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mercoledì 8 febbraio 2023

NEL NOME DI PADRE CIPOLLA. Riapre il Centro Diurno a lui intitolato

 





 

Padre Giuseppe Cipolla

Racalmuto, 21 giugno 1871 - 25 maggio1930

 

Notizie storiche

 



Padre Giuseppe Cipolla è stato un sacerdote attivo su più fronti e sensibile ai nuovi orientamenti della dottrina sociale della Chiesa pertanto ha intrapreso molte iniziative pastorali, sociali e caritatevoli. 


Nato a Racalmuto nel 1871 ha compiuto gli studi presso il seminario vescovile di Caltanissetta. Dopo l'ordinazione sacerdotale avvenuta il 22 settembre 1895 ha ricevuto l'incarico di svolgere la sua azione pastorale a Racalmuto dove ha dato impulso al culto dell'Immacolata mentre infuriava il modernismo;


ha realizzato un'affittanza collettiva tramite una Cooperativa acquistando il feudo di "Sciumiscia" e ripartendolo in piccoli appezzamenti ai contadini che avrebbero dovuto riscattarli senza interessi;

 

inizierà i lavori di ampliamento della chiesa San Francesco prendendosi cura materiale e spirituale dei ragazzi dell'omonimo quartiere particolarmente povero;

 

è stato tra i protagonisti dell'occupazione del feudo di Villanova all'indomani della Grande Guerra;

 

lo ritroviamo tra i promotori dell'Azione Cattolica e tra i fondatori del Partito Popolare a Racalmuto;

 

è stato fedecommissario dell'Ospedale "Maria SS del Monte" voluto dal filantropo Ferdinando Martino;

 

ha acquistato e riattato a sue spese l'antico Castello Chiaramontano ridotto a un "caseggiato diruto" per ospitarvi un "Asilo Infantile e Pia Scuola di lavoro Maria SS Immacolata" in favore degli orfani di guerra e dei ragazzi più poveri del paese. 


Un Comitato Racalmutese lanciò un appello ai concittadini d'oltre Oceano per contribuire alla causa sostenendo che un "generoso Sacerdote" ovvero Padre Cipolla aveva speso fin'allora "più di trenta mila lire", inoltre con atto di donazione redatto dall'avv. Giulio Regolo di Genova "questo sacerdote" dotava la Pia Scuola di un patrimonio iniziale 60.000 lire nominali in certificati creditizi "da intestarsi all'Ente". Il giornale "L'Ora" dell'1 novembre 1928 riporta una cronaca della trionfale apertura dell'Istituto di Educazione voluto da Padre Cipolla.

Infine, è stato Presidente nel 1904 della Piccola Industria Maria SS. Immacolata e dell'omonima Cassa Agraria Sociale costituita nel 1909 con lo scopo di combattere lo strozzinaggio usuraio, permettendo ai contadini di comprare le sementi tramite piccoli prestiti concessi ad un tasso di interesse inferiore ai depositi e "pagando la differenza con il forte guadagno che ne veniva dallo sfruttamento di una miniera di zolfo sita in contrada Dammusu appartenente alla famiglia di P. Cipolla" come si legge sul giornale racalmutese "La Lince" in un articolo di Totò Liotta del 1964.

Il fallimento della Cassa Agraria detta semplicisticamente ma impropriamente "la Banca di Patri Cipuddra" travolgerà tutte le altre iniziative consegnandole all'oblio e riservando a padre Cipolla una cattiva fama.

In conseguenza di ciò, l'attivo e dinamico Padre Cipolla, avvilito, poco coadiuvato dal clero locale, anche se benvoluto dai vescovi Blandino e Lagumina si ritirerà in campagna, in contrada "Roveto Scaccia".

Appena cinquantanovenne, farà ritorno in paese il suo corpo senza vita su un carro seguito da alcuni contadini e dal cugino che cavalcava una giumenta baia. L'arciprete Alfonso Puma lo ha definito "sacerdote integro... uno dei più degni sacerdoti nella storia di Racalmuto".

La sua vicenda merita indubbiamente approfondimenti e verifiche storiche ma è indubitabile che

essendo di famiglia agiata è stato nelle condizioni di fare lasciti e donazioni, come la casa di via Cesare Cantù che a tutt'oggi viene adibita ad attività sociali e che opportunamente gli viene intitolata.

                                                                                                        Piero Carbone

         

 

martedì 18 novembre 2014

IL PRESTITO POLACCO


PRESTITI ANTICHI E PRESTITI MODERNI


Banca Commerciale Italiana 
alla 
Cassa Rurale Cattolica Agricola di Racalmuto
(Caltanissetta, 10 aprile 1924)


         Spettabile Cassa Rurale Cattolica
                                             Racalmuto

          PRESTITO POLACCO

          Come sarà certamente a vostra conoscenza, prossimamente porremo in pubblica sottoscrizione:
          N. 600 000 Obbligazioni 7% Prestito della repubblica Polacca, assistito da garanzia sussidiaria del Governo Italiano (R. Decreto 20 Marzo 1924) al prezzo di Lit. 460 per Obbligazione.
          
         Se, come dubitiamo, la vostra Spett. Clientela vorrà interessarsi  al titolo, ci teniamo ben volentieri a vostra disposizione per fornirvi cartelli réclame, notices illustrative, schede di sottoscrizione, e vi preghiamo di volerci ritornare l’unito modulo da V. S. firmato col quantitativo di stampati che desiderate.

         In via strettamente confidenziale vi informiamo che sulle sottoscrizioni riversate ai nostri sportelli col vostro tramite, saremo a bonificarvi una provvigione di L. 5 per ogni obbligazione attribuitavi al reperto.
          In attesa di vostre notizie a volta di corriere vi preghiamo gradire i nostri distinti saluti.

                                                                                   BANCA COMMERCIALE ITALIANA
                                                                                                 Agenzia di Caltanissetta

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Lettera dattiloscritta su carta intestata: “Banca Commerciale Italiana – Società Anonima – Sede in Milano – Capitale sociale Lire 400 000 000 – versato Lire 248 786 000 – Riserve L. 200 000 000”. A penna con inchiostro rosso è aggiunto lateralmente “Riservata”. Il sottolineato è nel testo, in particolare è sottolineata in rosso l’espressione “In via strettamente confidenziale”. La firma apposta in calce è illegibile.
In allegato un modello di lettera prestampata per l’eventuale risposta: “........., li........ Aprile 1924. Spettabile BANCA COMMERCIALE ITALIANA. Prestito polacco 7%. Abbiamo ricevuto la pregiata vostra......... corrente e accettiamo di riversare ai vostri sportelli le sottoscrizioni che riceveremo dalla nostra clientela alle Obbligazioni 7% del Prestito Polacco. Vi preghiamo quindi fornirci di : N. ........ cartelli réclame - N......... Notices illustrative – N......... schede di sottoscrizione. Gradite i nostri distinti saluti.”   

   

sabato 31 maggio 2014

PADRE CIPOLLA VOLEVA DIMETTERSI


Mi fa piacere del rinnovato interesse per Padre Cipolla anche grazie alla pubblicazione di alcuni documenti che lo riguardano, da me  salvati in extremis poco prima del 1980. In seguito racconterò come.
Le lettere ritrovate sono state in gran parte digitate.
 Del resto, a prescindere dalle carte,  egli è vivo in quanto molte attività sociali si svolgono nel caseggiato di via Cesare Cantù, secondo precisi orientamenti testamentari.  Anche se sarebbe stato opportuno conservare una stanza come una sorta di museo, con il mobilio e altri arredamenti vari tra cui la credenza dove i documenti sono stati in parte trovati.

Su padre Cipolla ho già scritto una tesi, ma riguardante la formazione e l'attività pastorale, e che doveva essere pubblicata da Mons. Cataldo Naro. L'avremmo presentata con un apposito convegno a Racalmuto secondo gli accordi presi con l'arciprete Alfonso Puma. Per vari motivi purtroppo non se n'è fatto nulla. Per fortuna ci sono segnali di interessamento anche da padre del nuovo arciprete Diego Martorana.

 Mi riprometto di integrare lo studio iniziale, prima, si spera, della pubblicazione che intendo un atto dovuto alla memoria di Padre Cipolla, alla sensibilità di mons. Cataldo Naro che ha apprezzato la figura di Padre Cipolla e il lavoro di recupero svolto. Dovuto soprattutto alla verità, nei modi e nella misura in cui sarà possibile accertarla e affermarla.                                                                                           Piero Carbone









Petizione al “Beatissimo Padre”
(Racalmuto, 24 gennaio 1912) ?  


        Beatissimo Padre,

        I sottoscritti componenti il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Agricola Maria Ssma Immacolata fondata in Racalmuto, umilmente prostrati ai piedi di Vostra Santità (1) espongono, che Cassiere di quest’Opera economico-sociale è il Sac. Giuseppe Cipolla fu Alfonso, nominato dall’Assemblea Generale dei Soci ad unanimità di voti.

        Ossequentissimo (sic) il Sac. Giuseppe Cipolla alla sovrana disposizione (2) della Santità Vostra del 18 Novembre u.s., vuole rassegnare le dimissioni di tale carica.

         Or gli esponenti, temendo che da queste dimissioni la cooperativa possa (3) correr pericolo della sua stessa esistenza, tanto necessaria al Comune di Racalmuto; si permettono implorare dalla Santità Vostra la grazia, che il Sac. Cipolla possa rimanere nella carica dall’Assemblea affidatagli.
          Tanto sperano.
           E implorando l’Apostolica Benedizione, si raffermano

           Racalmuto, ...

           N.N. Presidente
           N.N  Consigliere
                       

            1 spedita il giorno 20 Dicembre 1912 (4)
            2 spedita il 24 Gennaio 1912
            3 spedita Racalmuto 12 aprile 1917
            4 spedita in Girgenti il 1 Novembre 1916


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(1) Espressione cassata: “si permettono”.
(2) Espressione cassata: “ Pontificia del 18”.
(3) Espressione cassata: “soffrire”.
(4) Le quattro date sono indicate con diverso inchiostro o a matita in calce alla lettera.

(5) Sul retro del foglio vi sono le seguenti annotazioni con grafia di Padre Cipolla: “Suor Gesù (?) Lentini  Rimb: £ 235 – Lentini Marietta dep: £ 100 – Tirone Vincenzo dep: £ 25. Scriverò Carrubba Maria fu Calogero £ 100 – Salvo Paolo rimborsa £ 500 – Maria Rosina Dep: £ 500 Libro N. 151 – Carmela Marranca fu Raff: Dep £ 700 Libro N 150”




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