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lunedì 29 maggio 2017

IL TEATRO REGINA MARGHERITA DI RACALMUTO E LE INSPIEGABILI DECISIONI (DI CATALANO E DEGLI ALTRI)

Metz 202



Anche se tardivamente, sul profilo Facebook del Teatro Comunale Regina Margherita di Racalmuto  mi imbatto casualmente  nell'articolo di Michele Minnicino del 13 maggio 2016

"Il Margherita di Racalmuto, un teatro a luci spente, perchè? L’ultimo direttore artistico, Fabrizio Catalano, racconta la sua esperienza"

http://www.cronacaoggiquotidiano.it/2016/05/13/il-margherita-di-racalmuto-un-teatro-a-luci-spente-perche-lultimo-direttore-artistico-fabrizio-catalano-racconta-la-sua-esperienza/#comment-145

L'ex direttore così esordisce nell'intervista:"La chiusura del teatro di Racalmuto è per me un evento tanto spiacevole quanto inspiegabile." 

L'interrogativo, però, rimanda ad altri interrogativi e ad altre decisioni altrettanto spiacevoli e inspiegabili:  perché mai, dopo la stagione 2007/2008 in cui ha usufruito di cinque spettacoli gratuiti del Brass Group di Palermo, il Teatro non ha proseguito nelle stagioni successive, direttore il Catalano, ad ospitare gratuitamente, come da convenzione da me procurata in quanto assessore pro tempore alla Cultura, gli altri 13 spettacoli dei diciotto previsti con artisti di rilievo internazionale? 
Inspiegabile anche questo. 

Maggiori dettagli della vicenda nell'apposito Post "Gratis? No, grazie!".
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2012/10/gratis-no-grazie.html 

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domenica 17 aprile 2016

AUGURI AL MAESTRO GARSIA PER IL SUO COMPLEANNO. Con qualche scusa. Portò il jazz anche a Racalmuto

archivio e pensamenti: GRATIS? NO, GRAZIE!


Auguri all'energico e combattivo Maestro Ignazio Garsia.



Ritratto di Ignazio Garsia realizzato da Nicolò D'Alessandro


Il suo prodigarsi in favore del jazz è riconosciuto a livello internazionale, come si evince dall'articolo odierno su Repubblica, ed eroico l'impegno per promuoverlo in Sicilia.

Guardando da una più circoscritta specola, per la disponibilità riscontrata e per l'epilogo di un virtuoso rapporto iniziato con Racalmuto non posso non annotare che gli si deve qualcosa: sicuramente un rinnovato grazie e... tante scuse!
Portò il jazz anche in un piccolo paese.
Destinò ben 18 spettacoli al Teatro Regina Margherita 
che ne portò a buon fine soltanto 5. 
La profferta degli altri 13, gratis come i precedenti, 
fu fatta decadere 
(per malinconica dimenticanza?).
I direttori dei teatri a volte...


Screen capture:


Repubblica, edizione di Palermo di domenica, 17 aprile 2016, gli ha dedicato oggi un paginone di auguri con l'intervista di Alberto Bonanno e il disegno di Nicolò D'Alessandro.

 






sabato 1 agosto 2015

JAZZ DI QUA E JAZZ DI LÀ. Ad Agrigento apprezzano. E a Racalmuto?

Locandina della stagione 2007-2008 


Domandina: 

Come sono stati accolti nel 2007-2008 a Racalmuto i 18 spettacoli gratis del Brass Group di Palermo? Male! Malissimo! Erano anche gratis! 

Ma non mi riferisco al pubblico: pur senza un-euro-uno
di pubblicità, il pubblico degli appassionati iniziava ad affluire anche da Agrigento, Canicattì, Caltanissetta... Il pubblico degli appassionati storici che forma lo zoccolo duro geograficamente è pressoché lo stesso.
Iniziavano a partecipare anche le scolaresche locali con i docenti sebbene in orario pomeridiano (grazie alla disponibilità dei dirigenti scolastici e alla complicità di Domenico Mannella).

Mi riferisco piuttosto a chi istituzionalmente doveva amministrare gli eventi e approfittare della ghiotta occasione.

Dopo i primi 5 spettacoli, l'assessore subentrato al precedente che li aveva procurati e il neo Direttore del teatro comunale  Fabrizio Catalano hanno fatto decadere l'offerta del Brass nel silenzio della politica e non solo della politica! 

E come credere a tanti che si strappano le vesti per la promozione del nostro territorio tramite la cultura e l'arte e ci additano tante altre vie virtuose?!

Risvolto pirandelliano (nella terra di Sciascia): c'è chi ha bollato il metodo di realizzare spettacoli gratis perché forma di vanitoso autoapprezzamento!!!
Ma ammesso che lo sia, di che cosa uno si deve vantare? Forse di far costare troppo un evento o peggio di servirsene pubblicamente per guadagnarci personalmente? Mah! Stu metodo del gratis a quanto pare non è universalmente apprezzato e irrita sempre qualcuno, se non c'è perché non c'è, se c'è perché si dice che c'è.

Comunque, ben 13 spettacoli gratis con artisti italiani e stranieri di consolidato valore buttati via dalla finestra! 

Ora leggo del successo e dell'apprezzamento degli spettacoli jazz ad Agrigento: scaturiscono rabbia e... pena! Stop.



screen capture



A suo tempo sollevai il problema, ma con scarsi esiti
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2012/10/gratis-no-grazie.html

L'appello di Renzo Arbore per il Brass Group
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2013/06/lappello-di-renzo-arbore-da-new-york-e.html

venerdì 19 ottobre 2012

GRATIS? NO, GRAZIE!




In attesa che il nostro amato teatro "Regina Margherita" di Racalmuto riapra finalmente con tutti i sacri crismi, cioè con le adeguate, complete e definitive autorizzazioni, su certi fatti e comportamenti del passato vale la pena di tornare a riflettere nella speranza di non cascarci nel futuro. Semplice a dirsi. Meno a farsi. Tuttavia, se non lo si dicesse, e non si credesse in ciò che si scrive, sarebbe peggio.  Ignorare il passato potrebbe funzionare da alibi. 

Un'altra semplice considerazione va fatta: non sempre le stesse opportunità si ripresentano una seconda volta.  Infatti, il Brass Group, di cui nel post si parla, e a cui va la nostra solidarietà,  oggi non potrebbe offrire quello che poté offrire nel 2007, impegnato com'è a sopravvivere a causa di difficoltà economiche. 





Una domanda evocata invano venerdì 12 marzo 2010 (“E i 13 spettacoli gratuiti del Brass Group lasciati decadere mentre a due passi Agrigento si autocandida Città internazionale del Jazz?”) e che voglio riproporre ora, non tanto per averne una risposta che non ho avuto mai da nessuno, né per quel silenzio istituzionale ci sono stati solidali echi sulle nostrane gazzette, ma nell’auspicio e direi nella speranza che tutte le proposte buone e convenienti  vengano prese in considerazione e magari attuate.

Altrimenti tra il dire e il fare, tra il fare in un certo modo e nel suo opposto, tra il  costare molto e il costare poco, non ci sarebbe alcuna differenza. Fino ad arrivare alla profferta quasi paradossale e all’ancor più paradossale risposta: - gratis! - no, grazie!!
Eppure, paradossale sicuramente non è stata la Convenzione stipulata a suo tempo tra il Brass Group di Palermo e il Comune di Racalmuto. Anzi!





E’ vero che la Fondazione Brass Group riceveva finanziamenti dalla Regione Siciliana anche con lo scopo di divulgare la cultura musicale ma che lo facesse scegliendo, su proposta di un assessore del tempo, il teatro di Racalmuto e non quello di qualche altro comune, rappresentava per la realtà racalmutese un’opportunità e un privilegio.

In cambio cosa chiedeva il Brass Group?
Non il cachet  degli artisti, non il trasporto, non la pubblicità, non la Siae, non la rivendita onerosa dei biglietti, non l’assicurazione, non il vitto con menu à la carte né l’alloggio. Semplicemente l’accoglienza che si riduceva ad una bottiglia d’acqua e un po’ di frutta in camerino, una pizza e una bibita dopo lo spettacolo per gli artisti e solo per gli artisti. A nessun altro, dicasi nessun altro, era consentito usufruire di pizze e bibite oltre il numero convenzionato anzitempo con la pizzeria.

In realtà, il Teatro Margherita, reduce da ben altre accoglienze, disponeva di fondi da poter offrire un’accoglienza meno meschinella, solo che per la stagione 2007/2008 aveva a disposizione soltanto 8oo euro poiché tutte le carte e la maggior parte dei fondi erano stati “congelati” per via di un’inchiesta pregressa a carico della precedente gestione. Sugli 800 euro disponibili era da calcolare pure l’IVA. Insomma, le pizze dovevano essere sobrie e non certo in omaggio alla regina Margherita a cui il teatro era intitolato!

La seconda cosa che chiedeva il Brass Group era di esser tenuto in conto per un’eventuale consulenza gratuita o per un gratuito patrocinio in caso di spettacoli musicali da tenersi a Racalmuto e che si collegassero in qualche modo alla musica jazz. Condizione puntualmente disattesa. Mentre venivano fatti decadere gli spettacoli gratuiti in teatro altri a pagamento venivano proposti in piazza.

In conclusione, solo cinque spettacoli, sui diciotto disponibili, sono stati fruiti dagli spettatori racalmutesi e non, a due dei quali spettacoli ha avuto libero accesso un centinaio di entusiasti studenti delle scuole pubbliche di Racalmuto accompagnati dal prof Domenico Mannella, molto compiaciuto della speciale opportunità offerta ai ragazzi.




“Al signor sindaco, all'assessore alla cultura che non c'è, a quello che verrà (se verrà in tempo utile), al direttore del Teatro Margherita, ai consiglieri tutti, agli amanti della musica: nel 2007 il Comune di Racalmuto aveva stipulato una convenzione con il Brass Group di Palermo secondo la quale avrebbe usufruito gratuitamente in tre anni di ben 18 spettacoli con artisti di livello internazionale.

Come mai e perché, dopo il primo anno, si è lasciata cadere nel vuoto questa importante opportunità a costo zero?

Gli spettacoli della prestigiosa istituzione regionale con sede a Palermo avrebbero integrato e arricchito l'offerta del nostro Teatro, rispondendo tra l'altro alla sua originaria vocazione musicale; avrebbero inserito il Teatro nel circuito promozionale del Brass Group (che non è cosa di poco conto); avrebbero dato la possibilità a più persone di accedere al Teatro Margherita diversificando l'offerta, non potendo ampliare il numero dei posti disponibili o proporre repliche. I rapporti col Brass Group, inoltre, avrebbero dato la possibilità di estendere a Racalmuto la scuola di musica che conta nel capoluogo siciliano oltre trecento iscritti”.