Sabato 15
ottobre, sono stato ad Agrigento all’inaugurazione della mostra di pittura di Franco Fasulo
e alle proiezioni delle videoanimazioni di Lillo Sorce; mi è piaciuta la
Location, come oggi si dice, ho apprezzato l’associazione Funduk che ha
promosso l’evento, la conduzione di Beniamino Biondi e la nota di Giuseppe
Greco che voglio riportare condividendone gli
entusiasmi e le prospettive.
È stata anche
l’occasione per incontrare tanti artisti e operatori culturali, tanti amici, che incarnano e animano una città che vuole
essere dinamica, aperta, propositiva.
Ero stato
tante volte a Santa Maria dei Greci e nelle sale espositive annesse, ma la
mostra e le proiezioni hanno avuto luogo molto più modestamente in un’antica
casa dell’omonima via, un’abitazione rustica, molto suggestiva, forse un fondaco, di età
medievale, che ospitava a suo tempo uomini e animali: le volte, le pareti, la
mangiatoia in tufo rossomiele risaltavano in un gioco di ombre riscaldate da
direzionali luci calde, e, in contrasto a tanta antichità e rusticità
punteggiata di ancestrali attrezzi di lavoro, i quadri modernissimi alle pareti,
quadri non figurativi, astratti, di Franco Fasulo, secondo la lezione
interpretativa di Francesco Catalano. “Paesaggi costruiti con la luce”.
Sullo
sfondo la lezione dell’agrigentino Provenzano, del “provenzale” Cézanne, del pittore russo naturalizzato francese Nicolas
de Staël.
Diego Romeo
ha ricreato l’atmosfera accentuando latenti contrasti caravaggeschi con le sue
intense foto dalle rimarcate inquadrature, visibili sul blog di Funduk.
Un personale
ricordo mi ha sollecitato la mangiatoia, quello delle scuderie del teatro
Regina Margherita di Racalmuto, sottratte nel breve periodo del mio assessorato
alle cianfrusaglie lì in deposito e riconvertite nell'aprile del 2008 a spazio espositivo per una
Via Crucis disegnata da Totò Bonanno.
Per non dire della "prima volta" nel 1986 al cortile di Santa Nicola, al Raffo, alla Fontana...
In perfetta sintonia con una delle finalità del Funduk: riconoscere e valorizzare le risorse del centro storico.
La nota
di Giuseppe Greco:
“Un bagno di
pubblico in quella che si credeva l'ultima serata al FUNDUK, perchè, notizia
dell'ultim'ora, ci sarà il recupero dello spettacolo di Mimmo Galletto
"Chiantu a scattacori" in programma il 14 settembre.
Ritornando alla
serata di ieri, bisogna ammettere che è stato un sincero trionfo che ha
decretato, se ce ne fosse stato bisogno, l'enorme successo che
l'iniziativa ha riscosso. Complice soprattutto il bisogno che la
Città ha di eventi culturali di un certo spessore e qualità, a dispetto di
quanti possano affermare il contrario chiamando in causa la famosa
"inedia" agrigentina.
Non è affatto così, come ha espresso a noi
lo stesso Franco Fasulo ieri, in un momento "quasi privato"
avuto con l'artista al termine della serata, quando sono rimasti soltanto
gli artisti e gli organizzatori.
Io penso fortemente che Franco abbia ragione,
come ha ragione lo stesso Lillo Sorce che in pratica ha affermato lo stesso
concetto, con diverse parole, durante la proiezione dei suoi straordinari lavori.
Che sia questa sorta di "ribellione" del pubblico agrigentino una
reazione energica nei confronti di un appiattimento degli eventi culturali?
Noi
ci sentiamo di rimettere agli altri il compito di valutare simili questioni.
Dal canto nostro continueremo il nostro percorso in virtù di un motivo in più,
questa volta, la responsabilità di cui ci avete investiti, di non deludere le
vostre attese per un proseguimento di queste nostre attività.
Grazie Franco,
Grazie Lillo, grazie a tutti i nostri ospiti e soprattutto grazie al nostro
meraviglioso e affezionato Pubblico del Funduk!”
