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martedì 16 giugno 2020

STATUA DELLA MADONNA DEL MONTE DI RACALMUTO SCOPERTA A NEW YOK DA MARC REYNOLD. Proposte collegate: cittadinanza onoraria e videoconferenza siculoamericana

L'anno scorso Marc Reynold ci deliziava con un articolo del The Sun And New Work Herald, Tuesday June 1, 1920 ritrovato negli archivi americani. 
Quell'articolo in inglese fattomi pervenire dall'amico Nicolò Rizzo, tradotto in italiano da Adele Troisi, ci sorprese e ci commosse. 

Quest'anno si rinnova la sorpresa con una scoperta. 
La scoperta è correlata: segno tra segni e gesti devozionali dei racalmutesi emigrati a New York in onore di Maria SS del Monte, memoria preziosa che dal paese originario gli emigrati racalmutesi portavano oltre Oceano.

Ringrazio Marc, che si diletta nelle sue ininterrotte ricerche d'archivio, per le foto e le annotazioni che questa volta mi ha fatto pervenire direttamente. Lo ringrazio di cuore. Ma penso che tanti gliene saranno grati, delle sue ricerche e scoperte, e non solo racalmutesi o devoti della Madonna del Monte. Anzi, vorrei poterlo additare all'attuale sindaco di Racalmuto per il conferimento della cittadinanza onoraria.

Secondo la recente scoperta, la rievocazione della presenza della Madonna del Monte a New York, attraverso una statua presumibilmente del 1947, rafforza la precedente notizia che documentava la celebrazione della Festa del Monte lungo Cherry Street tra St Catherine e Market street  da parte dei racalmutesi lì emigrati tra gli Anni Dieci e Venti del secolo scorso.

La notizia si riveste di tanti altri significati se si pensa che proprio quest'anno a causa della pandemia da coronavirus gli annuali festeggiamenti in onore di Maria SS del Monte non avranno luogo né a Racalmuto e né ad Hamilton dove la festa è stata trapiantata con le stesse modalità di quella originale fin dagli Anni Settanta. 
E' come se in supplenza si celebrasse idealmente a New York così come avveniva realmente e animatamente nei primi anni del secolo scorso. 


Magari in concomitanza dei festeggiamenti che quest'anno non avranno luogo per Madonna del Monte né a Racalmuto né ad Hamilton, sarebbe significativo celebrarli virtualmente in videoconferenza riunendo idealmente in videoconferenza le tre comunità di Racalmuto, della gemellata Hamilton  e di quella ritrovata e superstite di New York grazie alle ricerche e nuove acquisizioni storiche di Marc Reinold.

Infine, per venire incontro alla richiesta di notizie relative alla Società di mutuo soccorso di Maria SS del Monte di Racalmuto a New York citerò alcune lettere del   “segretario Archivista della grande Società di Mutuo Soccorso Maria S.S. del Monte fra i cittadini di Racalmuto in New York” inviate a Padre Cipolla di Racalmuto, nel 1924.





Foto e annotazioni di Marc Reynold



L'iscrizione recita: Maria S.S. del Monte Padronessa di Racalmuto Donata della S.M.S. Maria S.S. del Monte Fra i cittadini di Racalmuto Alla Nativity Church Il 18 Maggio 1947

Statua di Maria S.S. del Monte di Racalmuto a New York City

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La statua di Maria S.S. del Monte di Racalmuto a New York sembra essere stata realizzata nel 1947 o almeno è stata donata alla chiesa nel 1947. È stata donata dalla Società di Mutuo Soccorso di Maria S.S. del Monte. La statua si trovava nella Chiesa della Natività sulla 2nd Avenue a Manhattan, è stata spostata nella Chiesa del Santissimo Redentore dopo la chiusura della Chiesa della Natività nel 2016.

Forse qualcuno ha maggiori informazioni su questa statua o sulla Società di mutuo soccorso di Maria SS del Monte di Racalmuto a New York.








Lettere di Ferdinando Ippolito

Il “segretario Archivista della grande Società di Mutuo Soccorso Maria S.S. del Monte fra i cittadini di Racalmuto in New York” - Ferdinando Ippolito - a nome della Società, che “conta 315 fratelli tutti Racalmutesi” tempesta Padre Giuseppe Cipolla con una semplice ed esplicita richiesta: l’invio del Dramma-Sacro pubblicato dal Padre Bonaventura Caruselli nel 1856, ormai introvabile.

Causa indiretta di una tale richiesta era stato lo stesso Padre Giuseppe Cipolla che aveva chiesto offerte ai racalmutesi d’oltre Oceano in sostegno delle sue iniziative benefiche. 
Costoro non si limitano a inviare semplicemente qualche dollaro di fraterna carità ma affittano un teatro e allestiscono un cartellone per due mesi di rappresentazioni ripromettendosi di devolvere generosamente i ricavi:

New York, 4 Agosto 1924. 
Al Comitato Pro Istituto – Racalmuto. La Società di M. S. Maria S.S. del Monte ha portato in semblea (sic!) la circolare per formare l’Istituto nel vecchio Castello del Carretto e tutta la Colonia e entusiasmata per tale concetto indi la Società si propone di contrattare un Teatro per dare delle recite e il beneficio andare al detto Istituto.
Dunque la Società prega il Comitato di essere tanto cortese di mandarmi il libro della Istoria di Racalmuto ho pure qualche Manoscritto (con l’obligo [sic!] che finite le Recite di sostituirlo [restituirlo? Ndr] di nuovo) essendo la Colonia Racalmutese entusiasmata vuole recitare qualche Episodio della Istoria di Racalmuto, come per esempio la Venuta della Madonna ed altri Episodi. Il Comitato resta pregato di farci questa Cortesia...”

New York, 7 agosto 1924
Reverendissimo Padre [...] abbiamo contrattato un Teatro per due mesi (Ottobre e Novembre) per recitare drammi e il beneficio andare per l’istituto a Racalmuto. [...]
Dunque tutta la Colonia Racalmutese in New York per fare maggiore Concorrenza vuole recitare qualche Episodio che si trova scritto nella Storia di Racalmuto. [..] Ferdinando Ippolito”

New York, 15 settembre 1924
Padre Reverendissimo [...] ci facciamo sapere che giorno 4 di Ottobre Sabato sera, daremo la prima rappresentazione il quale si darà il Dramma di Alessandro Dumas “Una notte a Firenze” inoltre a questo ci facciamo sapere che abbiamo scritto alle colonie Racalmutese di Buffalo e di Hamilton Canadà e ci hanno risposto che anche loro lavorano per ricavare qualche sommetta di denaro ed aiutare la nobile iniziativa da lei sviluppata intanto abbiamo deciso di rappresentare La venuta della Madonna il 1 Novembre (giorno di tutti i Santi).
Dunque Padre Giuseppe Cipolla, alcuni nostri paesani uomini vecchi ci hanno informato che esiste un libro di Padre Bonaventura Caruselli di Lucca, il quale in detto libro si trova scritto il Dramma della Venuta della Madonna completo uso per il teatro. [...] Lei Padre resta pregato di fare il mezzo possibile di procurarci questo libro con questo termino chiedento la sua S.B. da parte da tutta la società. Devotissimo Ferdinando Ippolito”

New York, 6 novembre 1924
Pregiatissimo Sacerdote Giuseppe Cipolla, con la presente vengo a dirci che abbiamo ricevuto la sua lettera ed il suo prezioso manoscritto e si figuri la gioia che abbiamo provato tutti [...] l’abbiamo ricevuto il Giovedì sera e tutto il Venerdì e Sabato hanno fatto le prove che hanno riuscite magnifiche, si figuri che il popolo vuole che si recita di nuovo a Richiesta generale la quale noi per appagarli la dobbiamo fare di nuovo. [...] Con questo termino chiedo la Sua S.B. Ferdinando Ippolito”.

New York, 9 Dicembre 1924
Reverendissimo Padre [...] noi lo ringraziamo di cuore su il suo gentile pensiero di fare ristampare il Padre Bonaventura Carusello (intento il libro) [...] se lei vede che per stampare il libro di Padre Carusello ci vuole troppa moneta noi ci lo sconsigliamo perché non vale la pena di spendere tanta moneta per poche copie – noi ci contentiamo quando ne manda una sola copia quando lo copiamo e subito ci lo spediremo indietro – intanto ci facciamo sapere che la recite al teatro sono finite e speriamo a Gennaio mandarci la moneta intanto finisco il mio dire baciandogli la mano – suo umilissimo servo Ferdinando Ippolito – 267 Elizabeth st. – New York”.

Come si vede, la grammatica libresca lascia a desiderare, ma quella del cuore e delle predilezioni è di grande valore. La corrispondenza corre su diverse lettere tra solleciti e precisazioni ed è una miniera di informazioni non solo sui racalmutesi emigrati, ma anche su quelli rimasti nella madre patria, tutti tra loro in ideale collegamento, accomunati dall’attaccamento alla Madonna del Monte e dalla passione per il teatro.
Questo collegamento e questa comunanza arrivano fino a noi, fino ai nostri giorni, rendendo attuale la lontana corrispondenza del 1924.

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giovedì 12 luglio 2018

IL VOLO DELL'ANGELO DA RACALMUTO A CHERRY STREET DI NEW YORK. Articolo del 1920 sulla festa del Monte in America. Traduzione di Adele Troisi

Seguito del Post


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The Sun And New Work Herald, 
Tuesday June 1, 1920


Un Volo d’angelo chiude i giorni di festa
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Cherry street in festa durante le celebrazioni  in onore della Santa patrona di Racalmuto
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Una pioggia di coriandoli sulla folla
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Gruppi bandistici, luminarie e palloncini contribuiscono a rendere spettacolare la Ricorrenza Festiva

Da sempre la più grande delle tante feste religiose segnate sul calendario di Racalmuto in Sicilia, è la celebrazione dedicata a Maria SS.ma del Monte. 
La Festa dura  tre giorni e a volte anche una settimana e nessuno è troppo giovane o troppo vecchio per partecipare alle festose celebrazioni, alle processioni devozionali   in onore della Santa Patrona di Racalmuto.
Una celebrazione molto simile a questa si è svolta ieri a Cherry Street nella ben più grande cittadina del Nuovo Mondo e nel quartiere più affollato di questa città che ospita nell’East End i cittadini oriundi di Racalmuto.
Infatti, il tributo annuale dei Racalmutesi d’oltreoceano ha avuto inizio Sabato, si è esteso alla Domenica per concludersi solo la notte scorsa, che è stata senza dubbio la più spettacolare. 
Soltanto dopo le sette è stato possibile spostarsi agevolmente dal palazzo del municipio lungo Cherry Street tra St Catherine e Market street.

Le bandiere ricoprono le strade
La bandiera Italiana e quella Americana hanno invaso il quartiere e dalle finestre spiccavano i colori della chiesa. Litografie della Patrona e del Suo splendido altare decoravano le facciate delle case ed anche tutti gli ingressi secondari. 

Migliaia di lampadine elettriche appese ai fili attraversavano la strada da un tetto all’altro. Lanci continui di coriandoli  coprivano la folla e da ogni finestra guizzavano allegramente nastri colorati.
Poco prima delle nove , quando le bande hanno fermato piatti e tamburi e tutti i palloni di carta sono stati illuminati e liberati nel cielo, un fascio di luminosa luce bianca è apparso  dal secondo piano del negozio di Joe Martorano, creando giochi di luci dall’alto in basso attraverso la strada. 

Allo stesso tempo sul lato opposto della strada dall’appartamento di Alessandro Conti, proprio di fronte a Joe, un altro faro creava disegni di luce sulla cornice della casa di Mike Bellisario un po’ più giù lungo la strada. 

Dalla casa   di Joe giungeva il suono squillante di una tromba e simultaneamente dalle finestre, su cui il faro creava ricami di luce , sono apparse due piccolissime bimbe per nulla impaurite, con pulegge legate alle spalle ed alle caviglie ,sospese alle funi che si stendevano da un tetto all’altro. 

Il Volo degli Angeli
Le due bimbe sono sembrate ed unanimemente considerate due angeli. Le loro alucce si muovevano ed, in maniera davvero realistica ,portavano appese alla spalla delle piccole arpe. 

I loro abitini color pastello creavano morbide pieghe mentre attraversavano in volo la strada e, nel momento del loro incrocio , delle colombe venivano liberate dai membri del comitato Pietro d’Asaro, grazie ai quali è stata realizzata la festa. 

Gli angeli sono rimasti sospesi sulla folla per un attimo, proprio mentre le colombe si allontanavano verso il cielo , la folla rumorosa in basso si zittiva e gli  anziani più religiosi si segnavano con la croce.
Gli angeli hanno percorso il loro volo senza alcun problema e, dopo aver dispensato baci alla folla, sono scomparsi attraverso le finestre. 

Ciò ha posto la parola fine ai festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Monte. Joe Martorano ha dichiarato che questa è stata la prima volta in sei o sette anni che la Festa è stata celebrata a New York.  

Ha anche aggiunto che molti soldi, pare mille dollari, sono stati posti sulla  copia dell’altare di Racalmuto che si trova al numero 144 di Cherry street e che questo denaro è della Chiesa attraverso cui giungerà a Racalmuto per rendere migliore il futuro dei soldati siciliani che hanno perso la vista o gli arti nella Grande Guerra.

Trad.dall’originale americano:  Adele Troisi












Area degli allegati


Ringrazio Adele Troisi per avere accettato prontamente la richiesta della traduzione che l'ha coinvolta anche emotivamente e testimonianza ne è la lettera riportata di seguito, documento anch'essa di un sentimento che accomuna nel tempo e nello spazio, pur distanti tra loro, i racalmutesi che si allontanano dalla propria terra con quelli rimasti nella madrepatria.

Del resto, l'articolo del "The Sun And New Work Herald" è ricco di notizie e spunti che incentivano sicuramente, come auspica la stessa Adele, ulteriori ricerche "sul campo" e, perché no?, rinnovate relazioni. Contemporaneamente a quello riguardante i contatti con i racalmutesi emigrati ad Hamilton in Canada, sembra aprirsi un nuovo capitolo americano della nostra storia e magari farne oggetto di studio in qualche tesi di laurea. P. C.









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N.B. La foto col volo dell'angelo si riferisce ai festeggiamenti celebrati a Racalmuto

































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venerdì 6 luglio 2018

LA FESTA DEL MONTE ANCHE A NEW YORK NEL 1920. Grazie per la notizia e gli articoli ritrovati a Marc Reynolds e a Nicolò Rizzo




Ringraziamo Marc Reynold che ha inviato l’articolo a Nicolò Rizzo il quale è ben contento di renderlo noto.

Per non saltare l’appuntamento con i festeggiamenti in onore di Maria SS. Del Monte che si stanno celebrando a Racalmuto, si riproduce l’articolo con una traduzione “meccanica” in attesa di una più corretta. I festeggiamenti ad Hamilton si sono svolti con grande entusiasmo e partecipazione nel mese di giugno.

Marc Reynolds discende da emigrati racalmutesi tramite la bisnonna Salvatrice Insalaco nata a Racalmuto nel 1891 e figlia di Francesco Insalaco e Maria Grazia Morreale. Il bisnonno invece era di Eboli.








Stralcio di corrispondenza
Marc Reynolds
Ciao, Nicolò, ho trovato un vecchio articolo di giornale e credo che ti piacerà, è del  “New York City”,  anno 1920. Si parla della festa di Maria SS. del Monte che ha avuto luogo a New York, la festa è stata voluta e organizzata dalla comunità originaria di Racalmuto. Allego una foto di questo articolo. 

Semplicemente Racalmuto (Nicolò Rizzo)
Grazie, Marc! Questo è un documento storico. Lo trovo molto interessante e penso che molti racalmutesi apprezzeranno e ti ringrazieranno. Un amico studioso ha pubblicato documenti sulla Festa che si celebrava a New York City nel 1924.

Marc Reynolds
Molto interessante! Si celebrava la festa anche a Buffalo di New York.  L'articolo che ti mando è molto raro. Non c'è molta documentazione sui bei momenti che sono stati condivisi dai nostri antenati a New York, ma la comunità racalmutese ha portato molte tradizioni in America e in Canada, mi piacerebbe farle conoscere a tanti.  















Il Sole e il New York Herald quotidiano, martedì 1° giugno 1920, pagina 7

Volo degli angeli chiude la festa
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Via Cherry gioiosa durante il corteo per il Santo patrono di Racalmuto.
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Folla di copertine di coriandoli
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Bande, luci e palloncini contribuiscono alla celebrazione spettacolare.
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Di gran lunga la più grande delle molte feste specificate nel calendario di Chiesa torna a Racalmuto, in Sicilia, è che la celebrazione presieduta da s. Maria del Monte. Per tre giorni e a volte una settimana la festa continua e nessuno è così giovane, né affatto troppo vecchio per partecipare nel cerimoniale e di culto presso il santuario del Santo patrono di Racalmuto.

Come quasi come questa celebrazione può essere riprodotto qui nella più grande città del nuovo mondo, e nel trimestre più congestionato di questa città, l'ospite di Racalmuto persone che vivono dal lato orientale ha reso omaggio alla stagione in Cherry street ieri. Infatti, la celebrazione iniziata sabato, continuò a domenica e concluso solo ieri sera, ma ieri sera con tutti i mezzi è stata la più spettacolare. Dopo 7 uno potrebbe avere spostato facilmente l'edificio municipale come costretto suo modo attraverso Cherry street tra le strade di Catherine e mercato.

Bandiere a baldacchino della strada.

Le bandiere di Italia e America il blocco a baldacchino e dalle finestre appeso i colori della Chiesa. Litografie del Santo e del suo bellissimo altare decorato la casa frontali e fughe di fuoco. Mille luci elettriche appeso da fili croce cucita da tetto a tetto. Inundations costante di coriandoli coperto l'incastrato nella folla in strada, e da tutte le finestre sono state riprese stelle filanti di carta.
Ma poco prima 9, quando la band aveva cessato di scontrarsi e tutta la carta palloncini erano stati illuminati e liberati, un riflettore di calcio svasato dalla seconda storia del negozio di Joe Martorano e giocato sull'atterraggio più in alto della fuga fuoco lungo la strada. E allo stesso tempo un altro faretto nel piatto di Allesandro Conti, fronte Joe, giocato sul cornicione del Palazzo di Mike Bellisario giù il lato opposto della strada. Da luogo di Joe è venuto un colpo acuto di una tromba e contemporaneamente dalle finestre su cui i faretti giocato emerse due ragazze molto piccole ma unfrightened, sospese da pulegge sui loro tacchi e spalle a corde che si estendeva da cornicione a cornicione.

Il volo degli angeli.

Essi sembravano angeli e unanime consenso erano angeli. Sbatteva le ali e loro arpe realisticamente appeso dalle loro spalle. Loro abiti diafane scorreva in increspature languida come hanno accelerato attraverso la strada e mentre passavano vicenda colombe sono stati liberati dai membri del Pietro Asaro, sotto gli auspici di cui si è svolta la celebrazione. Angeli aleggiava sopra la cantò per un momento, mentre le colombe volarono verso il cielo e la folla rumorosa erstwhile sotto diventa molto tranquilla e la vecchia gente più devoti attraversarono stessi.

Angeli scambiati fuoco sfugge attraverso loro vie aeree senza contrattempo e quando essi avevano soffiato baci alle folle sono scomparsi attraverso le finestre e la grande festa di Santa Maria del Monte era finita. Joe Martorano ha detto che questa era la prima volta la festa è stata celebrata a New York in sei dei sette anni. Ha detto che molti soldi – forse un migliaio di dollari – erano stato steso sulla replica dell'altare Racalmuto che sorge a 144 Cherry street e questo denaro è quello di andare in chiesa, attraverso il quale sarà inviato a Racalmuto per rendere più confortevole il futuro per i soldati siciliani che hanno perso i loro occhi o membra nella grande guerra.

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Oggi inizia la festa del Monte a Racalmuto, mi sembra una opportuna coincidenza per pubblicare ritagli di giornali del 1920 contenenti la cronaca degli stessi festeggiamenti ma a New York, a Cherry street. La voglia di festeggiare, tra devozione e nostalgia, ha avuto un epilogo singolare: una parte dei fondi necessari per celebrare la festa sono stati inviati in paese, a Racalmuto,  “per rendere più confortevole il futuro ai soldati siciliani che hanno perso i loro occhi o hanno avuto altre menomazioni nella grande guerra”.


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