Rileggere vecchi appunti è come ritrovare tracce di sé. E non è solo una questione sentimentale, a volte si ritrovano riflessioni e spunti che vale la pena di rimeditare. Come quelli sul linguaggio degli scrittori: tutto un lavorio sulla lingua che la rende propria, unica: uno stile.
LANZA, Francesco
Mimi siciliani. Novelle e altro ancora
Brancato
Editore, 2001
Collana:
Biblioteca delle Tradizioni Popolari
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Finalmente
lo sto leggendo sistematicamente, nel maggio 2005. Mi era notissimo, lo trovavo
citatissimo specialmente dagli autori siciliani.
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Prosa
musicale. Nel lavorio stilistico il dialetto si sente ma come assorbito in una
lingua italianissima, costruita con rigore, con geometria, con gusto.
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I contenuti: furbizia, dabbenaggine, religione e riferimenti
al sesso.
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Mi
pare che nel sentire, erede del Lanza, sia Antonio Castelli con il suo Ombelichi tenui.
CESTA DELL’AUTORE
*
se n’era ito, p.8
*
s’ebbe un posto sur un
naviglio, p.8
*
mi sento ricreare, p.9 [=
rinfrescarsi, rinascere, sentirsi rinato]
*
spigava, p.9 [riferito a
campo, cioè crescevano le spighe, es.: il campo spiga] [#verbi]
*
a prendersi spasso, p. 10 [=
divertirsi, es.: andare in un posto a prendersi spasso]
*
la spesa era assai, p. 14 [=
costava molto] [#avverbio per l’aggettivo]
*
retoni di paglia, p.18 [= in
dialetto “rutùna”]
restarono alluciati a
mirarla, p. 20
*
fino alle nasche, p. 20
*
nessuno se la voleva dar
persa, p. 20 [= nessuno si voleva arrendere]
*
- O voi, messere, è quello il sole, o la luna?
E il piazzese:
- Ahbo’, io forestiero sono! p.20 (“La luna e il piazzese”)
*
Passa
or passa poi, p. 22
*
per il sì e per il no, p.25
*
datemi abento, p.27
*
lemme lemme, p. 30
*fatti [= maturi,
detto soprattutto di frutto, ma anche metaforicamente] p.39
*
Nel più crudo
verno, p.40
*
La sperlinghese, il
marito le era andato lontano, p.48
*
la stimò rubata,
p.50
*
parlare con la
bocca di dietro, p. 56
*
merdicelle di colombi, p.59
*
“Tatièb, tatièb, tatièb! o
roccapalumbesi, maschi, femmine e d’ogni specie, correte tutti con carabine,
schioppi e pistole, che le colombe cacarono in testa allo Spirito Santo
vecchio, e s’ha da fare vendetta". p.59
*
santiare [= bestemmiare] p.61
*
“Te’, te’, la scellerata! – le
gridava la ma’ – ancora non è del tutto impennata, e bestemmia come suo pa’.”
Foto di Louise Hamilton Caico, primi del 1900, attualmente in mostra a Montedoro, a cura di Calogero Messana
Foto di Louise Hamilton Caico, primi del 1900, attualmente in mostra a Montedoro, a cura di Calogero Messana
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