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venerdì 4 aprile 2025

SE NE PARLERÀ OGGI A CALTANISSETTA. Archivio fotografico di Louise Hamilton Caico


Una donna eccezionale in mostra nel 2014 anche a Racalmuto (al Castelluccio e al Castello Chiaramontano), in collaborazione con Calogero Messana, Attilio Gerbino, Angelo Cutaia Di Racalmuto e Piero Baiamonte. Nel blog Archivio e Pensamenti me ne sono occupato ampiamente https://archivioepensamenti.blogspot.com/.../menza... . Ora, apprendo con piacere che di lei, delle sue foto in particolare, se ne parlerà domani alla Sovrintendenza di Caltanissetta --- Un’altra mostra si è tenuta a Caltagirone (con Attilio Gerbino e Sebastiano Favitta )
Non posso non ricordare l'iniziale e proficuo contatto con Federico Messana, residente a Milano, che mi ha indirizzato al fratello Calogero che deteneva le foto della Caico. Da questi felici incontri sono scaturite in seguito tante iniziative per valorizzare la figura e l'attività di Louise Hamilton Caico nelle sue diverse sfaccettature. Purtroppo, nonostante l'entusiasta accoglienza della proposta, è sfumata la mostra che si doveva tenere presso una prestigiosa istituzione universitaria di Palermo, per difficoltà tecnico-organizzative.

mercoledì 9 ottobre 2019

EDITH DE LA HÉRONNIÈRE A RACALMUTO. Un personale ricordo della mostra itinerante "In fondo agli occhi"

Un emozionante ricordo sollecitato dalla visita a Racalmuto in questi giorni di Edith de la Héronnière, autrice del Diario siciliano. Dal vulcano al caos (edizione italiana a cura de L'ippocampo 2004) che così inizia: "Questo diario, in certo qual modo, trae origine al fianco di Arturo a Roma una sera d'ottobre..."


Antonino Masone, direttore del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Agrigento, mi fotografa accanto al ritratto realizzato da Arturo Patten nel 1996 in occasione della inaugurazione della mostra da lui curata al Museo Archeologico Regionale "San Nicola" - Agrigento il 17 dicembre 2005.
La mostra è stata in seguito replicata in diversi posti, in Italia e all'estero.


Arturo Patten
 In fondo agli occhi
 (edizioni / passaggio, 2005)







 






Traduzioni a cura del Centre Culturel Français de Palerme et de Sicile. La traduzione del testo di Edith de la Héronnière è di Vera Verdiani


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sabato 17 agosto 2019

FOTOGRAFI DI TUTTA LA SICILIA, STA NASCENDO... Il Villino Favaloro di Palermo diventerà Museo. Enzo Sellerio lo desiderava

Il Villino Favaloro di Palermo diventerà MUSEO DELLA FOTOGRAFIA. 
Enzo Sellerio ne sarebbe stato contento, lo desiderava; 
una volta gliel'ho sentito ipotizzare.

Il Museo accoglierà, c'è da immaginarlo,  il patrimonio prezioso di tanti fotografi siciliani. 
Chissà se le fotografie dell'antesignana Louise Hamilton Caico
dopo essere state esposte alla Galleria Fotografica "Luigi Ghirri" di Caltagirone
potranno esporsi nel nuovo Museo della Fotografia di Palermo: 
sarebbe un ritorno nella città dove visse per qualche tempo 
oltre un secolo fa.


venerdì 26 ottobre 2018

NOTIZIE DA SHANDONG. Un prestigioso incarico ad Athos Angelo Collura, artista milanese di origini siciliane

Dopo avere collaborato, in rappresentanza dell'Italia, alle precedenti due edizioni della Biennale di fotografia di Jinan, Athos Collura riceve il prestigioso incarico di professore ospite alla Shandong University of Art and Design per tre anni, fino al 2021.

Complimenti e felicitazioni all'amico Athos per il prestigioso incarico, conferitogli in occasione dell'inaugurazione della Biennale di Fotografia 2018 che si protrarrà dal 25 al 30 ottobre e successivamente farà tappa a Roma. Si spera anche in Sicilia. Non mancherebbero i motivi e i collegamenti, tra cui la partecipazione alla Biennale  di alcune allieve dell'Accademia di Belle Arti di Palermo.







Partecipanti

Allieve e allievi cinesi:

Allieve e allievi italiani:


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mercoledì 17 ottobre 2018

"LA FOTOGRAFIA AL FEMMINILE" - Mostra degli allievi delle Accademie cinesi e italiane, a cura di Zhang Hui e Athos Collura. Il 25 ottobre al Museum of Arts Shandong University of Art & Design Jinan Shandong

Ci saranno anche presenze
 delle Accademie di Belle Arti 
di Palermo, Catanzaro e Reggio Calabria





Accademia Belle Arti di Palermo
Allievi:
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Palermo Academy of Fine Art
Carolina Palumbo & Davide Scopelliti
卡罗来纳 帕仑博 & 达维德 斯科佩利蒂
*
Costanza Zangla  科斯坦扎 赞拉

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Marie Audiffren  玛丽 奥迪芬

*
Rossana Rizza

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Docente Fotografia:
Sandro Scalia



Accademia Belle Arti di Catanzaro e Reggio Calabria:





卡坦扎罗美院  
Academy of Fine Arts in Catanzaro
Aurora Cosentino  奥罗拉·科森蒂诺
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雷焦卡拉布里亚美院
Academy of Fine Arts of Reggio Calabria
Roberta Lo schiavo  罗伯塔·罗·希亚沃
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Docente Fotografia:
Giuseppe Cipolla


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巴勒莫美院
Palermo Academy of Fine Art









卡坦扎罗美院  
Academy of Fine Arts in Catanzaro






雷焦卡拉布里亚美院
Academy of Fine Arts of Reggio Calabria












domenica 1 luglio 2018

PROPOSTA, PROVOCAZIONE, PROGETTO O PENSAMENTO? Fotograficamente esponendo a... Jinan - Roma - Grotte - Palermo










Per una Proposta ai Sindaci di Grotte e Palermo
 Ai rispettivi Assessori alla Cultura

In omaggio all'importanza della iniziativa e alle origini grottesi di Athos Collura ma di formazione palermitana nonché al maestro Renzo suo padre, direttore per un ventennio della Galleria d'Arte Moderna di Palermo, sarebbe interessante e stimolante poter riproporre la mostra a Grotte e a Palermo dopo l'esposizione a Jinan in Cina per la Biennale 2018 e a Roma.

Tra l'altro sarebbe un omaggio alla pioniera fotografa, irlandese approdata a Montedoro, Louise Hamilton Caico, trasferitasi a Palermo, che tra la fine dell'Ottocento e i primi del secolo scorso, venne avventurosamente a fotografare nelle nostre contrade e a viverci.

E chissà che le foto della Hamilton Caico, tramite il maestro Athos Collura, non possano un giorno essere esposte a Jinan, in Cina, in un dialogo sino-italiano a tutto campo nel segno dell'Ottava Arte, la Fotografia.









Palermo greca
Palermo araba 
Palermo ebraica
Palermo fenicia

LE QUATTRO P E IL LOGO DI PALERMO 2018
Capitale italiana della cultura
Dalla bacheca fb del Sindaco Orlando

Quattro P raccontano Palermo. Arabo, ebraico, fenicio e greco. La P di Palermo declinata nelle lingue di chi ha gettato le fondamenta della città. A sottolineare ancora una volta, il ruolo di capitale non solo italiana, ma del Mediterraneo, simbolo di accoglienza di culture diverse. Quattro P, perché quattro sono i Canti del Teatro del Sole, quattro le sante; quattro le lingue sulla stele della Zisa.

Arabo, ebraico, fenicio e greco. La P di Palermo declinata nelle lingue di chi ha gettato le fondamenta della città. A sottolineare ancora una volta, il ruolo di capitale non solo italiana, ma del Mediterraneo, simbolo di accoglienza di culture diverse. La giovane Sabrina Ciprì – 22 anni, palermitana, allieva dell’Accademia di Belle Arti e della cattedra di Design Grafico guidata da Fausto Gristina – firma il logo ufficiale di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018. Quattro P, appunto, perché quattro sono i Canti del Teatro del Sole, il cuore della città; quattro le lingue incise sulla stele conservata alla Zisa.

“In realtà questo logo è nato per caso perché non c’erano molte basi. Avevo un’idea, questo sì, ho cercato di schematizzarla il più possibile. Anche nella scelta dei colori, mi son fatta guidare dall’istinto: volevo che chiunque li guardasse, potesse immaginare Palermo. Con il mare, le cupole, le luminarie della festa, il verde, i teatri”. Sabrina Ciprì non si è fidata delle sue intuizioni e ha chiesto aiuto. “Ho mandato diverse mail – con l’aiuto e i contatti della professoressa Cinzia Ferrara – a grafici internazionali in diverse parti del mondo, chiedendo aiuto. Mi hanno risposto tutti, dandomi consigli: ho scoperto così, per esempio, che la P nella lingua araba classica non esiste, e si usa la B, ovvero quella dell’antica “Balarm”.
Altri hanno corretto sfumature, persino curve o punti. Ma su una cosa sono stati tutti d’accordo: è un logo dinamico, chi estrapola anche una sola lettera può comprendere subito l’essenza del messaggio”.
Sabrina Ciprì viene premiata con una borsa di studio di mille euro e con uno stage presso Gomez & Mortisia, che si è aggiudicata la campagna di comunicazione per l’avvio di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.