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sabato 6 gennaio 2024

MIEI TESTI MUSICATI DA ALTRI COMPOSITORI. Post in progress...

 Aggiornamenti in corso

Silvestro SAMMARITANO, Il musico


Sciroccu di l'arma. - Musica di Ezio Noto

Ummira - Musica di Angelo Indaco

Dimmi, mamma - Musica di Aurelio Caliri

Deci, cientu citaleni - Musica di Domenico Mannella

Deci, cientu citaleni - Canta Piera Lo Leggio

Deci, cientu citaleni - Arrangiamento di Angelo Indaco

Inno di Maredolce - Musica di Maridina Saladino

O Amico delle notti senza sonno. - Musica di Emanuele Giacopelli

O Vergine del Monte - Musica di Domenico Mannella

Grati ti siamo ancora. Inno a San Gerlando - Musica di Luigi Balistreri

Vita di issara - Musica di Giuseppe Maurizio Piscopo

Fannu ancora maraviglia - Musica di Joe Baiardo



Repertorio con musiche di Antonio Zarcone:
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                                             Bronti cantannu (parte iniziale del video)
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Cantu di Issara
13
Ballata di Scilla e Cariddi
14
Pupara e paladini


Traduzioni



Non ancora eseguite

Lustru di luna - Musica di Giuseppe Maurizio Piscopo

Ballata a mio padre. Musica di Luigi Balistreri (spartito disponibile su richiesta)






domenica 8 agosto 2021

CIAO, ROBERTO. Un ricordo del prof. Roberto Sottile






















Documentavo sempre con  foto e video le presentazioni dei suoi libri e gli eventi in cui era coinvolto. Ogni volta era una festa. Un arricchimento. A Palermo (all'Orto Botanico o in Facoltà o in tanti altri posti), a Siena, a Caltabellotta...  Spontaneamente ogni volta ne stendevo sul blog il resoconto con le immagini e con le parole.

Era un arricchimento conversare con lui. Disponibile all'ascolto nel senso più pieno. Una volta lanciai una provocazione rispetto ad un progetto anticipatomi con grande entusiasmo. O meglio, semplicemente opposi le mie ragioni contrarie rispetto ad ad alcune sue ipotesi di lavoro. Lui tacque. Si allontanò poiché ci trovavamo in un convegno dove lui era coinvolto. "Ci sarà rimasto male?" pensai. Invece, alla fine, quando si era liberato dalle incombenze convegnistiche, si avvicinò cordialissimo, si sedette accanto a me e mi chiese sorridente e incuriosito: "Com'è sta cosa? Che dicevi?". Mi rimane il rammarico di non aver potuto proseguire oltre quella occasione il confronto.

Con le foto casualmente premonitrici  del Dedalo 2020 a Caltabellotta e quelle scanzonate, scattate  alla presentazione del suo ultimo, scanzonatissimo e serissimo libro voglio ricordare Roberto Sottile, improvvisamente venuto meno ieri. 

Al termine delle manifestazioni di Caltabellotta,  Roberto si avvicina e mi chiede una foto con la suggestiva scultura del maestro Rizzuti sennonché era già tardi e stavano smontando tutto: alla statua di Dedalo avevano già staccato le ali. Ogni anno, di location in location, di paese in paese, in occasione del Dedalo festival la statua viene smontata e rimontata perché Ezio Noto ha eletto il mitico personaggio a nume protettore. Con quelle ali Dedalo è sfuggito a Minosse acquistando la libertà. Per Roberto, quel Dedalo senza ali, oltre la versione canonica del mito, si rivestirà a distanza di un anno di infausto presagio venendo meno a soli 51 anni. Un fecondo percorso di vita interrotto inaspettatamente. 

Ho pianto. L'ho pianto con tanti altri amici con i quali a telefono ci scambiavamo sbalorditi la notizia. Era un amico. Un grande studioso. Un grande. Lascia un vuoto in chi l'ha conosciuto ma anche in chi non l'ha conosciuto perché riguardava e riguarda tutti  la lingua che egli indagava e faceva riscoprire; lascia un vuoto non solo per quello che era ma per quello che sicuramente sarebbe stato, in particolare per gli studi che avrebbe intrapreso, come quelli interessanti e pionieristici  che già aveva condotto; per i segni di amicizia che ancora avrebbe manifestato come lui sapeva fare, con naturalezza e bonomia. Era un accademico ma fuori dagli schemi, lo era da uomo libero, autentico, come pochi. Lo era con passione e creatività: da "artista". 

Reciproca era la stima e l'ultima dedica mi ha confuso per la generosità. Lo voglio ricordare con quelle "sue" parole, dedicate a lui stesso, voltandole con rammarico al passato. 

A Roberto Sottile

con molta amicizia e stima,

per quello che ha fatto 

e per quello che è stato

per tutti noi. 

Aggiungo:

per quello che ancora avrebbe fatto.

Ciao,  Roberto. 

Contro l'infausto presagio

a tuo modo

continuerai a volare. 

T.V.B.












Nelle foto in basso, Roberto Sottile alla presentazione del libo "Suca. Storia e usi di una parola" nel locale "880A" che si trova nel popoloso quartiere Capo di Palermo. Lo intervista Nino Barone per TVbienne  venuto  appositamente da Trapani con Giuseppe Gerbino.


La notizia:

https://www.blogsicilia.it/palermo/palermo-universita-roberto-sottile-morto-malore-docente-dialetto-siciliano/624954/

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L'intervista:

https://fb.watch/6Fhq2twUot/



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venerdì 18 giugno 2021

IL MIO SOGNO E LE MIE ALI. Prossimamente

Il mio Sogno e le mie Ali


Un film scritto e diretto da Cristina Marchione 

(Associazione “Le Culture Diverse”)

  




Testimonianza della regista Cristina Marchione:


Ho scritto "Il mio Sogno e le mie Ali" nel 2018 in prossimità di un progetto di integrazione Sprar-Siproimi Comune di Licata.

Un' opera teatrale che ha riscontrato grande successo a Teatro Re di Licata e l'anno successivo al Ciwara a Palermo.

Progetto rivolto ai Beneficiari dello SPRAR di Licata.

Nel 2020 nasce l'idea di realizzare un film, uno scambio di Culture rivolto alla crescita ed alla consapevolezza dell’individuo …

Scrivo di un viaggio surreale, un viaggio attraverso il senso della nostra anima, per poi arrivare nel Regno delle Anime dove non esiste un tempo, un luogo... ma qualcosa di ben definito. Si propongono riflessioni e considerazioni sulle conseguenze dovute alle decisioni prese con coraggio e determinazione; la Profezia dell'Oracolo ovvero la storia di un progetto divenuto realtà e la Trasformazione di chi ha scelto, rischiato e creduto nel cambiamento.





Notizie sul film


Paese e anno di produzione: Italia 2020

Durata: 1:20 minuti

Produzione: Sprar/Siproimi Licata

Musiche: “Le Compagnie Nuove” 

Colonna sonora: di Ezio Noto. Contributi: Libero Reina, Jhonnys Bawdon, Valeria Cimò, Renato Miritello, Piera Lo Leggio, Piero Carbone, Salvo Nigro.

Music programming: Francesco Barbata

Riprese e montaggio video: Associazione ”Make Hub” Licata, Marco Zimmile.



Piera Lo Leggio interpreta Lu mari si l'agliutti





I Viaggiatori: Beneficiari dello SPRAR/SIPROIMI  di Licata


Interpreti: Gli attori sono i beneficiari del "Servizio per Richiedenti Asilo" che interpretano esperienze di vita vissuta e inoltre vi sono partecipazioni esterne tra cui l'artista senegalese Jhonnys  Bawdon e Doudou Abib, originario di Dakar, musicista, animatore culturale e  conduttore del Ciwara alla Vucciria di Palermo. 


Trama:

Dopo una lunga traversata, una forte tempesta tolse la vita ad alcuni esseri umani che, diventando anime, decisero di accompagnare e proteggere un gruppo di viaggiatori africani pregando per la loro buona sorte…

Sarà la luna ad illuminare il percorso…

L'Anima, l'Oracolo, la Profezia, l'Angelo guida, la Sirena, lo Spirito guida, gli Angeli, i Viaggiatori, l'Angelo del Mare, l'Angelo Narrante, le Anime musicanti, L'Anima narrante…

Personaggi che lottano affinchè tutto abbia un senso; il potere dell'amore oltrepassa ogni sfida ed il limite svanisce oltre l'orizzonte.

Tutto ebbe inizio un giorno di fine inverno…


Ambientazione e messaggio:

Il film si svolge in un ambiente surreale, oltrepassa la dimensione della realtà sensibile ed evoca il mondo del sogno.

Un importante messaggio rivolto all'umanità con l'augurio che continui a viaggiare per trasmettere amore e fratellanza. 

 

Promo

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Trailer

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Dalla Rassegna Stampa







martedì 15 giugno 2021

TRANSITI POETICI (IN SICILIANO). Antologia a cura di Giuseppe Vetromile e Marco Scalabrino


Volume XXVI - Percorsi dialettali siciliani di inizio millennio

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Grazie
 a Giuseppe Vetromile per il gesto d'amore verso la poesia e i poeti siciliani in siciliano 
Grazie all'amico Marco Scalabrino per avermi coinvolto in questa bella avventura.
Grazie a Ezio Noto e Antonio Zarcone per avere musicato i miei testi.

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Gli Autori presenti nell'Antologia

Silvana Blandino 

Piero Carbone 

Corrado Di Pietro 

Filippo Giordano 

Antonino Magrì

Gero Miceli 

Margherita Neri Novi 

Alfio Patti 

Renato Pennisi 

Santo Privitera 

Flora Restivo 

Patrizia Sardisco 

Marco Scalabrino 

Rosalda Schillaci



Introduzione di Giuseppe Vetromile
ideatore dei Transiti Poetici





Marco Scalabrino 
curatore del vol. XXVI
sul Percorso dialettale siciliano


Le mie poesie 














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sabato 28 novembre 2020

UN CD PARADISIACO. "Lu Paradisu è ccà" di Ezio Noto & Disiu.

 .

Diversi modi per avere e ascoltare
"Lu Paradisu è ccà"

Sui principali negozi digitali
ITunes, Apple Music, Amazon, Spotify

Inoltre è possibile ordinare il disco "Lu Paradisu è ccà" in copia fisica e averlo direttamente a casa vostra attraverso il seguente link:



EZIO NOTO E DISÌU - LU PARADISU E' CCA' 2020 

di 

Gaspare Bonafede

https://www.sicilianpost.it/eroi-e-storie-della-sicilia-nelle-canzoni-di-ezio-noto/?fbclid=IwAR3yWAETjKvjUao6bx42Wl74RbOXnBYbzxdvvQc6ioMjran0ujCXGuv9bvQ


Una produzione artistica di Francesco Barbata Disco33 Recording Studio

La copertina dell'album Opera dell'artista pittore Giovanni Proietto


Ezio Noto, cantautore siciliano (di Caltabellotta, un bellissimo borgo in provincia di Agrigento), con “Lu paradisu è cca'” ci propone insieme ai Disìu, che oltre allo stesso Ezio Noto (voce synt e piccole percussioni) vede gli ottimi Totò Randazzo (basso), Libero Reina (chitarra e cori), Valeria Cimò (tamburi, metallofono e cori), Eleonora Tabbì (cori), Pino Tortorici (fisarmonica), Roberto Ligammari (batteria), Mauro Cottone (violoncello), il suo ultimo lavoro discografico.


Ezio Noto è innamorato della sua terra e lo dimostra non solo nell'uso della lingua siciliana (di cui è uno stimato fautore anche in campo letterario), ma ponendosi come memoria storica di fatti e personaggi siciliani che canta nei suoi brani.


Il cd si apre con la breve “Le parole del tempo perduto”, dove su un ritmo ethno i vocalizzi di Noto ci introducono ai suoni e alle atmosfere naturali, pastorali, antiche, tanto care all'autore e che faranno da sottofondo a tutto il cd, anche grazie al sapiente uso delle miriade di piccole percussioni, molte autocostruite.


La scrittura musicale di Noto è molto fluida e spazia fra vari orizzonti dimostrando di essere a suo agio in tutte le forme musicali. Così si passa dalla situazione balcanica di “Lu paradiso è cca'”, al blues di “San Piddirinu Blues” con il bel dobro di Gai Bennici (purtroppo prematuramente scomparso), alla rockeggiante “Radio Aut“( dedicata a Peppino Impastato, il giornalista ucciso dalla mafia) con la emozionante voce di Valeria Cimo' nel finale, a “Sciroccu di l'Arma” una ballad introdotta e chiusa dal bel canto in inglese di Raffaella Daino.


Mentre “Lingua Lippusa” si muove in un dialogo straziante fra canto, percussioni, fisarmonica e sax (suonato da Marco Caterina), “Hjatu”, un brano solo strumentale, potrebbe essere benissimo la colonna sonora di un film.


Gli altri brani si muovono invece in situazioni più intimistiche con una forte carica emotiva ed evocativa. Cosi “Ninnella”, dedicata ad un ragazzo Abbruzzese di Farindola e con lui a tutti i morti nella miniera di Marcinelle del 1956. Il brano è a ritmo di tarantella come a voler esorcizzare, da parte della ragazza di quel minatore, rimasta al paese, il dolore per la morte del suo uomo. Una melodia che resta subito nella mente come nelle migliori tradizioni popolari.
Così “Puppiti nterra” una sofferta ninna nanna contro la guerra. Così “Rosa”, dedicata alla grande Rosa Balistreri, un brano soffice sia nell'introduzione del sax che nel giro armonico della chitarra, sia nell'emozionato canto di Ezio Noto mentre nel finale Valera Cimò esprime tutta la tristezza per la mancanza della cantante in un bellissimo crescendo.





Così “Li pisci di Cosimu” (dedicata al pittore di Sciacca , Cosimo Barna): una delicata filastrocca costruita con un sottofondo di kalimba, udu, marranzano e piccole percussioni .
Chiude il cd la struggente “Calogero Marrone” (dedicata ad un'antifascista siciliano morto in un campo di sterminio tedesco): un duo piano (nelle mani di Graziano Mossutto) - voce dai forti connotati lirici.
I testi delle canzoni sono di Ezio Noto, mentre di Mario Ciola è l'idea e il testo di “Ninnella”; Piero Carbone ha curato il testo di “Sciroccu di l’Arma” e Giuseppe Giovanni Battaglia quello di “Lingua Lippusa”. Le musiche di questo disco sono di Ezio Noto, “Lingua Lippusa” di Ezio Noto e Francesco Giunta. Opere pittoriche in copertina “Nel giardino dei Limoni” dell’artista pittore Giovanni Proietto.
Nutrita la partecipazione di strumentisti - ospiti. Il cd per adesso è disponibile solo nelle piattaforme digitali mentre per dicembre è attesa l'uscita del supporto fisico.


Vi suggerisco anche di visionare sul canale youtube di Ezio Noto, alcuni video dei brani.


Gaspare Bonafede

Sciroccu di l'arma

https://www.youtube.com/watch?v=u5pMTt_3GHQ

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https://open.spotify.com/album/1ZmQ4CRmNqLXDuIHmKYqiS?highlight=spotify:track:0q9wfAEcZpLPeZmSYMLgGu