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venerdì 29 aprile 2016

"SI SOPRAVVIVE..." SUI MURI DI PALERMO






Ai lettori il diletto.
Salvo Licata, Il mondo è degli sconosciuti
Sellerio editore, Palermo 2004









ph piero carbone 2016 (Facoltà di Giurisprudenza  e Centro "Padre Nostro" di Palermo)

venerdì 16 ottobre 2015

NINNENANNE DI TERRA E DI MARE. A Marettimo, Mario Genco ne ha ascoltata una di mare

"Ninnananna dell'isola di Marettimo, sull'aria di una canzone della tradizione contadina della Sicilia in cui il padre porta alla figlia 'semenzina, rosamarina e basilicò". Mario Genco

Mpo mpo mpo, quantu è beddu 'u nonnu to'
dormi dormi, dormi assai
'a figghia bedda 'un dormi mai

Ora veni lu papà
porta i pisci e si nni va
si nni va a pigghiari i pisci
'a figghia bedda dormi e crisci

Figghia mia chi hai
tu si nica e nun lu sai
chi ti fa mali la manu e lu peri
e lu tinghi chi 'n vucca teni

Mpo mpo mpo, ora veni lu papà to'
lu papà to' veni stasira 
quannu s'adduma la cannila
lu papà to' veni dumani
quannu sonanu li campani
li campani di la Maronna
dormi figghia
fino ch'agghiorna.

in Mario Genco, Trattato generale dei pesci e dei cristiani, "Prova d'Autore" di Nives Levan & C., Catania 2003

"La Siminzina"

cantata da Anita Vitale

cantata da Rosa Balistreri 



Quarta di copertina

mercoledì 14 ottobre 2015

PIRANDELLO VENIVA DAL MARE. Navigazioni archivistiche di Mario Genco

"Nonostante" il mare?


E chi doveva dirlo? Luigi Pirandello simbolo della girgentinità, del cerebralismo ipocrita-borghese, del sillogismo esiziale più che esistenziale, era di Palermo! Non lui, direttamente, nel senso che non vi è nato, ma i suoi avi sì, provenienti da Genova, anzi, più precisamente da Pra, borgo marinaro autonomo confluito nel 1926 nella Grande Genova.
Dunque: Genova, Palermo e Girgenti, una terna terracquea da competere, per il mondo di sensi e significati cui rimanda, con la triade letteraria Naples Rome e Florence di stendhaliana officina. Ma l'accostamento è solo una suggestione. Non è una suggestione lo scavo archivistico di Mario Genco che lo ha fatto approdare a risultati documentatissimi.

Si sapeva che il giovane universitario Luigi avesse studiato a Palermo e in qualche casa avesse avuto abitazione, come tanti studenti fuori sede del resto, ma per lui era diverso, non era un fuori sede ma ritornava a casa sua, nell'alveo urbano dei padri, che a loro volta provenivano da Pra. Gente di mare in ogni caso.

Mario Genco, I Pirandello del mare ovvero l'enigma del nonno cambiato,
XL edizioni Sas di Stefania Bonura, Roma 2011


Eppure, col mare, o meglio con alcuni aspetti legati al mare, e letterariamente parlando, Pirandello non ebbe un rapporto felice tale da coltivarlo come ancestrale fonte di ispirazione, anzi, ne sembrava, per dirla con un denso termine dialettale, non sappiamo se di terra o di mare, o valido in entrambi i casi, sciarriàtu. Come se si fosse "bisticciato",  insomma, e potentemente. Eppure, l'amava.

Con la sensibilità di uno che ama il mare, Mario Genco non si rassegna, nei quattordici capitoli del libro, a inseguire frondosi alberi genealogici al largo della costa, ma a partire da quelli coglie piuttosto nello scrittore agrigentino, letterariamente parlando, i sintomi di un contrastante amore.


Stralci

Mario Genco, I Pirandello del mare ovvero l'enigma del nonno cambiato,
XL edizioni Sas di Stefania Bonura, Roma 2011

Mario Genco, I Pirandello del mare ovvero l'enigma del nonno cambiato,
XL edizioni Sas di Stefania Bonura, Roma 2011

Foto


da  sx: Lia Vicari, direttore della Libreria Feltrinelli, 
Mario Genco, Salvatore Nicolsia



Da sx.: Mario Genco, Salvatore Nicosia, Piero Violante

Lettura di alcuni brani del libro

L'assedio


Dediche. Alla destra di Mario, Nicolò D'Alessandro


Grazie per l'affettuosa dedica


Ph ©Laura Carbone

venerdì 31 ottobre 2014

SANTU NOFRIU TUTTU PILUSU


Mario Genco rievoca in un vecchio articolo un singolare santo e la devozione che ispira: Sant'Onofrio, il santo che fa ritrovare tutto ciò che si è smarrito. 
Tutto? 
Forse, non proprio: altrimenti la sua effigie esporrebbero per obbligo nei tribunali in faccia ad ogni teste smemorato che a domanda risponde "non ricordo". Quante se ne sentono!

Quando tanto tempo fa lessi l'articolo sul "Giornale di Sicilia", mi colpì parecchio e, con l'assenso di Mario Genco, lo proposi a Mario Gallo che con piacere lo pubblicò su "Lumìe di Sicilia". 

Un piacere che voglio rivivere e far rivivere a quanti bazzicano tra i pieghi e ripieghi del blog. Lo ripropongo anche per un altro motivo: sarebbe un grave torto dimenticare chi fa ricordare tante cose. 

Santu Nofriu tuttu pilusu 
nun avi tana e mancu pirtusu,
e pi li vostri santi pila 
lu faciti truvari di ccà a stasira.

Santo Onforio, ricoperto da peli,
non ha ricetto e neanche un rifugio,
per i vostri santi peli
fatemelo ritrovare entro stasera.



Foto: Screen capture dal video Sant'Onofrio Pilusu di Gioi Scrivano











La processione si Sant'Onofrio a Palermo





Sant'Onofrio sul web

 "Preghiera per trovare le cose"


Biografia

Lumìe di Sicilia, Giugno 1998, n. 33

http://www.sicilia-firenze.it/upload/files/lumie_n33.pdf