silenzio, rischierebbero di essere sepolte vive, in pienezza di sensi: acuiti ed esasperati, una seconda volta. 

                                                                                                                  Piero Carbone


Scritta a cura del gruppo "Insieme per il bene comune" in occasione
della "Festa della Legalità" tenutasi il 19 e 20 luglio 2014 a Racalmuto


Un libro, un destino

di


Irene Milisenda

Nasce  a San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, il 19 dicembre 1975, ha studiato legge e partecipato a numerosi corsi di formazione nel campo dell’informatica, del trattamento dei dati personali, sui bisogni finanziari aziendali, motivazionali e di gestione del personale.

Sin da giovanissimo ha iniziato l’attività imprenditoriale creando e gestendo due grosse attività commerciali nel campo della regalistica. Molto impegnato nel sociale, ha ricoperto numerose prestigiose cariche in importanti enti ed associazioni della provincia.

Esperto in accoglienza ed assistenza delle vittime del racket e dell’usura, dal 2002 al 2006 ha ricoperto la carica di Presidente dell’Associazione Antiracket ed Antiusura della Provincia di Caltanissetta, intraprendendo numerose iniziative tese a stimolare la collaborazione delle vittime con le Forze dell’Ordine, nonché decine di interventi di solidarietà nei loro confronti.

Aveva fatto un lavoro senza precedenti per stimolare le vittime di estorsione ed usura a denunciare e a liberarsi dalle vessazioni della mafia. Più di 70 persone, tra famiglie ed imprese, si rivolsero a lui per essere aiutate, cambiando in meglio le loro vite. Decine di persone hanno visto in quel giovane presidente “un angelo caduto dal cielo”, un aiuto mandato da Dio. Ma in quell’anno, un evento inatteso trasforma la vita di questo “angelo” in un inferno. 



Due sedicenti vittime dell’usura organizzano una truffa di diverse centinaia di migliaia di euro, sfruttando il nome del presidente Biancheri e della notorietà dell’associazione antiracket alla quale si erano rivolti. Costretto a dimettersi dalla carica, ne scoppia uno scandalo dal quale Mario Rino Biancheri è pienamente investito, tanto da essere persino sottoposto a 7 lunghi anni di processo. I due truffatori, una politica connivente con ideologie e metodi ed obbiettivi lontani dalla legalità e dalla giustizia, una serie di apparenti diaboliche coincidenze trasformano un servitore dello Stato in un uomo socialmente morto, creando attorno a lui “terra bruciata”. In questo libro la storia vera di ciò che è accaduto e i suoi retroscena; un uomo perbene sepolto vivo dalla menzogna e da una disumana ingiustizia.

Per saperne di più visualizzate il sito:
Questo è il video della presentazione del libro a San Cataldo gg.2marzo2014: https://www.youtube.com/watch?list=UUi5lgJeW_3ROt-GnooepP9Q&feature=player_embedded&v=K6c2GnJp3gY.

Sepolto Vivo book trailer:
A livello personale posso solo dire che Mario è una persona davvero in gamba, una persona che ha sofferto, che ha paura di soffrire nuovamente, ma c’e tana gente che crede in lui, che lo stima, perché ha un cuore cosi grande che non gli si può non volere bene. Spero vivamente di avere l’opportunità di far presentare il libro a Racalmuto, in modo tale da far conoscere questa terribile storia, storia che ci dovrebbe far pensare e riflettere bene sul concetto di MAFIA.


Immagini riprese dal profilo fb di Mario Rino Biancheri




martedì 15 luglio 2014

ERA URA!






Comunicato


In occasione del 22° Anniversario della strage di via D'Amelio dove persero la vita Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina il gruppo “Insieme per il bene comune” composto da Luisa Agrò (responsabile dell’iniziativa), Anita Sciortino, Fabrizio Nazareno Mantione, Luigi Falletti, Calogero Giudice, Mariolina Lo giudice, Giuseppe Grizzanti, Giuseppe Brucculeri e Serena Miccichè hanno deciso di commemorare questo grande uomo che unitamente a tutte le vittime delle mafie, rappresenta un patrimonio inestimabile per la nostra terra: "La SICILIA- bellissima e disgraziata" come lo stesso Paolo Borsellino amava definirla.

Proprio per non essere indifferenti alle minacce subite in questi mesi dal magistrato Nino Di Matteo, proprio per continuare l'opera di rinascita culturale avviata da Paolo Borsellino, anche a Racalmuto, proprio per far acquisire a tutti noi giovani maggiore fiducia nelle Istituzioni il 19 luglio alle ore 19:30 e il 20 luglio alle ore 10:00 ci incontreremo in piazza Umberto I;

poichè come diceva Paolo Borsellino riteniamo che " SE LA GIOVENTU' LE NEGHERA' IL CONSENSO ANCHE L'ONNIPOTENTE E MISTERIOSA MAFIA SVANIRA' COME UN INCUBO":

Durante la manifestazione ci sarà una raccolta di generi alimentari, vestiario e giocattoli per le famiglie bisognose e gli immigrati di Racalmuto.



Locandina relativa alla fiaccolata che si svolgerà a Palermo



Ringrazio i giovani del gruppo “Insieme per il bene comune” per avermi coinvolto alla "festa della legalità" che si celebrerà sabato 19 e domenica 20 luglio a Racalmuto..


Era ura!

A don Pino Puglisi





Cuntenti mi susivu sta matina,

n piettu mi criscieru rosi e hiuri.



Ci li detti, di cu nun m’aspittava,

sutta li tempii, quattru cutuluna.



Parlà lu Papa propiu ad Agrigentu,

lu dissi arsìra lu teleggionali.



Lu dissi e ripitì li so palori:

“Mafia è piccatu. Piccatu sociali”.


Nel 1993 Papa Giovanni Paolo II ridiscese in Sicilia e col dito puntato come un fra cristoforo fece risuonare le sue parole al Piano di San Gregorio: “Convertitevi! Anche per voi arriverà il giudizio di Dio!”. Lassù in alto il tempio della Concordia sembrò tremare.

La Valle dei Templi echeggiò quelle parole che furono udite fino a Punta Bianca. Quattro mesi dopo, il 15 settembre, veniva ucciso a Palermo Padre Puglisi, parroco di Brancaccio.

La Chiesa si scosse. Invertì la rotta. Si parlò di scomunica per i mafiosi. “Martiri per la giustizia” vennero detti i caduti di mafia che testimoniavano la loro fede.

Le parole del Papa, per lo storico della Chiesa don Cataldo Naro, rimandavano senza mezzi termini “al dovere dei cristiani di Sicilia di resistere alla mafia”.*


*La poesia e la relativa nota sono state pubblicate in Pensamenti, Coppola editore, Trapani 2008



La manifestazione è stata inserita tra le attività collaterali della Festa del Monte, con la  denominazione "Legalità in festa", e inserita nel Programma della festa pubblicato a cura del comune di Racalmuto.


Link correlati:

http://archivioepensamenti.blogspot.it/2012/09/i-topi-maffiosi.html

http://archivioepensamenti.blogspot.it/2014/01/ce-maffia-e-maffia.html