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venerdì 16 ottobre 2015

NINNENANNE DI TERRA E DI MARE. A Marettimo, Mario Genco ne ha ascoltata una di mare

"Ninnananna dell'isola di Marettimo, sull'aria di una canzone della tradizione contadina della Sicilia in cui il padre porta alla figlia 'semenzina, rosamarina e basilicò". Mario Genco

Mpo mpo mpo, quantu è beddu 'u nonnu to'
dormi dormi, dormi assai
'a figghia bedda 'un dormi mai

Ora veni lu papà
porta i pisci e si nni va
si nni va a pigghiari i pisci
'a figghia bedda dormi e crisci

Figghia mia chi hai
tu si nica e nun lu sai
chi ti fa mali la manu e lu peri
e lu tinghi chi 'n vucca teni

Mpo mpo mpo, ora veni lu papà to'
lu papà to' veni stasira 
quannu s'adduma la cannila
lu papà to' veni dumani
quannu sonanu li campani
li campani di la Maronna
dormi figghia
fino ch'agghiorna.

in Mario Genco, Trattato generale dei pesci e dei cristiani, "Prova d'Autore" di Nives Levan & C., Catania 2003

"La Siminzina"

cantata da Anita Vitale

cantata da Rosa Balistreri 



Quarta di copertina

giovedì 21 maggio 2015

O SI PÒ O NUN SI PÒ. Ninna nanna di Calamonaci cantata dai fratelli Mancuso e la festa di san Calò.



O si pò o nun si pò, 
lu cappiddruzzu pi san Calò;
lu cappiddruzzu ca vinninu* a tutti,
a lu me figliu lu miegliu di tutti


Si può fare o meno,
(si deve comprare) 
il cappellino per la festa di San Calogero:
il cappellino che vendono a tutti,
a  mio figlio (comprerò) il migliore.


Questi versi sono stralciati da una ninna nanna di Calamonaci musicata e cantata dai fratelli Enzo e Lorenzo Mancuso con la loro mirabile voce: ora, assieme alla sequela di altri versi, li cantano nelle piazze soprattutto per gli adulti svegliando e risvegliando un mare di emozioni. Altro che ninna nanna per addormentarsi! Ma per i bambini di un tempo quelle parole cadenzate con materno dondolìo o annacàta, tra le braccia o nelle amache (nache), dovevano risultare soporifero oppio, a prescindere dalla comprensione delle parole.



dal minuto 6:02 al minuto 6:27




Se non troppo piccoli avrebbero compreso che si faceva loro una promessa: l'acquisto di un cappellino per la festa di San Calogero: i versi di Calamonaci probabilmente facevano riferimento ai festeggiamenti del san Calogero della vicina Sciacca ma certi costumi erano comuni anche a prescindere dal santo o dalla località. 
Il cappellino, dunque, solitamente era una paglietta che veniva usata per ripararsi dal sole nei cocenti mesi estivi quando i ragazzi venivano impiegati per incombenze lavorative in paese o in campagna spesso faticose e ingrate.

Ma per la festa di San Calogero i pellegrini che dai diversi paesi limitrofi facevano il devozionale "viaggio" a piedi, con i muli o con i carretti, si acquistavano anche statuine del Santo nero, piccoli fiaschi detti  nzira e bummuliddri, giocattoli artigianali e magari dolci o addirittura utensili e strumenti di lavoro nelle varie bancarelle dell'apposita fiera.

Altro che addormentarsi con la ninna nanna! Quei pochissimi versi, dilatati come eco dalla voce e dalle sonorità dei fratelli Macuso, son capaci di tirarsi dietro gallerie di ricordi, dai meno ai più recenti, fino ad arrivare a prosastici confronti.

Col tempo i muli e i carretti sono stati sostituiti dalle macchine a noleggio o proprie, facendo diradare la pratica del devozionale "viaggio" a piedi;  agli antichi prodotti artigianali delle bancarelle si sono aggiunti quelli moderni e modernissimi, ma nella struttura fondamentale, che storici francesi hanno identificato con  "lunga durata", quella del 18 giugno nel panorama delle feste agrigentine resta sempre la festa di San Calò. O si pò o nun si pò...





*
Nel testo cantato mi pare venga utilizzato il verbo "appenniri" nella frase "lu cappiddruzzu c'appenninu a tutti" nel senso, credo, di "far provare", "indossare", "calzare".  
Ho preferito il verbo che fa riferimento all'acquisto e quindi al possesso piuttosto che all'estetica perché più logicamente conseguente alla preliminare condizione economicistica: "o si po o nun si po". Sa di sfida: nell'aleatorietà dei mezzi aspirare al meglio, per rabbia o convinzione.


Ph ©pierocarbone