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domenica 6 settembre 2015

A RIESI E A RACALMUTO. Ricordi e monumenti di tragedie sul lavoro



Cadì la galleria

iè tutta sdirrupata

Oh Matri addulurata

comu iè fari ì
...




26 aprile 1962: i funerali dei lavoratori Brunetto Angelo, Villa Filippo e un componente della famiglia Cardillo, deceduti nell'incidente avvenuto nella miniera di sale cosiddetta "dei Cardillo" in Racalmuto

*

La foto pubblicata sul Gruppo facebook "Sali d'Argento. Raccolta digitale di Racalmuto" da Giovanni Brunetto, con una essenziale didascalia, ha suscitato parecchi interventi, dettati soprattutto dalla volontà di testimoniare traumatici lutti familiari, di ricordare i nomi dei propri cari coinvolti nelle varie disgrazie in miniera.
Erano frequenti e strazianti purtroppo scene come quella testimoniata dalla foto pubblicata.
Miniera si sale o di zolfo significava fonte di reddito, in diversa misura ovviamente per proprietari e lavoratori, lavoro a rischio, morte.

Ma anche solidarietà di chi generosamente cercava di venire in soccorso dei propri compagni in pericolo.
Molti casi restano ignoti, qualcuno è stato pubblicamente riconosciuto come quello messo in atto da Pietro Scichilone che salvò undici compagni e per questo si ebbe una medaglia al valore. Appena una settimana fa è stato celebrato in Matrice il funerale di questo eroe pressoché sconosciuto ai posteri considerata la scarsa partecipazione dei concittadini, con rammarico esternato da chi officiava il rito funebre.

Eppure a Racalmuto si è saputa fare la ribalta quando e con chi si è voluto. L'altruismo la meriterebbe: una discreta ma doverosa ribalta della memoria storica.

Un ricordo doverosamente meriterebbero i tanti lavoratori caduti in miniera, lo auspica Salvatore Di Puma, rimasto orfano ad appena quattro mesi del padre Davide perito nel 1960 nella miniera di Gibellini assieme a Salvatore Alfano, come ricorda la figlia Lina appena quattrenne al tempo della disgrazia, e tanti altri:
"Forse sarebbe giusto fare una lapide con su citati i nomi dei caduti in miniera sia di zolfo che di sale per ricordare quelle persone che hanno dato la loro vita per questo paese".

Mi sono ricordato che a Riesi l'hanno fatto. Ho trovato anche delle foto che avevo scattato nel febbraio del 2014 al monumento dedicato agli "eroi del dovere / noti ed ignoti".

E a Racalmuto?
I nomi non ci sono ma c'è il monumento che ieri sono andato appositamente a fotografare. Pur conoscendolo, è stata una sorpresa: anche i monumenti rovinano. (P. C.)






A Riesi





Poesia di Giuseppe Paterna





 




A Racalmuto









La struttura in marmo ad alveare del prof. Gaspare Arrostuto
che richiama i cristalli di zolfo e di sale.
(Manca a Racalmuto una raccolta pubblica di cristalli zolfo e di sale).

Formella in bronzo dello scultore Disma Tumminello













Foto di ©piero carbone, tranne quella in b/n