"Pane e morte è l'espressione più appropriata
per indicare il frutto percepito dai lavoratori nelle miniere".
Eugenio Napoleone Messana
Ringrazio Giovanni Brunetto per gli articoli fattimi pervenire su una disgrazia avvenuta nel 1962 nelle miniere di Racalmuto, le disgrazie o più tecnicamente gli "incidenti sul lavoro" purtroppo e tragicamente cadevano con una certa frequenza e in una di queste ne è stato coinvolto il padre quarantaduenne, una disgrazia particolarmente grave per il numero delle vittime; è stata documentata dalla stampa locale e nazionale ed emergono anche esempi di generoso altruismo: tra i soccorritori vi hanno perso la vita il giovane Michelangelo Cardillo, uno dei proprietari della miniera andata a fuoco, e Filippo Villa che lavorava in un'altra miniera lì vicino.
Ciò mi dà la possibilità di rispondere indirettamente alla richiesta di notizie su Filippo Villa pervenutami da due amiche, una delle quali ne farà materia di studio e approfondimento con i ragazzi delle scuole primarie.
Il capitolo delle miniere è imprescindibile dall'economia e dalla società racalmutesi, fonte al contempo di ricchezza, di sfruttamento, di sudato lavoro, eppure sembra che il paese, dopo il tracollo dei vecchi sistemi lavorativi, abbia voltato le spalle a questo aspetto della sua storia, per non aver saputo riciclare le vecchie miniere a risorsa economica seppure sotto l'aspetto culturale, memoriale, museale.
Quasi una sorta di rimozione.
Assurge tristemente a simbolo il monumento ai caduti sul lavoro trascurato, trasandato per anni, nonostante le periodiche segnalazioni sul web, nonostante le dolorose rimostranze di quei cittadini che sono rimasti orfani proprio a causa delle tante disgrazie in miniera.
Perfino una recente proposta di commemorazione e rievocazione storica, con il coinvolgimento di scolaresche, artisti, parenti dei tanti caduti, e nonostante la gratuita disponibilità di operatori culturali, è caduta nel nulla.
L'articolo su "La Sicilia" di Sabato 28 aprile 1962
Altri articoli
Da:
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| 1969 |
Testimonianza sull'incidente occorso nella miniera di "Sacchitello" il 26 aprile 1962
(non1961 come erroneamente riportato nel testo del Messana)
e sul generoso gesto di eroismo di Filippo Villa.