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giovedì 1 settembre 2016

NON È UNA CASA DI CAMPAGNA. IL PAPA POLACCO LO SAPEVA. Riscontri e incontri agrigentini



- Cerca qualcuno?
Quando mi sentii rivolgere questa domanda ho compreso che davo l'impressione di essere perplesso e smarrito poiché mi muovevo, avanti e indietro, su pochi metri dello stesso marciapiede, guardando sempre dalla stessa parte, scuotendo la testa.
- No, grazie, - risposi. - Stavo leggendo la lapide. Ma è mai possibile?
Additai la lapide e tutto lo stato di degrado e abbandono intorno.
- Ah, sì, la lapide del Papa! - completò l'uomo con la paglietta estiva. E mi raccontò il fatto e l'antefatto. 

Il Papa, durante la sua visita nel 1993, mentre, provenendo da Agrigento Bassa, stava salendo lungo la via Imera a piedi, poiché era energico, riconobbe la chiesetta dove era stato ventinove anni prima quando ancora non era Papa; si fermò e impartì la benedizione ai presenti. 



Non mi ha raccontato soltanto questa circostanza, il signor Antonio Sciumè, con il quale ci si era nel frattempo presentati.

La chiesetta in realtà fungeva da Parrocchia quando Karol Wojtyla, arcivescovo di Cracovia, vi celebrò messa per ben tre volte, anzi fu ospite addirittura nella foresteria della clinica Borsellino nei cui locali si trovava la Parrocchia di Santa Gemma Galgani, invitato dall'allora parroco, don Ingenito, che aveva incontrato l'arcivescovo polacco in visita alla Valle dei Templi.


Il racconto del signor Sciumè venne da lì a poco confermato, alcuni passi avanti, dal  dottor Paolo Cilona con il quale mi sarei dovuto incontrare quella mattina, perché doveva consegnarmi il libro che aveva scritto sul Presidente Mattarella, dove si cita l'episodio della inaugurazione del disegno a china più lungo del mondo, una mostra di Nicolò D'Alessandro, da me curata, tenutasi a Racalmuto nel 1991, quando  Sergio Mattarella era ministro alla Pubblica Istruzione.

La rievocazione dell'evento agrigentino e altri discorsi lasciarono in secondo piano lo stato di abbandono dei luoghi che erano stati teatro della duplice visita  papale. 

Prima di congedarci venne precisato che la clinica  era stata chiusa, dopo la morte del titolare, e la Parrocchia era stata trasferita in un edificio nuovo delle vicinanze.



erbacce nel tempo



Alla mia dx: Paolo Cilona, Antonio Sciumè. 

P. S.
Sarebbe da suggerire alle giovani artiste polacche Beata Kukawska e Agnieszka Smiech, che in questo periodo stanno completando un omaggio al Monocolo di Racalmuto, di realizzare un disegno en plein aire dinanzi a questo sito agrigentino per testimoniare, alla stregua dei viaggiatori dei secoli scorsi, curiosi e incuriositi, la presenza di un loro connazionale famoso e  importante da queste parti.




ph ©archivio piero carbone (Agrigento, Via Imera, 22 agosto 2016)

lunedì 2 febbraio 2015

BRINDISI COL PRESIDENTE

Un brindisi di allora  con il prof. on. Sergio Mattarella
per l'inaugurazione a Racalmuto della mostra 
"La Valle dell'Apocalisse"
rinnovato idealmente ora, a distanza di ventiquattro anni,
in occasione della sua elezione a Presidente della Repubblica.
Un brindisi per il Presidente.
Con l'augurio di buon lavoro.
Una Valle di buoni auspici per un'Italia che ne ha bisogno.





Racalmuto,  Auditorium Santa Chiara, 27 ottobre 1991 
Inaugurazione della mostra
La Valle dell'Apocalisse
di Nicolò D'Alessandro

Un ringraziamento a Olga Dolci per le foto  messe a disposizione.
Le foto sono state scattate da Alberto Campione

Depliant della Presentazione









Dopo l'anteprima a Racalmuto La Valle è stata esposta alla Wiesner Gallery (New York)





Link correlato:

Mattarella a Racalmuto (per il disegno più lungo del mondo)









domenica 1 febbraio 2015

MATTARELLA A RACALMUTO (PER IL DISEGNO PIÙ LUNGO DEL MONDO)



Dopo alcuni minuti l'elezione del Presidente della Repubblica, Aurelio Cardella ripesca due vecchie foto e le posta su facebook con una breve nota didascalica che dà l'abbrivo ad altri ricordi e ad altri commenti: un lontano evento immortalato da alcune foto viene richiamato dalla notizia del giorno.


Da sx: Piero Carbone, Aurelia Sinagra, (?), Nicolò D'Alessandro, Alfonso Montana, Giacomo Giardina, Sergio Mattarella, Enzo Sardo. Foto di Angela Cardella.


Aurelio Cardella:

A Racalmuto per la inaugurazione del disegno più lungo del mondo di Nicolò D'Alessandro.
Dietro al Presidente il poeta Giacomo Giardina, il "Poeta Pecoraio" scoperto da Francesco Carbone.

Piero Carbone:
Che sorpresa! Ho curato la mostra e non conoscevo queste foto! Ce ne sono altre?

Aurelio Cardella:
Purtroppo no. Angela mi rimprovera di averle impedito di farne altre, ma come sai con i politici non ci vado d'accordo, anche se sono delle brave persone. Con il tempo loro potrebbero cambiare e mi ci vedrei male.

Edoardo Lazzara:
Aurelio, sono contento di questa elezione conosco il personalmente il prof. Sergio, grande personalità e serietà


Da sx:: Giovanni Bufalino, Paolo Agrò, Nicolò D'Alessandro, Sergio Mattarella, Enzo Sardo, Vincenzo Milioto, Lillo Leone. Foto di Angela Cardella.

Nicolò D'Alessandro:
Aurelia, facendo un giro su FB mi ha segnalato le due foto che Aurelio Cardella (lo ringrazio) ha tirato fuori dall'album dei ricordi comuni. Non conoscevo queste fotografie che hai postato. Un quarto di secolo è trascorso. 
Il 1991 è stato un anno importante per me, per quello che è avvenuto a Racalmuto, grazie a te, alla tua tenacia e alla tua amicizia. Una data indimenticabile. L’evento da te ideato, voluto, sostenuto, in anteprima mondiale della mia Valle dell’Apocalisse, il disegno più lungo del mondo, all’Auditorium Santa Chiara ci ha resi protagonisti. 
Caro Piero, che piacevole sorpresa! L’elezione, oggi, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, allora Ministro, ha riportato alla luce le fotografie dell’inaugurazione di questo evento unico. Chi doveva dirlo. 
La Storia stravolge i tempi, li dilata, li rende attuali grazie a delle innocue immagini. Nella foto il sindaco Enzo Sardo, Il poeta pecoraio Giacomo Giardina, io con i capelli neri, timoroso e tu, di spalle, con i capelli neri che credo stia parlando con Aurelia, la mia compagna. 
Rivedendo le due foto, ce ne saranno molte altre che non conosco, ho rivissuto quell’evento, dove sei riuscito a far confluire a Racalmuto migliaia di persone, numerosi pullman da tutta la Sicilia, incuriositi dal “disegno più lungo del mondo”. 
Ricordo la paura che quel giorno ho provato per le decine e decine di flash sparati davanti agli occhi. Una regia perfetta, la tua, che ci ha introdotto dentro la mia Valle, costretti all’improvvisa 
esplosione di luce, al suono inquietante dei Carmina Burana. Santa pazienza, sono trascorsi 25 anni! Chissà se in Paese lo ricordano ancora. 
Grazie ancora a Te e ad Aurelio.





Sollecitato dalla pubblicazione delle foto da parte di Aurelio Cardella ho ripescato dal mio archivio foto e altri materiali relativi alla mostra "La Valle dell'Apocalisse. Il disegno più lungo del mondo" inaugurata a Racalmuto il 27 ottobre 1991. 
Su quella sopra pubblicata si vede l'onorevole Mattarella conversare con il prof. Natale Tedesco alla presentazione ufficiale della mostra nell'aula consiliare, subito dopo seguirà il taglio del nastro all'auditorium Santa Chiara: scandito dal martellante coro dei Carmina Burana, seguito, in sottofondo,  dalle musiche minimaliste di Philip Glass. 
Alla mia destra Nicolò D'Alessandro,  (Enzo Sardo, sindaco di Racalmuto (di spalle), il prof. Natale Tedesco, l'on. Sergio Mattarella. 


Alcuni vecchi articoli dalla Rassegna Stampa della Mostra 


Enzo Alessi, Gli antichi furori di Nicolò D'Alessandro
 in "La Tribuna. Il settimanale di Agrigento" 9 novembre 1991



Calogero Terrana, Il disegno più lungo del mondo
 in "La Tribuna. Il settimanale di Agrigento" 9 novembre 1991


L'Ora - Domenica 10 novembre 1991