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venerdì 1 maggio 2020

RICORDIAMOLI SEMPRE, I LAVORATORI. Non solo il Primo Maggio

Primo maggio  
San Giuseppe artigiano
Festa dei lavoratori
Festa del lavoro

di chi il lavoro ce l'ha, perché lo conservi e sia dignitoso;
di chi non ce l'ha ma l'ottenga conseguendo sostentamento e dignità, 
la Costituzione lo dice;

per chi di lavoro vive;

per chi sul lavoro muore 
negli imprevisti ma a volte prevedibili incidenti;

per chi per il lavoro è morto nelle miniere
- in Sicilia ce n'erano molte attive - 
- a Racalmuto tante -
dove gli incidenti erano piuttosto ricorrenze
 e si sarebbero potuti evitare almeno in parte 
con maggiori tutele 
se  si fosse anteposta  la sicurezza 
al guadagno
Il guadagno!
Ma... lavorare per vivere
o vivere, e morire, per il lavoro?

Ricordarli è doveroso.
Anche nominarli... 
ma questo 
nonostante le buone e intenzioni 
reiterate nel tempo
per farlo con giusto rilievo
con compunta solennità
finora non è stato possibile
(e non per gli avversi numi).

E intanto un rilievo bronzeo
li ricorda tutti 
con la sua muta eloquenza.
Pace. Lavoro. Dignità.
Con arte.

Racalmuto. Bassorilievo bronzeo di Disma Tumminello
Racalmuto.
La struttura in marmo ad alveare del prof. Gaspare Arrostuto che richiama i cristalli di zolfo e di sale.
(Manca in paese una raccolta pubblica di cristalli zolfo e di sale).


CONVERSAZIONE  SU MESSENGER CON DISMA TUMMINELLO (17/11/2018)

Caro Piero mi fa”piacere ritrovarti e sentire che stai bene!io mi sono trasferito a Mazara del Vallo. La mia veneranda età non mi consente di muovermi da solo.
😠1
Piero

Carissimo Disma, mi ha fatto tanto piacere ritrovarti in fb; due anni fa avevo proposto una manifestazione per i caduti sul lavoro e per l'occasione avevo suggerito di invitarti a Racalmuto per il monumento che tu hai fatto alcuni anni fa, ma poi non se n'è fatto nulla. Sei sempre presente nei miei pensieri e nella mia stima. Qualche volta vorrei venirti a trovare. Un abbraccio
Disma Epifanio Tumminello




Nell'attesa della sua venuta,
 sarebbe bello  e significativo 
potere accogliere a Racalmuto
L'albero e la vita
 del maestro Disma Tumminello

Link del video su you tube.
https://www.youtube.com/watch?v=PSw3tGzaqMQ&feature=share

screen shot




Disma con un visitatore speciale, il musicista Gaetano Siino


***

Il canto dedicato a zolfatai e salinai
Deci, cientu citaleni
nella interpretazione del
Coro Polifonico Terzo Millennio
https://www.youtube.com/watch?v=k3KqdprjCrE

*
e di Piera Lo Leggio
https://www.youtube.com/watch?v=NhPifd-qEMc






sabato 29 aprile 2017

TEST, RETEST E I TRIONFALISMI SENZA MEMORIA- archivio e pensamenti: QUELLE LASTRE DI MARMO... E LA MEMORIA "SCOLLATA". Segnalazione di Lorella Farrauto, presidente dell'Associazione "Cristalli di Sale"

archivio e pensamenti: QUELLE LASTRE DI MARMO... E LA MEMORIA "SCOLLATA". Segnalazione di Lorella Farrauto, presidente dell'Associazione "Cristalli di Sale"

Tante ce n'erano state negli anni, di segnalazioni su quel monumento malandato che rappresentava, proprio perché trascurato e malandato, un'offesa ai caduti sul lavoro, alla nostra storia, al nostro passato.
Quella di Lorella Farrauto, presidente dell'Associazione Cristalli di sale", era una delle più recenti.

Finalmente, dopo anni, hanno risollevato da terra e rimesso al loro posto le lastre di marmo del monumento ai caduti sul lavoro. Sul social facebook, la notizia con tanto di foto trionfalistica e autocelebrativa dell'assessore di turno, invece di esprimere contrizione per il lungo ritardo e riconoscere, semmai, che la collaborazione dei cittadini può, a volte, essere proficua.
Ma così è: ognuno s'annàca come può. Inconvenienti dell'eccesso di visibilità a parte. Capita di leggere, come se niente fosse stato, la seguente chiosa:

- Lavori in corso. Il monumento ai Caduti sul Lavoro ritorna a splendere a "San Pasquale" - .

Il mio commento sul social e i link correlati:

Finalmente! Ce ne sono volute però di segnalazioni (per anni)! La memoria dei caduti merita più solerzia! Altre commemorazioni erano state proposte dai cittadini, ma l'amministrazione, anzi, l'assessore alla cultura, ha lasciato, con gran classe, e come si suol dire, "in tredici" i proponenti (a titolo gratuito).


*



giovedì 13 aprile 2017

CADUTI TANTE VOLTE. Filippo Villa e altre vittime degli incidenti sul lavoro nelle miniere di Racalmuto: tra pietà ed eroismo

"Pane e morte è l'espressione più appropriata
 per indicare il frutto percepito dai lavoratori nelle miniere". 
Eugenio Napoleone Messana


Ringrazio Giovanni Brunetto per gli articoli fattimi pervenire su una disgrazia avvenuta nel 1962 nelle miniere di Racalmuto, le disgrazie o più tecnicamente gli "incidenti sul lavoro"  purtroppo e tragicamente cadevano con una certa frequenza e in una di queste ne è stato coinvolto il padre quarantaduenne, una disgrazia particolarmente grave per il numero delle vittime; è stata documentata dalla stampa locale e nazionale ed emergono anche esempi di generoso altruismo: tra i soccorritori vi hanno perso la vita il giovane Michelangelo Cardillo, uno dei proprietari della miniera andata a fuoco, e Filippo Villa che lavorava in un'altra miniera lì vicino. 

Ciò mi dà la possibilità di rispondere indirettamente alla richiesta di notizie su Filippo Villa pervenutami da due amiche, una delle quali ne farà materia di studio e approfondimento con i ragazzi delle scuole primarie. 

Il capitolo delle miniere  è imprescindibile dall'economia e dalla società racalmutesi, fonte al contempo di ricchezza, di sfruttamento, di sudato lavoro, eppure sembra che il paese, dopo il tracollo dei vecchi sistemi lavorativi, abbia voltato le spalle a questo aspetto della sua storia, per non aver saputo riciclare le vecchie miniere a risorsa economica seppure sotto l'aspetto culturale, memoriale, museale. 
Quasi una sorta di rimozione. 

Assurge tristemente a simbolo il monumento ai caduti sul lavoro trascurato, trasandato per anni, nonostante le periodiche segnalazioni sul web, nonostante le dolorose rimostranze di quei cittadini che sono rimasti orfani proprio a causa delle tante disgrazie in miniera. 
Perfino una recente proposta di commemorazione e rievocazione storica, con il coinvolgimento di scolaresche, artisti, parenti dei tanti caduti, e nonostante la gratuita disponibilità di operatori culturali, è caduta nel nulla. 


L'articolo su "La Sicilia" di Sabato 28 aprile 1962 







Altri articoli






Da:
1969


Testimonianza sull'incidente occorso nella miniera di "Sacchitello" il 26 aprile 1962
(non1961 come erroneamente riportato nel testo del Messana)

e sul generoso gesto di eroismo di Filippo Villa.











domenica 26 febbraio 2017

QUELLE LASTRE DI MARMO... E LA MEMORIA "SCOLLATA". Segnalazione di Lorella Farrauto, presidente dell'Associazione "Cristalli di Sale"

Lorella Farrauto mi invia alcune foto con una nota molto accorata.


Caro Piero, vorrei segnalare tramite il tuo blog lo stato in cui versa un nostro monumento.
Oltre che come cittadina di un Paese che del "sale" si è nutrito in abbondanza, anche come Presidente dell'Associazione socio-culturale no-profit «CRISTALLI DI SALE» (non Onlus), esprimo il mio rammarico per l'incuria in cui versa il monumento ai «CADUTI SUL LAVORO» tra i quali si annoverano molti lavoratori delle nostre miniere di zolfo e di sale: lastre e iscrizioni, distaccate dal basamento del monumento da chissà quanto tempo!, giacciono ammonticchiate a terra; non mi pare dignitoso ricordare in questo modo i nostri defunti! Non è rispettoso per un aspetto importante della nostra storia.
Lorella Farrauto 
presidente dell'Associazione socio-culturale "Cristalli di Sale"

Cara Lorella, 
so che già da qualche mese è stato preso l'impegno 
da parte dell'amministrazione di ripristinare le lastre 
di marmo distaccate: auguriamoci che l'interessamento
 e la partecipazione dei cittadini sia in questo come 
in tanti altri casi un utile sprone.

sabato 24 dicembre 2016

...LE LASTRE DI MARMO DEL MONUMENTO SI RIALZERANNO. Monumento ai caduti sul lavoro al Piano di San Pasquale di Racalmuto. La mostra di Croce Armonia a Palazzo Moncada a Caltanissetta



Nni la notti na lanterna
s’arrimina di luntanu.
Deci, cientu citaleni
Vannu muti in prucissioni.

Nun c’è santu di prigari
Sulu nivuri pinsera
Salinara surfarara
Vannu tutti a travagliari.

A lu nfiernu si nni vannu
Si nni vannu a la pirrera
Granni nichi nudi scanzi
Assuppati di sudura.


Pi campari la famiglia
Quattru sordi mmaliditti
Si la morti traditura
Nun li scaccia e si l’agliutti.

Sutta terra scava e canta
canta e scava u minaturi.
Sbrizzi d’acqua nni la frunti
sunnu lacrimi di sali.

La so casa è la scuru
e si scorda d’acchianari.
Duoppu seculi si senti
lientu un cantu lamintari.


©piero carbone








CRISTALLI DI ZOLFO











Alla mia sinistra: Croce Armonia e Filippo Falcone.
Inaugurazione della mostra a Palazzo Moncada  il 17 dicembre 2016

Caltanissetta, Palazzo Moncada
Mostra di Croce Armonia dedicata all'epopea dello zolfo
*
Documentazione fotografica inviatami da Croce Armonia