Visualizzazione post con etichetta Teatro Regina Margherita. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Teatro Regina Margherita. Mostra tutti i post

venerdì 31 marzo 2023

PARTECIPAZIONE AGLI AUGURI DELLA PRO LOCO. Teatro Regina Margherita di Racalmuto

.

https://www.canicattiweb.com/2023/03/29/racalmuto-gli-auguri-pasquali-della-proloco/

.

La Pro Loco vuole estendere gli Auguri Pasquali a tutta la comunità racalmutese e a quanti la seguono, con l’occasione vorrà ringraziare tutti i soci e coloro i quali, in vari modi hanno collaborato e contribuito alla realizzazione delle attività svolte comprese Istituzioni e Associazioni. 
Nella serata interverranno il poeta Benito Cacciato e lo scrittore Piero Carbone che leggeranno brani tratti dalle proprie opere letterarie. Verrà proiettato un breve messaggio “Terra Madre” del progetto “Cilio degli Emigrati”. 
Saranno presenti gli ospiti di intrattenimento “I Doppiocanto” con musiche e animazione. La serata sarà coordinata dal Presidente della locale Pro Loco Angelo Lo Giudice insieme al vicepresidente Piero Baiamonte e il promoter Calogero Giangreco con tutto il Direttivo della Pro Loco, saranno presenti in rappresentanza delle istituzioni il sindaco Vincenzo Maniglia, il Presidente del Consiglio Falco Carmelo e l’Assessore alla cultura Ivana Mantione.

mercoledì 19 agosto 2020

IL GESSO SALVERÀ IL TEATRO REGINA MARGHERITA DI RACALMUTO? Un rimedio a portata di mano



Da anni si aspettava la riapertura del Teatro Regina Margherita che a quanto pare prossimamente riaprirà i battenti. Lo speriamo e ce lo auguriamo con tutto il cuore. La sola esistenza dei teatri nei piccoli centri della Sicilia era motivo di ammirato stupore per il francese Dominique Fernandez.

Dopo i restauri culminati nel 2003 con l'inaugurazione, a porte chiuse, solennizzata dalla presenza del Presidente della Repubblica  Carlo Azeglio Ciampi e dello scrittore Andrea Camilleri, il teatro  in realtà, tra un periodo di chiusura e l'altro,  è stato aperto solo a intermittenza a causa di vecchi e nuovi adempimenti da ottemperare.

Anche nel periodo del mio assessorato, dalla fine di maggio 2007 al 24 aprile 2008,  si è avuta l'ennesima riapertura, usufruendo degli spettacoli del Brass Group di Palermo, a cui è seguita, con i Commissari e la nuova Giunta, un lungo periodo di chiusura, che si è protratto per lungo tempo e fino ai nostri giorni.

Di mancate, imminenti, riaperture, dopo periodi di inamovibile chiusura, anche io sono stato vittima, ben  due volte, con due iniziative programmate nel 2013 e nel 2015,  la prima volta financo con la locandina esposta in bacheca, e poi sfumati.

Ma negli ultimi tempi a quanto pare è stata trovata finalmente la soluzione all'ennesimo problema che ostacolava la riapertura del Teatro. Il problema legato alle misure antincendio riguardava i velluti ignifughi e le imbottiture in spugna  dei braccioli delle poltrone e di altre parti.

Una soluzione aveva indicato qualche anno fa Giuseppe Guagliano,  quando in qualità  di consigliere comunale  faceva parte della Commissione Cultura,  suggerendo per le imbottiture  l'utilizzazione di un materiale naturale e a portata di mano:  il gesso; ignifugo e facilmente sagomabile, come con sorprendente corrispondenza si riscontra nel libro cinquecentesco del Vasari che lo attesta per i pomelli in gesso ricoperti dalla foglia d'oro facendo sembrare d'oro tutto il pomello.

Il gesso  allo stato naturale si trova nelle circostanti campagne del paese,  nelle cave utilizzate abbondantemente dai nostri padri per rifornire le maestranze locali prima dell'avvento del cemento.

Finalmente i velluti ignifughi sono stati procurati, il gesso anche. Il Teatro, c'è da giurarlo, e  con i debiti scongiuri, riaprirà. Per il periodo coincidente con il loro mandato  in cui viene a cadere il tanto atteso evento, immagino quanto il sindaco Vincenzo Maniglia ne sarà compiaciuto e felice. E con lui il Presidente del Consiglio Comunale Sergio Pagliaro,  gli Assessori, i Consiglieri comunali tutti di tuti gli orientamenti, e credo tanti e tanti altri. E non solo di Racalmuto.  E non solo  gli amanti del teatro.









Post correlati:
1.

2.

lunedì 1 aprile 2019

giovedì 14 maggio 2020

PROPOSTA DI CITTADINANZA ONORARIA ALLE FIGLIE DI LUIGI INFANTINO, MONICA E MARIA ELENA. In occasione del centenario

Contributo di idee in vista dei prossimi centenari eccellenti 
a Racalmuto



Credo che, in occasione del centenario del tenore racalmutese Luigi Infantino che cadrà il 24 aprile 2021, uno dei modi per onorare la sua memoria e il suo valore consisterebbe nel concedere la cittadinanza onoraria alle figlie  Monica e Maria Elena avute rispettivamente dall'attrice toscana Sarah Ferrati e dal soprano bulgaro Raina Nicolova. 


Un gesto pregno di significati, volto alla riappropriazione del passato in proiezione di sviluppi futuri. 
Dinamiche e attive, culturalmente e artisticamente, le eventuali "racalmutesi" onorarie Monica e Maria Elena rappresenterebbero il naturale, direi biologico e radicato, sacrario della memoria paterna e la sua proiezione ai posteri e nel mondo.  Piero Carbone





Post correlati
*
*

*

ph ©archivioepensamentiblog

domenica 3 maggio 2020

RINVIATO PER IL VIRUS, SARÀ UN CENTENARIO UNICO E TRINO? Cento anni fa nasceva il tenore racalmutese Salvatore Puma

Sicuramente non sarebbe passato inosservato il centenario del tenore Salvatore Puma, nato a Racalmuto il 6 maggio del 1920, il suo nome appartiene alla storia del bel canto perché  il bel canto ha portato in giro in Italia e nel mondo, come ricordano gli studiosi Salvatore Aiello e Gaetano Albergamo nella loro rassegna sui Cantanti lirici siciliani.
Lo cita Ignazio Navarra nel suo corposo Voci e suoni della Sicilia.
Di lui, Domenico Mannella  ha scritto:  "Tenore drammatico con voce potente e accenti forti, come l’Otello di G. Verdi e il Sansone dell’opera omonima di Saint-Saëns magnificamente interpretati da Salvatore Puma."

 Tutti i requisiti insomma per celebrarne il centenario  doverosamente e con onore.

Ma due circostanze, e non una soltanto, hanno congiurato contro: il pericolo di contagio per il sopraggiunto coronavirus e la protratta chiusura del  Teatro Regina Margherita di Racalmuto.

Oltre a quello  che si potrà riuscire a fare nel corso del 2020, sarebbe un'occasione ghiotta associare il centenario, postergato, di Salvatore Puma, a quello dei due grandi racalmutesi, lo scrittore Leonardo Sciascia e il tenore Luigi Infantino entrambi nati nel 1921: Sciascia l'8 gennaio e Infantino il 24 aprile.

Puma e Infantino hanno avuto una carriera coeva e parallela.

Mia madre ancora ricorda lo stupore con il quale in paese venne appresa la notizia dei due giovanotti, due ragazzi conosciuti come tanti altri, figli del popolo, di modesta ma dignitosa origine familiare, che lasciavano  il paese per inoltrarsi in un mondo lontano e sognato, per andare a fare i cantanti. 
Uno stupore rinnovato dai loro ritorni, quando, cantanti di successo, vennero a cantare nel teatro e nelle chiese che li avevano visti crescere e compitare note sui pentagrammi o suonare nella banda municipale. 

E con stupore credo che il paese vivrà nel 2021 questo singolare e al tempo stesso trino centenario dello scrittore Leonardo Sciascia e dei tenori Luigi Infantino e Salvatore Puma. 
Nello stesso anno. 
Nello stesso paese. 
Nello stesso teatro.
 P. C. 

 E lucevan le stelle (Puccini-Tosca)








Un ringraziamento ad Enrico Di Puma per avermi messo a disposizione la foto autografa, ad Ignazio Navarra per le "dritte" e i suggerimenti bibliografici e a Domenico Mannella che nel 2007 ha tratteggiato un sapiente "medaglione" sui tenori racalmutesi, in occasione di una speciale apertura del Teatro Regina Margherita di Raclamuto. Vedi i Post:

*
*



SCREEN CAPTURE DA YOU TUBE:

Puma Salvatore, Recondita armonia (Puccini-Tosca)




















Post correlato:







martedì 18 giugno 2019

AUGURI A CAMILLERI DI UNA PRONTA RIPRESA. I giornalisti fanno notare chi li fa e chi non li fa

http://www.agrigentonotizie.it/cronaca/andrea-camilleri-gravi-condizioni-racalmuto-ha-dimenticato.html


Giusta l'osservazione di Concetta Rizzo sul silenzio istituzionale racalmutese, a cui comunque è seguita in data successiva la nota dell'attuale sindaco Vincenzo Maniglia​, ma trovo ugualmente lacunoso il silenzio di chi in precedenza, sempre dalle stesse parti, ha tirato in ballo lo scrittore Camilleri in situazioni false e paradossali. I racalmutesi sanno. Auguri di una celere ripresa all'inesauribile Camilleri, ma qualcuno, che ha lucrato sul suo nome, chieda scusa.


mercoledì 2 gennaio 2019

MA PERCHÈ CAVALLARO FA FINTA DI NIENTE? Sulle futuribili sorti magnifiche e progressive del Teatro Margherita di Racalmuto e su altro ancora

Palermo (Biblioteca comunale, dicembre 1990, 
alla presentazione de "Il mio Sciascia"

Felice Cavallaro, sul giornale che sostiene e da cui è ricambiato, lancia un allarme e un appello: "E’ l’ultimo tagliando per tutti, non solo per il Gattopardo di turno. E Racalmuto adesso ha bisogno davvero di riscoprire un vorticoso attivismo invasivo se vuole riaprire il Teatro Regina Margherita e rivitalizzare la Fondazione Sciascia decimata sia dalle dipartite di valorosi consiglieri sia dalle dimissioni di storici protagonisti del consiglio di amministrazione." https://www.malgradotuttoweb.it/e-lultimo-tagliando-per-tutti-non-solo-per-il-gattopardo-di-turno/


Il Gattopardo di di turno sarebbe l'attuale sindaco Emilio Messana che andava bene finché lui e i "ragazzi di Malgrado tutto" amoreggiavano col sindaco  e in giunta c'era uno dei "ragazzi di Malgrado tutto" a fare l'assessore e lo stesso Felice Cavallaro è stato votato dal sindaco per far parte del consiglio di amministrazione della Fondazione Sciascia come consigliere segretario con funzione di tesoriere subentrando al prof. Salvatore Restivo Pantalone; pubblicizzare ed esaltare il proprio "fare", ignorare o denigrare il "fare" degli altri, questa del resto è sempre stata la storia e la natura di Malgrado tutto da quando i "ragazzi" ora ultratrentenni e ultra sessantenni  sono stati Presidenti di "Premi" o sindaci o assessori o congiunti o amici di assessori o consiglieri o presidenti o congiunti del consiglio di amministrazione  della Fondazione Sciascia o della "Fondazione" Teatro  Regina Margherita, anzi, che dico?, quest'ultima non era Fondazione anche se come tale è stata indicata, e anche  da Cavallaro, in consiglio di amministrazione, amministrata.

Gli altri componenti erano Andrea Camilleri presidente, Giuseppe Dipasquale direttore artistico, Francesco Giambrone e Antonio Foscari in consiglio di amministrazione. Vicepresidente era Gaetano Savatteri, forse scambiando la presunta, fantomatica e inesistente Fondazione, giuridicamente intesa, per una bicicletta siciliana di cui lui sa bene la storia vera e quella inventata.
E sì, di questo si tratta, Felice Cavallaro faceva parte di una Fondazione Teatro Regina Margherita, spacciata per tale ma in realtà inesistente.  

Su tali premesse, la storia del Teatro Regina Margherita riaperto dall'amministrazione comunale guidata dal malgradotuttiano Luigi Restivo Pantalone, dopo quarant'anni di chiusura e frettolosamente riaperto senza tutte le autorizzazioni di rito, per farlo inaugurare da un presidente della Repubblica, non poteva non avere l'instabile percorso che ha avuto riportando il teatro alla ri-chiusura.

Nonostante i miei e altrui pubblici appelli, nessuno mai dei responsabili di allora ha rabberciato smentite, giustificazioni o scuse. E allora mi chiedo e chiedo, alla luce non proprio luminosa del passato riguardo la gestione del Teatro comunale Regina Margherita: cosa vorrebbe proporre ora  Felice Cavallaro? Con quale credibilità per il futuro visto che opaca è rimasta quella del passato? Le carte finite in Procura allora hanno fatto archiviare il caso ma una risposta a tanti interrogativi  non è stata mai data.

Scrivano su questo e su altro, Felice Cavallaro e Malgrado tutto, ne hanno i mezzi anche a livello nazionale, per far luce ed evitare in futuro gli errori del passato, scrivano anche sull'evanescente Parco letterario Regalpetra,  tanto per portare un  esempio e non certo per dare suggerimenti da parte di chi giornalista non è.


Purtroppo, in questa doppia verità mi sono imbattuto, mio malgrado, quando sono stato assessore alla cultura e come tale membro di diritto del consiglio di amministrazione della presunta Fondazione Teatro Regina Margherita: tutte le carte inerenti la documentazione del Teatro in quel frangente si trovavano in Procura per accertamenti e quindi non ho potuto visionare nulla sui vari aspetti "costitutivi" e gestionali del Teatro, e io avevo il dovere istituzionale di informarmi, di sapere e far sapere in consiglio comunale e alla cittadinanza. Mi sono informato e ho fatto la sorprendente scoperta.

Di questa disavventura ne ho scritto in un post qualche anno fa, adducendo la documentazione ufficiale degli uffici regionali preposti al riconoscimento delle Fondazioni in Sicilia.

 Tralascio lo stato in cui sono stati trovati certi ambienti di servizio del Teatro e non  ironizzo sul doppio cognome dell'allora sindaco come invece sui nomi fa, o tenta di fare,  sotto pseudonimo,  il giornale Malgrado Tutto,  scimmiottando uno pseudo metodo Boffo nei miei confronti e condannandomi con tanto di foto segnaletica alla Wanted all'ostracismo mediatico, nel disperato tentativo di  rendere non credibile quanto finora son venuto scrivendo nel corso di tanti lustri.

Nonostante la certificazione addotta nel 2007, di "Fondazione Teatro Regina Margherita"  torna a scrivere, come se niente fosse, Malgrado Tutto in un articolo successivo a firma di Gigi Restivo ovvero dell'ex sindaco Luigi Restivo Pantalone.

Io adduco le carte ufficiali e articoli pubblicati, gli altri si facciano una loro idea e se vogliono traggano le conclusioni circa la gestione delle istituzioni culturali in Sicilia e sul modo di fare giornalismo.

P. S.
I consiglieri comunali dovrebbero pur dire qualcosa visto che il Teatro è comunale.

#
DOCUMENTI.


#
Fondazione sì

Malgrado tutto, a.XXXI, luglio 2012, n.2


Malgrado tutto, a.XXXI, luglio 2012, n.2

Malgrado tutto, a.XXXI, luglio 2012, n.2

#
Fondazione no
"Con la presente si riscontra la nota prot. 11226del 22.11.2007, di pari oggetto, per comunicare che agli atti della  Scrivente Segreteria Generale, non risulta alcuna istanza di riconoscimento relativa alla fondazione in oggetto segnata"

Oggetto: Richiesta notizie fondazione "Teatro Margherita"


#
Mia esperienza raccontata nel seguente Post:


#

L'articolo di Malgrado tutto:


#

Miei Post:

#

Post  sulla riapertura del Teatro (da altri siti):


venerdì 14 dicembre 2018

L'ASSESSORE E GLI ESTINTORI ESTINTI. Roba da teatro! E invece... è realtà



Aggiungi didascalia


Quando ho messo piede nel Teatro comunale Regina Margherita da neo assessore, nel maggio del 2007, la prima cosa che ho notato sono state le targhette degli estintori "scaduti": riportavano la data del 2003! 

Risalivano semplicemente alla data di apertura del teatro stesso. Meno male che non ce n'è mai stato bisogno. Ma chi era il sindaco? chi amministrava il teatro? 

La supposta Fondazione Teatro era fantomatica, ma le persone con le varie cariche erano vere, e che persone! Gli estintori si dovrebbero ricaricare ogni sei mesi, in ogni caso dopo quattro anni sono veramente tanti perché mantengano intatta la loro carica. Uno dei primi atti del neo sindaco è stato quello di far ricaricare gli estintori scaduti (si vadano a vedere le carte). 

Alcuni ex amministratori e/o responsabili degli estintori scarichi invece hanno di che sindacare sull'operato degli altri: le ruote dell'efficienza degli altri le ritengono sgonfie e manco si ricordano che i loro estintori dentro il teatro di cui erano responsabili permanevano tristemente e pericolosamente vuoti. 
Altro che babbìo o colpi di spillo!


Foto di Calogero Terrana



Altri Post correlati  tramite i Tags o Etichette:

Teatro Regina Margherita

assessore alla cultura

venerdì 30 novembre 2018

LA CITAZIONE IMPROPRIA. Commento rivolto al consigliere Guagliano che ha pubblicato il documento di sfiducia al Sindaco




Mio commento al Post di Giuseppe Guagliano in cui si pubblica il testo della mozione di sfiducia al Sindaco di Racalmuto e dopo l'articolo rabbioso, firmato soltanto da uno pseudonimo, di "Malgrado Tutto", di cui Savatteri è fondatore, redattore e una delle anime di riferimento. 


Nessun redattore o collaboratore del giornale ha preso le distanze con note o precisazioni pubbliche dagli articoli finora pubblicati con intenzioni palesemente volte a denigrarmi, concionando d'altro, inappropriatamente,  e non per smentire le  mie affermazioni, come mi sarei aspettato, ove ve ne fossero state fondate ragioni. 

Preciso che il mio appunto era rivolto a un politico e che, come lui ha ritenuto  opportuno addurre una citazione di un giornalista a rinforzo e sostegno delle sue tesi, io ho semplicemente ritenuto che politicamente quella citazione era inappropriata, anzi, addirittura inopportuna e controproducente.

MIO COMMENTO 2
"Nella mozione di sfiducia si cita Savatteri che cita il Lampedusa e io ho avuto da ridire non perché abbia nulla contro Savatteri (solo i “ragazzi” - così li chiama Cavallaro - di “Malgrado tutto” lo pensano, infondatamente, perché fa loro comodo: per sviare il discorso e “distrarre”) ma semplicemente perché Savatteri non è credibile fino a quando non esprime la sua posizione sulla gestione del Teatro Margherita, vicenda che ha visto te interpellato in procura, sol perché da cittadino chiedevi chiarimenti sulla gestione del Teatro comunale, mentre il consiglio di amministrazione dello stesso Teatro con Andrea Camilleri presidente e Di Pasquale direttore artistico, di cui facevano parte Savatteri come vicepresidente e Cavallaro come consigliere del c.d.a. della fantomatica Fondazione Teatro Regina Margherita, nulla mai pubblicamente ha chiarito. 

Insomma, come hanno amministrato un teatro vero, con attori veri, con soldi veri, con fondi pubblici, con pubblico pagante, attraverso una Fondazione i-ne-si-sten-te (inesistenza certificata dagli uffici competenti della Regione Siciliana)? 
La Procura ha archiviato il caso, è vero, le risposte però non sono state date, ma un politico, in un ragionamento politico credo che non possa additare ad altri prassi di buona politica comunale tramite ragionamenti di chi non ha chiarito propri comportamenti nella gestione di una istituzione culturale dello stesso comune risultata falsa." Piero Carbone

#

DOCUMENTO INERENTE LA PRESENTAZIONE DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA



 Dalla bacheca Facebook di Giuseppe Guagliano, consigliere comunale P.D. ed ex Presidente del Consiglio
Al sig. Presidente del Consiglio Comunale di Racalmuto
Al sig. Segretario Generale
E.p.c. Al sig. Sindaco
OGGETTO: PRESENTAZIONE MOZIONE DI SFIDUCIA
Con il presente documento redatto ai sensi della L.R. n. 35 del 15/09/'97 art. 10, dell'art. 52 del Tuoel e dell'art. 62 dello Statuto Comunale, i sottoscritti Consiglieri Comunali di Racalmuto, intendono presentare Mozione di Sfiducia al sindaco Messana per gravi motivazioni di carattere politico, amministrativo e giuridico di seguito argomentati:

E' utile ricordare in premessa che il sindaco Messana, eletto a Maggio del 2014, da una compagine politica eterogenea, si fece garante di importanti e gravosi impegni programmatici sia di natura politica che amministrativa al cospetto di tutti i Racalmutesi. 

Ciò nonostante, da subito, apparve evidente una sua impostazione e un atteggiamento poco collaborativo, di distacco e chiusura nei confronti della macchina Burocratica comunale, della Politica e del Paese tutto; Atteggiamento che ancora persiste e che, inevitabilmente, ha finìto con il condizionare tuta la Giunta e chiunque gli sia stato accanto, determinando un'azione Amministrativa estremamente lenta, confusa, priva di programmazione e di entusiasmo, quasi sempre autoreferenziale.
Tutto questo è diventato un carattere identificativo nel tempo.

Se si aggiunge la cronica difficoltà del Sindaco ad intrattenere e “coltivare” positivi rapporti personali e di gruppo con le compagini sia di maggioranza che di opposizione, si capisce il perchè delle ricorrenti e gravi crisi politiche-amministrative, tanto da subire già alla fine del 2016 una mozione di sfiducia votata in consiglio, con motivazioni più che condivisibili e oggi ricorrenti.

La sfiducia non andò in porto per il “gioco delle parti”, ma causò uno stravolgimento degli equilibri scaturiti dal voto popolare che la politica a tuttoggi non è riuscita a recuperare. Anzi, il persistere di tale atteggiamento del Sindaco, ha assunto i connotati dell'arroganza, del cinismo e dell'indifferenza, tanto da indurre qualche giorno fa un importante giornalista (Racalmutese) GAETANO SAVATTERI, sensibile alle vicende che riguardano la comunità, a prendere posizione con un articolo, sul blog locale “MALGRADO TUTTO” di cui si cita un passagio significativo!

--Il Sindaco Messana come e più del Principe di Salina ( del Gattopardo)--.
< NON CREDE ALLA SICILIA, NON CREDE AI SICILIANI, NON CREDE A SCIASCIA E, PERTANTO, NON CREDE NEMMMENO ALLA FONDAZIONE SCIASCIA DI CUI E' ORA IL PRESIDENTE. E' IL SUO SEGRETO E LA SUA RICETTA PER SOPRAVVIVERE.> 
In questi anni di sindacatura, oltre a non credere a niente, il Sindaco ha dimostrato di non avere nessun interesse per RACALMUTO e per i RACALMUTESI e nessuna voglia di rispettare gli impegni, anche quelli che per proprie convenienze non ha esitato ad assumere.
-MOTIVI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO:
*Mancato rispetto degli impegni programmatici assunti, in tutte le fasi dello sviluppo politico-amministrativo della legislatura, con tutte le conpagini che ha composto.
-MOTIVI DI CARATTERE GIURIDICO:
*Ha omesso di presentare, per tutti gli anni di governo, la relazione annuale sullo stato di attuazione del programma, come previsto dallo Statuto Comunale, nonché dalla L.R. 7/'92, e
successivamente modifica dalla L. R. 17/2004 comma 22 art. 127.
-MOTIVI POLITICI:
*Ha quasi sempre disatteso ogni indirizzo politico-amministrativo del Consiglio Comunale mortificando e svilendo il ruolo dell'Organo. 

*Non ha saputo o voluto coinvolgere il Consiglio, la politica e le parti sociali in un ragionamento di ampio respiro da cui sarebbe dovuta scaturire una seria programmazione delle cose da fare nell'interesse della comunità.  

*E' diventato sempre più, in questi anni, motivo di sfiducia verso la politica Racalmutese, rendendosi responsabile di un vero e proprio tradimento rispetto alle tante aspettative del post Commissariamento. 
CONCLUSIONI:
*In conclusione si ritiene che il Consiglio Comunale non può ulteriormente assistere passivo, ad un così grave degrado, rischiando di diventare complice di una inaccettabile inerzia delle Istituzioni, a tutto danno dei Cittadini che in noi hanno riposto le proprie esigenze e aspettative di crescita culturale e sociale.

*Tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri comunali, consapevoli della responsabilità assunta a seguito delle elezioni amministrative nei confronti di tutti i Cittadini, dell'impossibilità di adempiere ai doveri derivanti dal proprio mandato, considerato il progressivo deterioramento dello stato politico-amministrativo e convinti che è necessario ridare serenità al clima politico Racalmutese in prospettiva del ritorno al voto per le prossime elezioni amministrative, CHIEDONO al Presidente del Consiglio Comunale la convocazione dell'apposita seduta del Consiglio Comunale, nei termini e modi di legge, al fine di discutere e deliberare in merito alla presente proposta di mozione di sfiducia al Sindaco. 
I Consiglieri Comunali sottocrittori:
E' giusto che ognuno esprima il suo pensiero. E' giusto che il Sindaco cerchi di difendersi. ( Gli chiediamo solo di dire la verità). Mi auguro che anche gli assessori lo facciano, uscendo fuori da questa condizione, ricorrente, di stretta tutela con cui il Sindaco li avvolge rischiando di asfissiarli. ( Ci ricorda la fasciatura che nelle famiglie si praticava -a danno dei neonati!- con la convinzione che potessero crescere dritti e forti! Certamente non più intelligenti!)
Ma è altrettanto giusto che si valutino le ragioni di chi ha trovato il coraggio di compiere questo atto politico forte, e dalle conseguenze politiche incerte per gli stessi proponenti!
Una decisione non presa, di certo, a cuor leggero. Si sono svolte, nei due anni successivi alla precedente mozione di sfiducia, decine e decine di incontri, ristretti, allargati, e di tutte le misure. Al Sindaco abbiamo rivolto Appelli in tutte le occasioni, nelle Commissioni Consiliari e nei Consigli Comunali, ad avere più rispetto verso l'Istituzione Consiliare, verso i singoli Consiglieri, verso la Politica e verso il Tessuto Sociale. Ad impegnarsi di più nella ricerca di quegli equilibri imprescindibili nelle dinamiche della vita sociale e politica. Ad essere più rapido e coraggioso nelle scelte amministrative. 
A gestire meglio il tempo per una più efficiente e produttiva programmazione. E per fare tutto questo, tutti noi, ci siamo messi totalmente e disposizione fin dal primo giorno di Governo della Città. E lo abbiamo fatto fino all'ultimo minuto dell'ultimo giorno utile per poter presentare la mozione. Dal Sindaco abbiamo solo e sempre ricevuto, rinvii, silenzi, al massimo mezze risposte. Tanti impegni faticosamente presi sono stati disattesi, spesso anche rinnegati. Capite che non era più una situazione sostenibile. Spiace, in queste ore, assistere al tentativo del Sindaco di nascondersi dietro i problemi e le difficoltà dei Cittadini, che in verità lui avrebbe dovuto risolvere o quanto meno affrontare. Nel periodo che manca alla votazione della sfiducia, sarebbe giusto fare una sorta di "OPERAZIONE VERITA'" in cui gli interessati e chiunque abbia qualcosa da dire lo faccia a beneficio del cittadini e della storia.           
FINE DEL DOCUMENTO RIGUARDANTE LA PRESENTAZIONE DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA

#
DOCUMENTI.


#
Fondazione sì

Malgrado tutto, a.XXXI, luglio 2012, n.2


Malgrado tutto, a.XXXI, luglio 2012, n.2

Malgrado tutto, a.XXXI, luglio 2012, n.2

#
Fondazione no
"Con la presente si riscontra la nota prot. 11226del 22.11.2017, di pari oggetto, per comunicare che agli atti della  Scrivente Segreteria Generale, non risulta alcuna istanza di riconoscimento relativa alla fondazione in oggetto segnata"

Oggetto: Richiesta notizie fondazione "Teatro Margherita"


#
Mia esperienza raccontata nel seguente Post:


#

L'articolo di Malgrado tutto:


#

Mio Post conseguente: