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lunedì 21 luglio 2025

A PROPOSITO DI MINIERE, MINATORI E CADUTI SUL LAVORO

 

Quando nel 2017 proposi di ricordare i lavoratori delle nostre miniere e i caduti sul lavoro. Dopo gli opportuni contatti maturati in diversi mesi per raccogliere la disponibilità di chi sarebbe intervenuto, l'articolato programma era definito, d'accordo con l'amministrazione era quasi tutto pronto per concretizzarlo, alla fine, per opposizione astrale, dopo reiterati rinvii, tutto sfumò. Ne è passato del tempo, nel frattempo il maestro Disma Tumminelli di Mazara del Vallo, autore del monumento ai caduti, che sarebbe intervenuto, è deceduto. Il tempo passa e non sempre gli appuntamenti offrono una seconda "chance". E così il mondo, di rinvio in rinvio, va. I siciliani, filosofi siamo, padroni del tempo. Il tempo, noi, di rinvio in rinvio, ce lo mettiamo in tasca per tirarlo fuori a nostro piacimento.


Link correlati: CADUTI TANTE VOLTE




venerdì 4 luglio 2025

 Domani a VANEDDRA IN FESTA, mia testimonianza poetica sul tema del lavoro in miniera.

Siamo impastati di ricordi che sanno di sale e di zolfo.

Non possiamo non ricordare i minatori e i carusi a cui idealmente diamo voce:
Surfaru surfaru, lacrimi di sali Agghiorna, scura, sempri a travagliari.
Surfaru, surfaru, sangu di cristiani, cuniglia ncunigliati nni li tani.
Piersi nni li vudeddra di la terra Assaccavamu làstimi e lamenti.
Cantavamu a cuorpi di picuna, Na vota, ora nuddru cchiù nni senti.



domenica 27 dicembre 2020

ZOLFARA "CIMICIA": PROPRIETÀ E GABELLOTI. Giovanni Riso Barone di Colobria ed Eredi Mantia

 

Ricevuta relativa al periodo 1 gennaio - 31 gennaio (anno non indicato)


Casse estirpate: 

Riporto precedente / 577

In suddetta epoca / 260

Totale / 837



Firme:

Soprintendente - Carmelo Rosina

Firma del Gabelloto, o suo rappresentante - Salvatore Mantia 

Osservazioni:

Piconieri N. 50


Atto della Gabella stipulato il 30 aprile 1866

.

venerdì 1 maggio 2020

RICORDIAMOLI SEMPRE, I LAVORATORI. Non solo il Primo Maggio

Primo maggio  
San Giuseppe artigiano
Festa dei lavoratori
Festa del lavoro

di chi il lavoro ce l'ha, perché lo conservi e sia dignitoso;
di chi non ce l'ha ma l'ottenga conseguendo sostentamento e dignità, 
la Costituzione lo dice;

per chi di lavoro vive;

per chi sul lavoro muore 
negli imprevisti ma a volte prevedibili incidenti;

per chi per il lavoro è morto nelle miniere
- in Sicilia ce n'erano molte attive - 
- a Racalmuto tante -
dove gli incidenti erano piuttosto ricorrenze
 e si sarebbero potuti evitare almeno in parte 
con maggiori tutele 
se  si fosse anteposta  la sicurezza 
al guadagno
Il guadagno!
Ma... lavorare per vivere
o vivere, e morire, per il lavoro?

Ricordarli è doveroso.
Anche nominarli... 
ma questo 
nonostante le buone e intenzioni 
reiterate nel tempo
per farlo con giusto rilievo
con compunta solennità
finora non è stato possibile
(e non per gli avversi numi).

E intanto un rilievo bronzeo
li ricorda tutti 
con la sua muta eloquenza.
Pace. Lavoro. Dignità.
Con arte.

Racalmuto. Bassorilievo bronzeo di Disma Tumminello
Racalmuto.
La struttura in marmo ad alveare del prof. Gaspare Arrostuto che richiama i cristalli di zolfo e di sale.
(Manca in paese una raccolta pubblica di cristalli zolfo e di sale).


CONVERSAZIONE  SU MESSENGER CON DISMA TUMMINELLO (17/11/2018)

Caro Piero mi fa”piacere ritrovarti e sentire che stai bene!io mi sono trasferito a Mazara del Vallo. La mia veneranda età non mi consente di muovermi da solo.
😠1
Piero

Carissimo Disma, mi ha fatto tanto piacere ritrovarti in fb; due anni fa avevo proposto una manifestazione per i caduti sul lavoro e per l'occasione avevo suggerito di invitarti a Racalmuto per il monumento che tu hai fatto alcuni anni fa, ma poi non se n'è fatto nulla. Sei sempre presente nei miei pensieri e nella mia stima. Qualche volta vorrei venirti a trovare. Un abbraccio
Disma Epifanio Tumminello




Nell'attesa della sua venuta,
 sarebbe bello  e significativo 
potere accogliere a Racalmuto
L'albero e la vita
 del maestro Disma Tumminello

Link del video su you tube.
https://www.youtube.com/watch?v=PSw3tGzaqMQ&feature=share

screen shot




Disma con un visitatore speciale, il musicista Gaetano Siino


***

Il canto dedicato a zolfatai e salinai
Deci, cientu citaleni
nella interpretazione del
Coro Polifonico Terzo Millennio
https://www.youtube.com/watch?v=k3KqdprjCrE

*
e di Piera Lo Leggio
https://www.youtube.com/watch?v=NhPifd-qEMc






giovedì 12 settembre 2019

QUANTO GUADAGNAVANO I CARUSI E GLI ALTRI ADDETTI ALLE MINIERE? Un contratto collettivo di lavoro del 1926


Contratto Collettivo di Lavoro
 fra gli Operai addetti alle Miniere di Zolfo della Sicilia


Tabella dei salari
 delle zolfare del Bacino compreso nel territorio  dei Comuni di Aragona 
Racalmuto 
Grotte
Sutera
Milocca



Grazie a Giuseppe Bellavia Messana 
per aver voluto condividere questo prezioso documento dell'archivio di famiglia
da lui ereditato

domenica 26 agosto 2018

POESIE SOTTO SALE: SICILINCONIA. Foto e video di Angela Lauricella in contrada Raffo a Petralia Soprana

È un'emozione ogni volta che ricevo affettuosi riscontri da amici che si recano a visitate le miniere di salgemma a Petralia Soprana, in contrada Raffo, e, tra le varie sculture e installazioni saline, si imbattono con sorpresa, e compiacimento, dinanzi alla scultura realizzata dallo scultore Damiano Sabatino che si è voluto ispirare a due mie poesie sulla "sicilincònia" o "sicilinconìa". Grazie.





Il video postato su facebook



Foto e video di Angela Lauricella

*

Un precedente video postato su you tube  con la testimonianza di Damiano Sabatino
e la lettura  di Agostino Messineo  delle poesie sulla Sicilinconia:





Le poesie


fuocu addiventa o chjantu ngusciatu Sicilincúnia veni di ncúnia. Sicilincunìa veni di pena. Ncapu la ncúnia ncoccia lu firraru ccu lu martieddru lu fierru ancora callu e lu fa addivintari nzoccu voli: chjavi di porta o fierru di cavaddru. Chjanci la matri lu figliu ch’è n guerra. Chjanci lu figliu partutu surdatu. Chjanciva lu minaturi, lu viddranu, ora cu parti o è disoccupatu. Sicilincúnia o sicilincunìa? Si pati o s’arripiglia lu distinu? Cancia l’accentu, allegru o ammartucatu: fuocu addiventa o chjantu ngusciatu. Sicilincónia viene da incudine. / Sicilinconìa deriva da pena. / Sopra l’incudine batte il fabbro / con il martello il ferro ancora caldo / e lo forgia secondo quel che vuole: / chiavi di porta o ferro di cavallo. / Piange la madre il figlio ch’è in guerra / pian- ge il figlio che va a fare il soldato. / Piangeva il minatore, il contadino / ora chi parte o è disoccupato. / Sicilincónia o sici- linconìa? Si subisce o si modifica, il destino? / Cambia l’accen- to / allegro o malinconico: / diventa fuoco / o / pianto a dirotto. *



mbriacatu di sicilincunia Sutta lu cielu sbruogliu pinzera, gruppa di firnicii. Calu l’uocchji, talìu si tornanu li cunti. Nun tornanu ppi mia, forsi ppi tia. Ti nni jisti luntanu, iu ristavu. Forsi tu arriniscisti, iu fallivu? Tu cu l’arma sbinnuta a la stranìa, iu mbriacatu di sicilincunia. Sotto il cielo sbroglio / pensieri, groppi / di almanaccamenti. / Abbasso gli occhi, vedo / se tornano i conti. / Non tornano per me, / forse per te. / Te ne sei andato lontano, / io son rimasto. / Forse tu ce l’hai fatta, io ho fallito? / Tu con l’anima svenduta in terra straniera, / io imbriacato di sicilinconia.


Da: Piero Carbone, Venti di Sicilinconia, Medinova, Favara 2009


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