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Blog di Piero Carbone (da Racalmuto, vive a Palermo). Parole e immagini in "fricassea". Con qualche link. Sicilincónie. Sicilinconìe. Passeggiate tra le stelle. Letture tematiche, tramite i tags. Materiali propri, ©piero carbone, o di amici ospiti indicati di volta in volta. Non è una testata giornalistica. Regola: se si riportano materiali del blog, citare sempre la fonte con relativo link. Contatti: a.pensamenti@virgilio.it Commenti (non anonimi). Grazie
sabato 6 gennaio 2024
MIEI TESTI MUSICATI DA ALTRI COMPOSITORI. Post in progress...
domenica 8 agosto 2021
CIAO, ROBERTO. Un ricordo del prof. Roberto Sottile
Documentavo sempre con foto e video le presentazioni dei suoi libri e gli eventi in cui era coinvolto. Ogni volta era una festa. Un arricchimento. A Palermo (all'Orto Botanico o in Facoltà o in tanti altri posti), a Siena, a Caltabellotta... Spontaneamente ogni volta ne stendevo sul blog il resoconto con le immagini e con le parole.
Era un arricchimento conversare con lui. Disponibile all'ascolto nel senso più pieno. Una volta lanciai una provocazione rispetto ad un progetto anticipatomi con grande entusiasmo. O meglio, semplicemente opposi le mie ragioni contrarie rispetto ad ad alcune sue ipotesi di lavoro. Lui tacque. Si allontanò poiché ci trovavamo in un convegno dove lui era coinvolto. "Ci sarà rimasto male?" pensai. Invece, alla fine, quando si era liberato dalle incombenze convegnistiche, si avvicinò cordialissimo, si sedette accanto a me e mi chiese sorridente e incuriosito: "Com'è sta cosa? Che dicevi?". Mi rimane il rammarico di non aver potuto proseguire oltre quella occasione il confronto.
Con le foto casualmente premonitrici del Dedalo 2020 a Caltabellotta e quelle scanzonate, scattate alla presentazione del suo ultimo, scanzonatissimo e serissimo libro voglio ricordare Roberto Sottile, improvvisamente venuto meno ieri.
Al termine delle manifestazioni di Caltabellotta, Roberto si avvicina e mi chiede una foto con la suggestiva scultura del maestro Rizzuti sennonché era già tardi e stavano smontando tutto: alla statua di Dedalo avevano già staccato le ali. Ogni anno, di location in location, di paese in paese, in occasione del Dedalo festival la statua viene smontata e rimontata perché Ezio Noto ha eletto il mitico personaggio a nume protettore. Con quelle ali Dedalo è sfuggito a Minosse acquistando la libertà. Per Roberto, quel Dedalo senza ali, oltre la versione canonica del mito, si rivestirà a distanza di un anno di infausto presagio venendo meno a soli 51 anni. Un fecondo percorso di vita interrotto inaspettatamente.
Ho pianto. L'ho pianto con tanti altri amici con i quali a telefono ci scambiavamo sbalorditi la notizia. Era un amico. Un grande studioso. Un grande. Lascia un vuoto in chi l'ha conosciuto ma anche in chi non l'ha conosciuto perché riguardava e riguarda tutti la lingua che egli indagava e faceva riscoprire; lascia un vuoto non solo per quello che era ma per quello che sicuramente sarebbe stato, in particolare per gli studi che avrebbe intrapreso, come quelli interessanti e pionieristici che già aveva condotto; per i segni di amicizia che ancora avrebbe manifestato come lui sapeva fare, con naturalezza e bonomia. Era un accademico ma fuori dagli schemi, lo era da uomo libero, autentico, come pochi. Lo era con passione e creatività: da "artista".
Reciproca era la stima e l'ultima dedica mi ha confuso per la generosità. Lo voglio ricordare con quelle "sue" parole, dedicate a lui stesso, voltandole con rammarico al passato.
A Roberto Sottile
con molta amicizia e stima,
per quello che ha fatto
e per quello che è stato
per tutti noi.
Aggiungo:
per quello che ancora avrebbe fatto.
Ciao, Roberto.
Contro l'infausto presagio
a tuo modo
continuerai a volare.
T.V.B.
Nelle foto in basso, Roberto Sottile alla presentazione del libo "Suca. Storia e usi di una parola" nel locale "880A" che si trova nel popoloso quartiere Capo di Palermo. Lo intervista Nino Barone per TVbienne venuto appositamente da Trapani con Giuseppe Gerbino.
La notizia:
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L'intervista:
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venerdì 18 giugno 2021
IL MIO SOGNO E LE MIE ALI. Prossimamente
Il mio Sogno e le mie Ali
Un film scritto e diretto da Cristina Marchione
(Associazione “Le Culture Diverse”)
Ho scritto "Il mio Sogno e le mie Ali" nel 2018 in prossimità di un progetto di integrazione Sprar-Siproimi Comune di Licata.
Un' opera teatrale che ha riscontrato grande successo a Teatro Re di Licata e l'anno successivo al Ciwara a Palermo.
Progetto rivolto ai Beneficiari dello SPRAR di Licata.
Nel 2020 nasce l'idea di realizzare un film, uno scambio di Culture rivolto alla crescita ed alla consapevolezza dell’individuo …
Scrivo di un viaggio surreale, un viaggio attraverso il senso della nostra anima, per poi arrivare nel Regno delle Anime dove non esiste un tempo, un luogo... ma qualcosa di ben definito. Si propongono riflessioni e considerazioni sulle conseguenze dovute alle decisioni prese con coraggio e determinazione; la Profezia dell'Oracolo ovvero la storia di un progetto divenuto realtà e la Trasformazione di chi ha scelto, rischiato e creduto nel cambiamento.
Notizie sul film
Paese e anno di produzione: Italia 2020
Durata: 1:20 minuti
Produzione: Sprar/Siproimi Licata
Musiche: “Le Compagnie Nuove”
Colonna sonora: di Ezio Noto. Contributi: Libero Reina, Jhonnys Bawdon, Valeria Cimò, Renato Miritello, Piera Lo Leggio, Piero Carbone, Salvo Nigro.
Music programming: Francesco Barbata
Riprese e montaggio video: Associazione ”Make Hub” Licata, Marco Zimmile.
Piera Lo Leggio interpreta Lu mari si l'agliutti
I Viaggiatori: Beneficiari dello SPRAR/SIPROIMI di Licata
Interpreti: Gli attori sono i beneficiari del "Servizio per Richiedenti Asilo" che interpretano esperienze di vita vissuta e inoltre vi sono partecipazioni esterne tra cui l'artista senegalese Jhonnys Bawdon e Doudou Abib, originario di Dakar, musicista, animatore culturale e conduttore del Ciwara alla Vucciria di Palermo.
Trama:
Dopo una lunga traversata, una forte tempesta tolse la vita ad alcuni esseri umani che, diventando anime, decisero di accompagnare e proteggere un gruppo di viaggiatori africani pregando per la loro buona sorte…
Sarà la luna ad illuminare il percorso…
L'Anima, l'Oracolo, la Profezia, l'Angelo guida, la Sirena, lo Spirito guida, gli Angeli, i Viaggiatori, l'Angelo del Mare, l'Angelo Narrante, le Anime musicanti, L'Anima narrante…
Personaggi che lottano affinchè tutto abbia un senso; il potere dell'amore oltrepassa ogni sfida ed il limite svanisce oltre l'orizzonte.
Tutto ebbe inizio un giorno di fine inverno…
Ambientazione e messaggio:
Il film si svolge in un ambiente surreale, oltrepassa la dimensione della realtà sensibile ed evoca il mondo del sogno.
Un importante messaggio rivolto all'umanità con l'augurio che continui a viaggiare per trasmettere amore e fratellanza.
martedì 15 giugno 2021
TRANSITI POETICI (IN SICILIANO). Antologia a cura di Giuseppe Vetromile e Marco Scalabrino
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Silvana Blandino
Piero Carbone
Corrado Di Pietro
Filippo Giordano
Antonino Magrì
Gero Miceli
Margherita Neri Novi
Alfio Patti
Renato Pennisi
Santo Privitera
Flora Restivo
Patrizia Sardisco
Marco Scalabrino
Rosalda Schillaci
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sabato 28 novembre 2020
UN CD PARADISIACO. "Lu Paradisu è ccà" di Ezio Noto & Disiu.
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Inoltre è possibile ordinare il disco "Lu Paradisu è ccà" in copia fisica e averlo direttamente a casa vostra attraverso il seguente link:
EZIO NOTO E DISÌU - LU PARADISU E' CCA' 2020
di
Gaspare Bonafede
Una produzione artistica di Francesco Barbata Disco33 Recording Studio
Ezio Noto, cantautore siciliano (di Caltabellotta, un bellissimo borgo in provincia di Agrigento), con “Lu paradisu è cca'” ci propone insieme ai Disìu, che oltre allo stesso Ezio Noto (voce synt e piccole percussioni) vede gli ottimi Totò Randazzo (basso), Libero Reina (chitarra e cori), Valeria Cimò (tamburi, metallofono e cori), Eleonora Tabbì (cori), Pino Tortorici (fisarmonica), Roberto Ligammari (batteria), Mauro Cottone (violoncello), il suo ultimo lavoro discografico.
Ezio Noto è innamorato della sua terra e lo dimostra non solo nell'uso della lingua siciliana (di cui è uno stimato fautore anche in campo letterario), ma ponendosi come memoria storica di fatti e personaggi siciliani che canta nei suoi brani.
Il cd si apre con la breve “Le parole del tempo perduto”, dove su un ritmo ethno i vocalizzi di Noto ci introducono ai suoni e alle atmosfere naturali, pastorali, antiche, tanto care all'autore e che faranno da sottofondo a tutto il cd, anche grazie al sapiente uso delle miriade di piccole percussioni, molte autocostruite.
Mentre “Lingua Lippusa” si muove in un dialogo straziante fra canto, percussioni, fisarmonica e sax (suonato da Marco Caterina), “Hjatu”, un brano solo strumentale, potrebbe essere benissimo la colonna sonora di un film.
Gli altri brani si muovono invece in situazioni più intimistiche con una forte carica emotiva ed evocativa. Cosi “Ninnella”, dedicata ad un ragazzo Abbruzzese di Farindola e con lui a tutti i morti nella miniera di Marcinelle del 1956. Il brano è a ritmo di tarantella come a voler esorcizzare, da parte della ragazza di quel minatore, rimasta al paese, il dolore per la morte del suo uomo. Una melodia che resta subito nella mente come nelle migliori tradizioni popolari.
Così “Puppiti nterra” una sofferta ninna nanna contro la guerra. Così “Rosa”, dedicata alla grande Rosa Balistreri, un brano soffice sia nell'introduzione del sax che nel giro armonico della chitarra, sia nell'emozionato canto di Ezio Noto mentre nel finale Valera Cimò esprime tutta la tristezza per la mancanza della cantante in un bellissimo crescendo.
Così “Li pisci di Cosimu” (dedicata al pittore di Sciacca , Cosimo Barna): una delicata filastrocca costruita con un sottofondo di kalimba, udu, marranzano e piccole percussioni .
Chiude il cd la struggente “Calogero Marrone” (dedicata ad un'antifascista siciliano morto in un campo di sterminio tedesco): un duo piano (nelle mani di Graziano Mossutto) - voce dai forti connotati lirici.
I testi delle canzoni sono di Ezio Noto, mentre di Mario Ciola è l'idea e il testo di “Ninnella”; Piero Carbone ha curato il testo di “Sciroccu di l’Arma” e Giuseppe Giovanni Battaglia quello di “Lingua Lippusa”. Le musiche di questo disco sono di Ezio Noto, “Lingua Lippusa” di Ezio Noto e Francesco Giunta. Opere pittoriche in copertina “Nel giardino dei Limoni” dell’artista pittore Giovanni Proietto.
Nutrita la partecipazione di strumentisti - ospiti. Il cd per adesso è disponibile solo nelle piattaforme digitali mentre per dicembre è attesa l'uscita del supporto fisico.
Vi suggerisco anche di visionare sul canale youtube di Ezio Noto, alcuni video dei brani.
Gaspare Bonafede
Sciroccu di l'arma
https://www.youtube.com/watch?v=u5pMTt_3GHQ
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https://open.spotify.com/album/1ZmQ4CRmNqLXDuIHmKYqiS?highlight=spotify:track:0q9wfAEcZpLPeZmSYMLgGu















































