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domenica 13 gennaio 2019

CONVEGNO "LA SICILIA DEL GESSO". Uno "spettacolare" epilogo


"Spettacolare" epilogo dell'ottimo Convegno LA SICILIA DEL GESSO con l'invito del Presidente del Consorzio Universitario di Caltanissetta, prof. Giuseppe Arnone, rivolto al Coro Polifonico Terzo Millennio di Racalmuto e alla Nuova Compagnia di canto e musica popolare favarese, di riproporre e ampliare la loro esibizione con i canti di lavoro siciliani antichi e moderni.

Seguiranno altri Post di documentazione dell'evento. 


Coro Polifonico "Terzo Millennio" di Racalmuto.
Canti eseguiti:
Cantu di li issara (tradizionale)
Sant'Aita (tradizionale)
Deci, cientu citaleni (P. Carbone - D. Mannella)


ph ©Alessandra Buttitta


Nuova Compagnia di Canto e Musica Popolare favarese.
Canti eseguiti:
Partinu di notti (M. Piscopo)
U surfararu (M. Piscopo - A. Zarcone)
Vita di issara (P. Carbone - M. Piscopo)

ph ©Alessandra Buttitta
Le foto senz'altra indicazione sono state pubblicate sulla propria pagina facebook da Domenico Mannella

Coro Terzo Millennio, Canto a cappella di Sant'Aita
e Saluto finale
Video di Vincenzo Perricone:

*

Un ampio servizio videofotografico è stato realizzato da
Vincenzo Perricone, Alessandra Buttitta e Daniela Carnevali del Gruppo "Siciliando"
che si può vedere sulla pagina Facebook del Gruppo


 


mercoledì 9 gennaio 2019

LA SICILIA DEL GESSO (CANTATO). Il Coro Terzo Millennio e la Compagnia di canto e musica popolare favarese al Convegno di Caltanissetta con i canti di lavoro

LU CANTU DI LI ISSARA

 Canto tradizionale che verrà eseguito dal Coro Polifonico "Terzo Millennio" di Racalmuto 
diretto da Domenica Mannella



"Lu cantu di li issara"  si trova in Lu suli si nni va... Tradizioni orali e vita popolare a Racalmuto di Isabella Martorana Messana: il libro pubblicato a cura del Comune di Racalmuto nel 2006 con la Presentazione del prof. Sergio Bonanzinga, etnomusicologo all'Università di Palermo, è la riproposizione di Letteratura popolare e aspetti della vita tradizionale di Racalmuto, Tesi di laurea in "Storia delle Tradizioni Popolari" compilata sotto la guida del professore Giuseppe Cocchara (Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo), nell'anno accademico 1963-64.

Poca favilla gran fiamma seconda...

Come e quando è nata l'dea di riesumare il canto 
e organizzare un convegno sul gesso

https://archivioepensamenti.blogspot.com/2018/07/mio-nonno-era-issaru-gessaio-di-un.html
Schermata Facebook 


Schermata Facebook
Questi commenti rappresentano l'incipit di molti altri commenti e contributi e testimonianze e collaborazioni e proposte che si aggiungeranno da tante parti della Sicilia:
non tutti i contributi  purtroppo confluiranno nel convegno nisseno
che vedrà il coinvolgimento di ben tre bacini universitari siciliani
nonché il supporto promozionale dello straordinario
Gruppo Facebook "Siciliando" che conta oltre 64.000 iscritti
(un doveroso ringraziamento al Presidente Vincenzo Perricone e ad Alessandra Buttitta)
*
L'incontro che si doveva tenere a Racalmuto per presentare i canti di lavoro alla presenza della prof.ssa Castiglione e dell'etnomuiscologo Sergio Bonanzinga è stato fatto confluire nell'evento di Caltanissetta unitamente all'invito della ricercatrice Isabella Martorana Messana.

***

VITA DI ISSARA

Canto d'autore che verrà eseguito dalla Compagnia di canto e musica popolare favarese
diretto da Giuseppe Maurizio Piscopo

Vita di issara

               Testo di Piero Carbone
                     

Ritornello:. 
Issu, issara: vita di carcara.
Issu, carcara: vita di issara.
Issu, balati: forti cafuddrati. 
Furnu, famìa: issu abbianchìa.

I
A Buovu e Gargilata issu c’era,
Bivona cu Lercara china nn’era,
ci nn’era a Grutti, c’era all’antri banni:
luciva e luci muntagni muntagni.

Lu palu spirtusava rocchi e cugni,
la pruvuli sparava, e li timugni 
di petri carriavanu sudannu 
a la carcara jennu hiatiannu.

Rit.

II
Ti nfurna, lu issaru, e ti piddrìa,
balata, duoppu cotta, e macinìa
a cuorpi di picuna e mazzuttati
di hiatu e di sudura ncuttumati.

Carretti sientu nni la notti scura,
un cantu, griddri, fierri di na mula.
Carrianu, li scecchi di issara,
a prucissioni. Su li urdunara!

Rit. 

III
Antichi casi di servi e patruna,
e rrobbi granni, nichi cubbuluna,
mpastati cu lu issu di carcara
e stucchi, statui, angili d’antara.

Issotta, ciarmaliddri, baddruttati,
li tietti di canneddri arraccamati.
Lu issu finu li mura abbianchìa.
Sciloccu nni li casi un ci putìa

Rit.


IV
Lu fuocu di lu tiempu cuciunìa
la vita, comu pani la famìa,
la coci com’abbastru di carcara:
biancu dintra e fora chi s’affara.

Facivanu accussì nni la carcara.
Oh, issu binidittu di issara!
Recitato:
La storia cancia, lu cimentu vinni:
palazzi frolli, ponti ntinni ntinni.

Ritornello finale:

Issu, issara: vita di carcara.
Issu, carcara: vita di issara.
Issu, sudura, mpinti mura mura.  
Figli, lu pani, aspettanu dumani.

Recitato finale:
Figli, lu pani, aspettanu dumani







Altri canti eseguiti dal Coro Polifonico "Terzo Millennio":
Deci, cientu citaleni
Sant'Aita 

Altri canti eseguiti dalla Compagnia di canto e musica popolare favarese:
Partinu di notti
U surfararu






LA SICILIA DEL GESSO. Anticipazione del Convegno su "Repubblica" con un articolo di Marina Castiglione

Dalla pagina Facebook di Marina Castiglione:

Oggi su Società, cultura, spettacoli, sport de La Repubblica un articolo che riabilita l'importanza del gesso per la Sicilia centrale.
Ringrazio per l'imminente convegno Giuseppe Giugno per la presenza costante, la capacità organizzativa e le reti culturali attivate , Piero Carbone da Racalmutoper il primo input e la visionarietà di immaginare il riscatto di un antico mestiere e di un materiale povero, il dottor Giovanni Arnone che ha creduto che Caltanissetta meritasse un convegno scientifico sul tema.

Screen shot


martedì 8 gennaio 2019

EPOPEA (DEL GESSO) SIA, TRA PASSATO, PRESENTE E... FUTURO. A Caltanissetta il 12 gennaio contributi scientifici e artistici in un convegno che sarà una festa dell'identità ritrovata



Anche il Blog "Archivio e Pensamenti" ha un cuore di gesso

Il rammarico di Marina Castiglione sulla mancanza di un'epopea del gesso, pubblicato la scorsa estate inizialmente su un social e subito dopo  in un Post del Blog "Archivio  e Pensamenti", ha creato un'amicizia e un'intesa, inoltre è stato il  refrain dei successivi Post che hanno sollecitato e accolto interessi e contributi da varie parti della Sicilia, con meraviglia e curiosità per un aspetto della nostra cultura e della nostra economia tanto diffuso, utile e visibile, soprattutto in passato, quanto ignorato.  Molto usato era il gesso prima dell'avvento del cemento. 
Marina Castiglione, da accademica, con sensibilità di studiosa non avulsa dal contesto in cui opera attivamente e vive, ha proiettato quello che poteva rappresentare un curioso o interessante revival o festival del gesso in un evento dotato dei  crismi della scientificità. 
Il Convegno di studi, arricchito da interventi specialistici, testimonianze varie e contributi artistici,  tra recuperi,  analisi e proposte, rappresenta indubbiamente l'inizio di un cammino auspicato con lungimirante visione. 


Brochure


Non un convegno fine a se stesso.
Il rammarico di Marina Castiglione, quasi un appello

Marina Castiglione, Parole e strumenti dei gessai in Sicilia. 
Lessico di un mestiere scomparso, 
Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani, Palermo 2012,  pag. 17


Locandina




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domenica 6 gennaio 2019

IL GESSO ERA RICCHEZZA. Un significativo documento addotto da Fabrizio Porrovecchio e Giuseppe Maurizio Piscopo.


Grazie a Giuseppe Maurizio Piscopo per avermi dato, con entusiasmo,
la possibilità di pubblicare e fare conoscere
 questo "titolo" azionario legato alla produzione del gesso
 messogli a disposizione da Fabrizio Porrovecchio.

Cade a fagiolo, si direbbe, 
in previsione e in coincidenza del convegno "La Sicilia del gesso"
 che si terrà a Caltanissetta il prossimo 12 gennaio.



Quando si dice "circolarità della cultura", che non intende gerarchicamente i vari aspetti che la compongono ma in linea orizzontale li accoglie e dispone democraticamente alla pari come i cavalieri della Tavola Rotonda. 
In questo caso, il mondo del bianco gesso sa dare messaggi e valenze metaforiche.
Non meraviglia pertanto che lo specialissimo documento finanziario  sia venuto alle mani del favarese Giuseppe Maurizio Piscopo, maestro, autore, compositore, perché proprio a Favara la studiosa Marina Castiglione, animatrice del convegno di Caltanissetta, a suo tempo ha raccolto la testimonianza (con fedele etnotesto riportato) sulla probabile "scoperta" e conseguente utilizzazione del gesso da parte di un pastore.


Marina Castiglione, Parole e strumenti dei gessai in Sicilia. Lessico di un mestiere scomparso, 
Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani, Palermo 2012,  pag. 17

Il libro di Marina Castiglione è stato la bussola in questi mesi per la ricerca, attraverso il web (social e blog), di materiali e testimonianze inerenti il mondo del gesso che poi in qualche modo hanno portato alla realizzazione di un appuntamento sul gesso, elevato al rango di convegno di studi dalla professoressa Marina Castiglione che ha coinvolto ben tre università siciliane. Si incomincia in tal modo a colmare una lacuna precedentemente denunciata fin dal 2012.

Marina Castiglione, Parole e strumenti dei gessai in Sicilia. Lessico di un mestiere scomparso, 
Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani, Palermo 2012,  pag. 15



In occasione del convegno, oltre ai canti di lavoro del Coro Polifonico "Terzo Millennio" di Racalmuto, 
tra cui un canto della tradizione racalmutese dei gessai (issara), verrà eseguito,  dalla Compagnia di canto e musica popolare favarese, "Vita di issara" (testo di P. Carbone, musica di G. M. Piscopo), un nuovo canto ispirato al mondo del gesso, di cui amabilmente Marina Castiglione per i consigli dati ha accettato di esserne riconosciuta l'ideale madrina.






sabato 5 gennaio 2019

UNO "STRATIFICATO" CONVEGNO SUL GESSO TRA MEMORIA RECUPERATA E PROGETTUALITÀ PER IL FUTURO. A Caltanissetta il 12 gennaio 2019

La Sicilia del gesso. 
Stratificazioni, tecniche costruttive e cultura.
Convegno di studi
Caltanissetta, 12 gennaio 2019



Lieto di avere contribuito all'evento e grazie agli amici coinvolti. P. C.

Caro Piero Carbone, per una volta i social hanno contribuito a far incontrare persone che hanno condiviso un interesse e ne è scaturita un'idea. E da questa comunità virtuale è nata la proposta del convegno. Credo che l'Università possa soltanto sostenere queste iniziative, incanalarle scientificamente e dare merito al territorio, che si incarna in soggetti che lo amano. Grazie a te.
Marina Castiglione



Locandina.
Prossimamente, in brochure, il programma dettagliato con i vari interventi e contributi .


Giorno 12 gennaio avrà luogo a Caltanissetta, con inizio alle ore 9.00 presso la Sala Magna del Consorzio universitario sito in Corso Vittorio Emanuele 92, il Convegno di Studi su “La Sicilia del gesso. Stratificazioni, tecniche costruttive e cultura”.






Il Convegno, organizzato dall’Università degli Studi di Palermo col patrocinio dell’Assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale della Regione Siciliana e del Consorzio Universitario di Caltanissetta, intende approfondire gli aspetti geologico-naturalistici del gesso e i suoi diversi usi in ambito architettonico, rurale e urbano, storico-artistico ed etnoantropologico. 


Nel corso della giornata sarà possibile visitare una mostra di minerali di gesso curata da Ettore Fiorino e un’esposizione artistica con le opere di Giuseppe Agnello e Carlo Sillitti. 
Al termine si esibiranno in canti del lavoro il coro polifonico “Terzo millennio di Racalmuto” e la Compagnia di canto e musica popolare.



L’organizzazione scientifica è a cura della prof.ssa Marina Castiglione e del dott. Giuseppe Giugno. 
La segreteria amministrativa a cura di Alchimia. 

Per info rivolgersi a alchimiapress@gmail.com




Screen shot 
Schermata 2019-01-04 alle 18.37.16




NON SOLO MONTEDORO. Salviamo le calcare e i paesi di gesso. Foto e didascalie di Calogero Messana


Montedoro un paese di Gesso! 
Fino al 1950 solo malta di gesso e pietre di gesso. 
E quando l'espansione ha raggiunto il pendio della "Serra" (circa 1850)
 allora si costruì sopra i grandi massi di gesso, 
come ancora si può vedere 
(dove non è stato coperto).
.










La "base" di una vecchia calcara (carcara)
 nascosta tra la vegetazione. 
in Contrada "Marcello" a Montedoro


Prima parte dell'opera pubblicata da Calogero Messana sulla storia di Montedoro

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Convegno sul gesso del 12 gennaio 2019





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lunedì 26 novembre 2018

GRAZIE AL GRUPPO SICILIANDO PER L'ATTENZIONE AL MONDO DEL GESSO, E NON SOLO


Un caloroso ringraziamento alla straordinaria famiglia di soci e simpatizzanti di SICILIANDO, gruppo con oltre 63.000 iscritti, per l'accoglienza, tramite la sensibilissima Alessandra Buttitta, di queste parole, direi d'amore, nei confronti del mondo del gesso che è appartenuto ai nostri avi e ora rischia di essere dimenticato per sempre.

Link:





23 novembre 2018

Alessandra Buttitta: 
Oggi tra gli eventi pubblicati, questo sicuramente mi ha incuriosito tanto. “U issaru” ...per saperne di più leggete il seguito. Ringrazio il prof. Piero Carbone da Racalmuto
*
Prima dell’avvento del cemento, il gesso era molto in uso, si ricavava faticosamente dalle cave e faticosamente veniva cotto e reso farinoso sbriciolando le pietre di gesso con mazze e picconi. Veniva trasportato dai carretti dai muli, dagli asini, i famosi „scecchi di issara“ divenuti un modo di dire per indicare molta fatica e poco profitto. Anhe ad altri usi veniva destinato il gesso e in parte viene utilizzato ancora ma prodotto con tecniche lavorative diverse.
È sparito il mondo del gesso e dei gessai di una volta legati alle calcare e con esso il linguaggio che indicava attrezzi, fasi lavorative, canzoni, modi di dire. Molto più diffuso dello zolfo in Sicilia ma meno celebrato, è stato fatto oggetto ultimamente di studi e ricerche. La canzone Vita di issara (testo di Piero Carbone, musica di Giuseppe Maurizio Piscopo) vuole essere un contributo alla memoria del gesso dimenticato e testimonianza del risvegliato interesse.
È giusto che le vecchie generazioni non dimentichino. È giusto che le nuove generazioni conoscano. La canzone verrà eseguita il prossimo gennaio a Catanissetta durante una giornata di studi dedicata al gesso organizzata dalla studiosa Marina Castiglione. (P. C.)


*

Vita di issara
Testo di Piero Carbone
Musica di Giuseppe Maurizio Piscopo

Ritornello:.
Issu, issara: vita di carcara.
Issu, carcara: vita di issara.
Issu, balati: forti cafuddrati.
Furnu, famìa: issu abbianchìa.
I
A Buovu e Gargilata issu c’era,
Bivona cu Lercara china nn’era,
ci nn’era a Grutti, c’era all’antri banni:
luciva e luci muntagni muntagni.
Lu palu spirtusava rocchi e cugni,
la pruvuli sparava, e li timugni
di petri carriavanu sudannu
a la carcara jennu hiatiannu.
Rit.
II
Ti nfurna, lu issaru, e ti piddrìa,
balata, duoppu cotta, e macinìa
a cuorpi di picuna e mazzuttati
di hiatu e di sudura ncuttumati.
Carretti sientu nni la notti scura,
un cantu, griddri, fierri di na mula.
Carrianu, li scecchi di issara,
a prucissioni. Su li urdunara!
Rit.
III
Antichi casi di servi e patruna,
e rrobbi granni, nichi cubbuluna,
mpastati cu lu issu di carcara
e stucchi, statui, angili d’antara.
Issotta, ciarmaliddri, baddruttati,
li tietti di canneddri arraccamati.
Lu issu finu li mura abbianchìa.
Sciloccu nni li casi un ci putìa
Rit.

IV
Lu fuocu di lu tiempu cuciunìa
a tutti, comu furnu nni famìa,
nni coci com’abbastru di carcara:
biancu dintra e fora chi s’affara.
Facivanu accussì nni la carcara.
Oh, issu binidittu di issara!
Recitato:
La storia cancia, lu cimentu vinni:
palazzi frolli, ponti ntinni ntinni.
Ritornello finale:
Issu, issara: vita di carcara.
Issu, carcara: vita di issara.
Issu, sudura, mpinti mura mura.
Figli, lu pani, aspettanu dumani.
Recitato finale:
Figli, lu pani, aspettanu dumani


Ph Archivio Salvatore Mirabile

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Nota del compositore Giuseppe Maurizio Piscopo
Confesso che mi occupo di tradizioni popolari da quasi 50 anni.
Quest’anno, per la prima volta sono rimasto affascinato da un testo di Piero Carbone “Vita di issara“. Di questo mondo magico e dimenticato, ne abbiamo parlato a lungo, soprattutto della cava di gesso e della calcara gestite dal nonno paterno.
Con l’esperienza di maestro elementare nasce spontanea la domanda:
Che cosa rimane di questa cultura nelle nuove generazioni, cosa conoscono i bambini di questo mondo, che cosa c’è nei libri di scuola elementare di questi argomenti?
Una domanda che non è rivolta soltanto ai bambini, si capisce.




domenica 25 novembre 2018

CAVE DI GESSO: NIENTE ESPLOSIONI NEL CENTRO ABITATO, FUORI SÌ. Calogero Messana e la Delibera del 1852

Seguito del Post di ieri:
https://archivioepensamenti.blogspot.com/2018/11/cave-e-calcare-di-gesso-montedoro-fin.html


© p. c.



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Foto e didascalie di Calogero Messana

Aggiungo questa mappa di Montedoro, poiché la vicenda è un po' lunga nel tempo. 
Documenti del 1852 descrivono quanto riportato nella cartina: una eterna lotta tra "sopra" col gesso e "sotto" con lo zolfo!




Per diletto, nel linguaggio e nel contenuto, vi mostro la Delibera del 1852.

© p. c.


Segue la lista del materiale impiegato: in primis Gisso!





© p. c.