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domenica 5 luglio 2020

UNA DOMANDA "ILLOGICA" A ETTA SCOLLO CITANDO IL PITTORE CATANESE-PARIGINO JEAN CALOGERO. Intervista "polifonica" a cura di Dagmar Reichardt & Piero Carbone (AIPI, Siena 2018)

Videoclip realizzato da Fred Kuwornu (Polifonia musicale / Musical Polypho- ny, 2020,
https://www.youtube.com/watch?v=jFFNU1IrDio&feature=youtu.be


Etta Scollo, cantante affermatissima,  ha un'anima e residenza berlinesi. 
Jean Calogero, rinomato pittore,  aveva un'anima e residenza parigine.  
Sicilianissimi entrambi. 
Cittadini del mondo. 
Artisticamente universali, e liberi. 
Da qui il reciproco richiamo.

Siena, 2018


Da: POLIFONIA MUSICALE
Le tante vie delle melodie italiane in un mondo transculturale
Con un’intervista alla cantautrice Etta Scollo

A cura di
Dagmar Reichardt, Domenica Elisa Cicala, Donatella Brioschi, Mariella Martini-Merschmann
Franco Cesati Editore, Firenze 2020 
www.francocesatieditore.com – e-mail: info@francocesatieditore.com



 pag. 231-232
Domande di Piero Carbone:
Premetto che ritengo l’incontro con te un’occasione unica, un’opportunità straordinaria, un sogno realizzato grazie alla generosità e alla stima di Dagmar Reichardt. 
Approfittandone nel contesto di questa pubblicazione, se permetti, vorrei rivolgerti tre semplici domande: una ideologica, un’altra fonologica e una terza illogica.
...


3. Chiudo con la domanda illogica. Mi suggerisce questa domanda la vicenda di un pittore siciliano, di Catania, Jean Calogero (1922-2001), che da Parigi, dove nel secondo dopoguerra si era inserito splendidamente, è ritornato in Sicilia8

Tu, in un’intervista del 2009, dici:
 «Posso essere siciliana a Berlino molto più di come magari non lo sarei se stessi a Canicattini Bagni o a Pietraperzia. [...]. Mi sento proprio nel mio essere»9

So che ami la Sicilia almeno quanto e come Ibn Hamdis, da vicino e da lontano, desiderandola, evocandola e celebrandola, non ignorando le sue piaghe e le sofferenze di tanti siciliani di ieri e di oggi, ma se un giorno decidessi di trasferirti stabilmente nella Sicilia reale, pensi che si potenzierebbe la tua vena creativa o al contrario temi che questa troppa vicinanza possa interferire negativamente sull’ispirazione delle tue musiche e sul tuo modo di essere quello che oggi sei? 
Paradossalmente potrebbe compromettere quello che dici a Berlino: «Mi sento proprio nel mio essere»
È una domanda illogica, lo so, ma non tanto per uno che in Sicilia con amore e difficoltà ci vive. 
Non lo sarà certamente la risposta, quale che sia, perché ci rimanderà a una tua idea e al tuo sentimento della Sicilia. Implicitamente tramite le tue musiche li conosciamo già.


Jean Calogero infatti nacque a Catania nel 1922 e vi morì nel 2001. 
Si impegnò nei momenti più vivaci del dibattito artistico parigino degli anni 1950, trovando nella Francia una seconda patria riscontrando – come Etta Scollo – molto successo all’estero (ricevette in Francia nel 1957 la Grande Medaglia d’Argento e nel 1959 fu inserito nel catalogo d’arte internazionale «Benezit»). 
I suoi dipinti figurano in importanti collezioni pubbliche e private in tutto il mondo (specie a New York, Hollywood e nelle Americhe, ma anche in Giappone, Europa e in tutta Italia). 
Dagli inizi degli anni Settanta in poi, si ristabilisce in Italia pur mantenendo il suo studio parigino, sviluppan- do un’identità fra Parigi e la Sicilia, dividendosi tra questi due luoghi fisicamente e spiritualmente.

Questa citazione è presa da un’intervista che Etta Scollo ha rilasciato all’«Espresso Ma- gazin» (il video clip su YouTube riporta l’indicazione «magazine Berlinespresso») in oc- casione del suo concerto al Tipi di Berlino in data 15 aprile 2009; online: www.youtube.com/ watch?v=mSppx0Leeew&t=57s [10/11/2019].





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Sul Convegno AIPI
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Su Jean Calogero
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DOPO QUARANT'ANNI, UNA MOSTRA E DUE EVENTI. Disegni sconosciuti di Jean Calogero e sua corrispondenza inedita con Sciascia

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DI DISEGNI INEDITI (!) E DI LETTERE INEDITE (!) SI TRATTA. Corrispondenza di Jean Calogero con Leonardo Sciascia

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DOPO QUARANT'ANNI, UNA MOSTRA E DUE EVENTI. Disegni sconosciuti di Jean Calogero e sua corrispondenza inedita con Sciascia

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UNA MOSTRA TIRA L'ALTRA. Prossima tappa all'Accademia di Belle Arti di Agrigento, anche con la corrispondenza, inedita, di Jean Calogero con Renato Guttuso

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SE UN PITTORE RICONOSCE UN ALTRO PITTORE. Nel 1977 Renzo Collura acquisì un'opera di Jean Calogero per la Galleria d'Arte Moderna di Palermo di cui era direttore

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Jean Calogero

foto da https://www.facebook.com/archiviojeancalogero/photos/rpp.302307347923/10156869792507924/?type=3&theater










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lunedì 4 luglio 2016

UNA MOSTRA TIRA L'ALTRA. Prossima tappa all'Accademia di Belle Arti di Agrigento, anche con la corrispondenza, inedita, di Jean Calogero con Renato Guttuso






Avvenimento ricco, domenica 2 luglio 2016, al Museo del Disegno di Palermo: 

Nicolò D'Alessandro ha inquadrato i disegni, mille o diecimila, nell'economia dell'attività pittorica di Jean Calogero rivendicando l'orgoglio, da parte del Museo del disegno, dell'omaggio al Maestro di Acicastello nella città di Palermo dopo quarantasei anni dall'ultima mostra in una galleria cittadina;



la figlia Patrizia ha testimoniato la dedizione alla memoria del padre che passa attraverso una sistematica catalogazione delle sue opere e la paziente promozione; ha ricordato la sua infanzia a Parigi accanto al padre, nello studio, che era era stato di Degas, ricavato nella spaziosa casa acquistata direttamente da Picasso; 

Luigi Nicolosi ha raccontato la "conversione" all'arte grazie alla sensibilità e alla personalità di Calogero, al punto da farne un lavoro, dedicandosi alla promozione e commercializzazione in tutta Italia delle opere di cotanto suocero; affascinato, ha rievocato con commoventi toni le frequentazioni, nei tipici locali parigini, del giovanissimo Calogero con grandi artisti tra cui Utrillo da cui riceveva a volte uno o due tubetti di colore in segno di gratitudine quando l'accompagnava a casa ubriaco ma da cui riceveva, in perfetta lucidità diurna, approvazione e incoraggiamento per la propria pittura;







Piero Longo ha richiamato la felice coincidenza di un suo recente libro sul surrealismo siciliano in cui Calogero veniva a inserirsi a pieno titolo; ha sottolineato la sorpresa di scoprire un Calogero prolifico disegnatore cercando di enucleare il rapporto personalissimo e misterioso che in ogni artista ha il nudo disegno con la colorata pittura;




a me è stato affidato il compito di presentare la corrispondenza inedita di Calogero con Sciascia quasi in ideale continuazione della presentazione, sempre al Museo del disegno, della corrispondenza, altrettanto inedita, di Sciascia con l'amico racalmutese di gioventù Gino Craparo: un mondo sommerso che, nell'emergere, talvolta funziona da chiave per comprendere la genesi di aspetti abbastanza noti ma offre anche indizi e stimoli nel suggerire interpretazioni impensabili di testi, fatti e comportamenti. 


Due sorprese finali. 

Una ce l'ha riservata Luigi Nicolosi annunciando, stavo per dire ammiccando, altra corrispondenza inedita di Calogero, questa volta con Renato Guttuso;

l'altra, Nicolò D'Alessandro, comunicando la prossima tappa della mostra, che si appresta a divenire itinerante, all'Accademia di Belle Arti "Michelangelo" di Agrigento.
Rispetto a quella palermitana, si arricchirà con alcune tempere e il ragguaglio della corrispondenza di Calogero con Guttuso nella quale, tra l'altro, oltre al rapporto con il Partito Comunista, non mancano i riferimenti a Sciascia. Sarà interessante vedere in che termini. 

Il pubblico, motivatissimo, ha gradito, e brindato. 




La notizia su:

 Sicilia informazioni


http://www.siciliainformazioni.com/redazione/358817/palermo-disegni-inediti-di-jean-calogero-in-mostra-al-museo-del-disegno




La Repubblica 3 luglio 2016
Novanta disegni di Jean Calogero artista da riscoprire al MUSEO DEL DISEGNO


Post di Patrizia Calogero su fb
https://www.facebook.com/patrizia.calogero3?fref=ts

https://www.facebook.com/patrizia.calogero3?fref=ts











  



Foto di Patrizia Calogero


sabato 2 luglio 2016

DOPO QUARANT'ANNI, UNA MOSTRA E DUE EVENTI. Disegni sconosciuti di Jean Calogero e sua corrispondenza inedita con Sciascia



Dopo la mostra del 1970 alla Galleria La Robinia di Palermo, dopo 46 anni, si inaugura oggi al MUSEO DEL DISEGNO, una mostra di 90 disegni sconosciuti di JEAN CALOGERO e la sua corrispondenza inedita con Lenardo Sciascia.

La mostra è curata da Nicolò D'Alessandro.

Nel corso dell’incontro avrò il piacere e l'onore di intrattenermi sulla corrispondenza tra Jean Calogero e Leonardo Sciascia, proveniente dall’Archivio Jean Calogero di Acicastello.

Sarà presentata inoltre una nota critica di Leonardo Sciascia mai pubblicata.

Interverrà il critico Pietro Longo.

Saranno presenti all’inaugurazione la figlia del Maestro, Patrizia Calogero e il curatore delle opere dell’Artista, Luigi Nicolosi.

La mostra è visitabile dal 2 al 20 luglio 2016 al LABORATORIO MUSEO DEL DISEGNO via Mogia, 8 Palermo, solo per appuntamento telefonico tel. 091 322030 - cell. 324 6930846.





Scorrendo le lettere sorgono alcuni interrogativi:

come mai un pittore di grande talento, quotatissimo in America e Giappone, Grande Medaglia a Parigi nel 1957, inserito nel catalogo Benefiz che consacra i pittori più autorevoli della pittura mondiale, come mai non sfonda in Sicilia e addirittura, invece di appoggiarsi ad un gallerista in forza del suo curriculum e del successo internazionale, per "entrare" a Palermo sente il bisogno di raccomandarsi non tanto ad un critico d'arte ma ad uno scrittore che si interessava d'arte e di artisti sì ma solo lateralmente rispetto ai suoi stessi interessi e lavori letterari? 
Anche Guttuso, con cui aveva collaborato negli Anni Quaranta, avrebbe potuto offrirgli qualche significativo spiraglio. 
Si vede che la pittura non disdegna il supporto delle altre arti sorelle. Biografi, esegeti e critici potranno scandagliare il terreno in cui pittori e letterati vanno a braccetto. 







Sciascia, ammiratore di tanta pittura, amico di moltissimi pittori, frequentatore attivo e coadiutore di gallerie d'arte, aiuterà Calogero a trovare una galleria importante, a segnalarlo ai cirtici d'arte dei giornali palermitani, a smuovere le pedine giuste per un servizio alla RAI, ma perché, seppure in seguito alla  disavventura con una galleria palermitana, gli consiglierà di evitare tout court non solo le gallerie palermitane ma quelle siciliane tutte?

Chissà se altre lettere inedite faranno comprendere meglio le ragioni di un tale consiglio?
Ho cercato alla Fondazione Sciascia di Racalmuto alla quale Sciascia aveva donato "tutte" le lettere ricevute in cinquant'anni di attività letteraria, ma non ho trovato nulla. Smarrite?
 Non c'è neanche "la bella tempera di Jean Duphy", promessa da Calogero  a Sciascia: o perché Sciascia non l'ha ricevuta o perché non si tratta di ritratto di scrittori, ma se Sciascia l'ha ricevuta e di ritratto di scrittori dovrebbe arricchire la collezione esposta in Fondazione secondo le intenzioni dello Scrittore.
Lo stesso dicasi del bozzetto donato da Calogero a Sciascia e a cui tanto piacque: "Ti ringrazio per il grazioso bozzetto. Palermo, 10.X.1970".



Il mondo degli inediti è veramente un sorprendente mondo sommerso: coltivarlo e farlo emergere potrebbe tornare utile a una maggiore comprensione del mondo emerso, ad esso parallelo. 

E non è sorprendente che iniziative personali, di piccole realtà private, svolgano una sorta di supplenza di quello che probabilmente dovrebbero fare istituzioni pubbliche dotate  di pubblici supporti?



Jean Calogero (Catania 1922 - 2001). Nel 1947 è a Parigi e nel 1949 firma il suo primo contratto artistico con la Galerie Hervè di Parigi che in quegli anni, seguiva gli sviluppi della giovane pittura europea. Innumerevoli le mostre parigine, negli anni cinquanta, le esposizioni americane a New York e Los Angeles e ancora in Giappone e nelle maggiori gallerie italiane. Nel 1957 la città di Parigi lo premia con la Grande Medaglia d’Argento, massimo riconoscimento ad artisti viventi e, nel 1959, viene inserito nel catalogo internazionale dell’arte BENEZIT tra i pittori più autorevoli della pittura mondiale. Dagli inizi degli anni settanta è più presente in Italia, mantenendo però il suo studio parigino. Parigi e la Sicilia costituiranno la linea preferenziale dei suoi sogni pittorici. Alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Palermo si può ammirare una sua pregevole tela.











Foto dell'Archivio Jean Calogero

venerdì 24 giugno 2016

MEGLIO INEDITE CHE DISPERSE. A proposito di alcune lettere di Sciascia e Jean Calogero venute alla luce e presentate al Museo del Disegno







Ritorno a Palermo
ovvero
Jean Calogero quarantasei anni dopo, con lettere e disegni

di
Piero Carbone


...e dopo le lettere inedite di Gino Craparo a Sciascia e relative risposte, che ho avuto il piacere, in accordo con Tania e Charlie Craparo, di presentare al Museo del Disegno nel dicembre del 2014, seguono ora, con il consenso della famiglia, quelle, di tutt'altra temperie, del famoso pittore di Aci Castello, vissuto con onore e gloria a Parigi, richiestissimo in America e in Giappone, Jean Calogero.
Che Galassia inesplorata! Che fortuna, lambirla!
Il mondo della scrittura, formata di segni sui generis, che si interseca con il mondo del disegno, dei segni di altra valenza e funzione! Segni assonanti o confluenti?

Viene comunque a risultare che, tra segni di varia umanità, arti visive e letteratura, il "Museo del Disegno", open house di Nicolò d'Alessandro, viene sempre più a connotarsi come militante e auscultante crocevia della cultura siciliana. Stimolante, collaborarvi.



Ma al compiacimento per il riaffiorare di queste lettere inedite, e di altre che verosimilmente riaffioreranno, si associa una riflessione:
Come mai non sono state note finora?
Tutte le lettere che Sciascia ha ricevuto, comprese quelle di Jean Calogero, sono state da lui conservate?
E' possibile consultarle alla Fondazione omonima secondo precise volontà testamentarie?

Nella lettera dattiloscritta del 6 settembre 1989, inviata a "Signor Sindaco - Signori Assessori - Signori Consiglieri comunali di Racalmuto", Sciascia scriveva:

"La mia donazione alla Fondazione consisterebbe in una numerosa raccolta di ritratti di scrittori (acqueforti, acquetinte, disegni e dipinti), nelle edizioni e traduzioni dei miei libri, in tutte le lettere da me ricevute in circa mezzo secolo di attività letteraria".

Sotto il riguardo della donazione, troviamo fecondi, seppure indiretti, collegamenti tra il pittore Jean Calogero di Aci Castello e la Fondazione Sciascia di Racalmuto. E' testimoniato almeno in due lettere, una di Calogero e l'altra di Sciascia.

"Acicastello lì 11/5/1970. Carissimo Leonardo... Stai pur certo, che ovunque andrò, tu mi sarai a me presente col pensiero, e pertanto, ti confermo, che quando andrò a Parigi, provvederò farti avere per arricchire la tua Collezione, quanto promessoti cioè una bella Tempera di JEAN DUFY".

"Palermo, 10.X.1970. Carissimo... Ti ringrazio per il grazioso bozzetto. [...] Ti abbraccio, Leonardo."



Dico di più: anche le lettere scritte e inviate da Sciascia ai suoi interlocutori si sarebbero dovute trovare alla Fondazione Sciascia se la Fondazione avesse avuto una funzione attrattiva in tal senso. Invece, perché  a Pavia sì, al centro voluto da Maria Corti per la raccolta dei manoscritti degli scrittori del Novecento, e alla Fondazione Sciascia no? Sarà stata una questione di prezzo?

A che cosa è servita la Fondazione in tutti questi anni e con tutte  le energie economiche che ha avuto a disposizione, grazie ai finanziamenti pubblici, per non parlare dei suoi responsabili e amministratori autorevolissimi in campo culturale e non solo, fidati, prescelti, voluti espressamente con incarico a vita dallo stesso Sciascia. Mai si è riunito il Comitato scientifico di organizzazione e vigilanza al completo.

Oggi, la Fondazione langue. Piange. Enormi, le difficoltà. Impensate.

C'è addirittura chi,  nella fase declinante, dopo un quarto di secolo, si dimette dalla designazione sciasciana. E a niente, ma proprio a niente, è servita qualche conclamata sostituzione in consiglio di amministrazione per tirarla su.
Non si riesce nemmeno ad usufruire di specialistici contributi a titolo gratuito per riordinare nuovi lasciti librari, carte e documenti. Nell'auspicio che perduri la struttura ossia l'istituzione, speriamo che nel tentativo di rilanciarne un'appariscente visibilità non perda l'anima.


Questi timori, tali e quali, avanzavo tanti, tanti anni fa, pressoché in solitudine. Altri non vedevano o più comodamente non si esponevano? Una sorta di prudenza calcolata?

A distanza di tempo, di quei timori circa la corrispondenza non intercettata, ne andiamo verificando la fondatezza. Purtroppo.
Ieri, la corrispondenza con il compaesano Gino Craparo;
oggi, quella con il pittore famoso Jean Calogero;
domani, chissà!

Si avrà il piacere, ad esempio, di  rivedere e rileggere anche la lettera manoscritta con inchiostro nero, inviata da Sciascia a don Biagio Alessi a proposito di talune ricerche sull'Inquisizione in cui lo rassicurava che nella sostanza l'argomento era stato abbondantemente approfondito e documentato, lasciando presagire l'infruttuosità di ulteriori ricerche locali?
Chissà!




Intanto, non come ipotesi o astratto desiderio, ci godiamo, nella realtà, questo ritorno a Palermo di Jean Calogero, dopo la sfortunata  mostra tenutasi alla Galleria "La Robinia" dal 27 aprile a 10 maggio del 1970, per rivivere, sebbene post mortem, una esperienza di tutt'altro tenore, per dimenticare,  dopo ben quarantasei anni, quello che Calogero definì, nella lettera a Sciascia  del 14 ottobre 1970, "lo spettro di Palermo per quello che mi successe".

Una vicenda che avrebbe fatto maturare  in Sciascia un drastico consiglio: "Comunque, anche se ti è costata, l'esperienza della mostra palermitana non è del tutto inutile. Ti servirà per i tuoi futuri rapporti con le gallerie siciliane  e italiane (ma è meglio evitare altri rapporti con quelle siciliane)". Lettera del 15 maggio 1970.

Calogero si è attenuto al consiglio, forse eccessivamente prudente e arrendevole se non addirittura innaturale, ma ugualmente innaturale è la sua persistente assenza da Palermo, innaturale se non altro per motivi strettamente commerciali visto che il pittore di Acicastello era quotato e vendeva moltissimo non solo in Europa: ciò avrebbe dovuto attrarre i galleristi che commerciano in arte, facilitati da un autore che godeva di prestigiosissimi attestati critici internazionali.

Ma ormai è trascorso tanto tempo per attenersi ancora a prudenziali lontananze dalla Sicilia e da Palermo in particolare, anche perché, a prescindere da ogni aspetto commerciale, e il Museo del disegno questo aspetto generosamente lo trascende,  Jean Calogero merita di essere apprezzato e ammirato esteticamente: questa presenza si può intendere come un inizio visto che verranno esposti solamente disegni preparatori e bozzetti. Rimangono fuori le grandi tele, le tempere.

Magari tra i vari disegni ci imbatteremo, senza saperlo, in qualche lavoro preparatorio del "bozzetto" donato a Sciascia e da Sciascia molto apprezzato.

Un apprezzamento da intendere, in nuce, come un giudizio critico da estendere a tutta la sua opera. Un giudizio che, in verità, è stato sviluppato e argomentato in un testo rimasto sorprendentemente inedito ancora dopo tanti, tantissimi anni.







"Poi che la carità del natio loco
mi strinse, raunai le fronde sparte
e rende’ le a colui, ch’era già fioco."

giovedì 23 giugno 2016

DI DISEGNI INEDITI (!) E DI LETTERE INEDITE (!) SI TRATTA. Corrispondenza di Jean Calogero con Leonardo Sciascia


Svelato il misterioso rimando del post di ieri.

Lo annuncia Nicolò D'Alesssandro sul profilo facebook del Gruppo 
Amici del Museo del Disegno:

Eccoci, come promesso, 
dopo la mostra del maestro incisore Gino Merlina, 
al nuovo appuntamento con i disegni inediti di Jean Calogero, 
artista di valore internazionale. 

Grazie alla collaborazione dell’"Archivio Jean Calogero" ad Acicastello
saranno presentate le lettere inedite di Jean Calogero e di Leonardo Sciascia
con una nota critica inedita.
Inaugurazione 2 luglio 2016 ore 18.00.
Conversazione con lo scrittore Piero Carbone di Racalmuto.

Saranno presenti all’inaugurazione
la figlia del Maestro Patrizia Calogero, 
lo scrittore Pietro Longo, 
e Luigi Nicolosi contemporary art advisor.

La mostra è visitabile dal 2 al 20 luglio 2016
al LABORATORIO MUSEO DEL DISEGNO 
via Mogia, 8 Palermo, 
solo per appuntamento telefonico tel. 091 322030 - cell. 324 6930846
per informazioni: (mail: museodeldisegno@virgilio.it)


La locandina




L'annuncio su fb
Il sito ufficiale di Jean Calogero