MUSICA NUOVA A TEATRO
di Domenico Mannella
Non è la prima volta che mi ritrovo
coinvolto in un’ iniziativa culturale realizzata da Piero Carbone. Lo conosco
da tanto tempo. Mi propose di musicare un suo testo per l’ “INNO ALLA MADONNA
DEL MONTE” in occasione del 50° Anniversario
dell’Incoronazione. Lo realizzai
per Coro polifonico a quattro voci e fu eseguito presso il Santuario durante le
celebrazioni.
In molte altre manifestazioni, mostre di pittura, omaggi alla
poesia, ad Ignazio Buttitta, mi ha sempre invitato come pianista e direttore di
coro.
Non ha mai fatto mancare la musica
alle manifestazioni organizzate ad ampio raggio culturale.
Neanche questa
volta.
Il suo invito, a dare un
contributo musicale alla presentazione
del libro di poesie di Nicolò Tinebra Martorana, a cura di Angelo Campanella, ha trovato subito
il mio consenso e il mio entusiasmo. Angelo è stato alunno mio alla scuola media
ed ho partecipato anche alla
presentazione dei suoi testi scolastici in collaborazione con Maria
Tirone.
Altro motivo per l’adesione è il grande interesse e l’ appassionato
apprezzamento nei confronti della poesia del Tinebra Martorana, fresca, intima,
carezzevole, pura espressione dell’animo racalmutese, non solo di fine Ottocento.
Saprò ricreare musicalmente
le emozioni espresse con grande sensibilità dall’autore dei versi?
Devo
provarci mi sono detto.
E’ nato così questo lavoro che eseguiremo insieme al
Coro Filarmonico “Terzo Millennio” sabato 23 marzo 2013 presso il Teatro “Regina
Margherita” di Racalmuto.
FIORI D’AMORE.
Sono rimasto affascinato dalle sette
terzine del Tinebra Martorana che si
intersecano tra le poesie di varie tematiche e costituiscono così la inusuale struttura
formale a “schidionata”, ben evidenziata nell’introduzione da Angelo Campanella.
Le terzine tutte dedicate alla sua cara Angelina, che diventerà poi moglie del poeta, hanno sempre al primo verso
un fiore per proseguire con le rime che esprimono il trasporto incontenibile per
la sua innamorata.
Fior di giaggiolo
Fiore di menta
Fior di margherita
Fiore
di prato
Fior di viola
Fiore di rose
Fiore di lino
e la dedica "Ad Angelina
mia".
Da ciò l’idea di estrapolare, estrarre queste terzine dal contesto
generale, comporre la musica per due
voci e pianoforte e formare così i FIORI D’AMORE.
Altri fiori sono comparsi da
sempre:
nella letteratura, i Fiori del male di Baudelaire;
nella musica lirica, il “Fior di giaggiolo” nella Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni,
soltanto un anno prima di quelli del Tinebra Martorana;
nel canto popolare
siciliano, i famosi Sciuri sciuri.
Ma questi Versi sono "FIORI D’AMORE", puro
sentimento, pieni di musica e portano al lieto fine, al matrimonio
dell’innamorato con l’innamorata.
ARIE A DUE VOCI PER CORO E PIANOFORTE
Ho scelto per queste composizioni la
forma vocale che discende direttamente dall’Aria, l’Aria semplice o Arietta.
Questa forma, anche se breve, conserva il
ritmo del verso poetico e possiede
l’espansione lirica della forma più grande.
Altre forme brevi derivano
dall’Aria, più operistica, come la
“cabaletta” o la “cavatina”. Usate anche da Verdi nelle sue opere, non da
Wagner che preferì la melodia continua alle forme chiuse dell’Aria e dei suoi derivati.
Differenze che personalizzano ancor di più le manifestazioni per il
bicentenario della nascita dei due grandi musicisti, che si celebrano
quest’anno in tutto il mondo. L’Arietta, dicevamo, conserva la forma di tipo
miniaturistico come miniature preziose sono le
Ariette di Mozart, il Valzer di un minuto di Chopin, e le sette terzine dei Fiori Musicali del Tinebra Martorana.
“VERSI” PER VOCE RECITANTE E PIANOFORTE
Nel corso della presentazione dei
Versi alcune poesie verranno interpretate dalle voci recitanti di alunni
della “Pietro D’Asaro”, Nicole Grillo, Alisea Rita Baldassarre, Elsa Scimè,
Davide Marchese, preparati dalle docenti, Edy Leone, Carmela Fantauzzo, Rosaria
Di Sano.
La recitazione sarà corredata
dal commento musicale al pianoforte che eseguirò nello stile
dell’improvvisazione.
Il modello di riferimento sarà il “Melologo”. Testo
letterario recitato su un accompagnamento musicale che lo commenta. Usato dal
‘700 ai nostri giorni, anche se poco diffuso nei teatri, in televisione e forse
anche su you tube.
CONSERVIAMO IL NOSTRO PATRIMONIO
Che altro dire?
Potrei soltanto immaginare queste piccole miniature poetico-musicali interpretate a Teatro, oltre che dal Coro “Terzo Millennio”, anche dai due grandi Tenori racalmutesi scomparsi da poco, Luigi Infantino e Salvatore Puma, con in prima fila Leonardo Sciascia, autore, tra l’altro, della Presentazione della raccolta dei canti siciliani pubblicata nel 1975 da Luigi Infantino e della Prefazione alla ristampa del 1982 di Racalmuto. Memorie e tradizioni di Nicolò Tinebra Martorana.
Potrei soltanto immaginare queste piccole miniature poetico-musicali interpretate a Teatro, oltre che dal Coro “Terzo Millennio”, anche dai due grandi Tenori racalmutesi scomparsi da poco, Luigi Infantino e Salvatore Puma, con in prima fila Leonardo Sciascia, autore, tra l’altro, della Presentazione della raccolta dei canti siciliani pubblicata nel 1975 da Luigi Infantino e della Prefazione alla ristampa del 1982 di Racalmuto. Memorie e tradizioni di Nicolò Tinebra Martorana.
Ci
accontenteremo soltanto di trasmettere alle giovani generazioni racalmutesi, e
non solo, questo immenso patrimonio artistico, poetico, letterario, che è nato, si è sviluppato ed ha
attraversato Racalmuto dall’800 ad oggi.
RACALMUTO, 18 marzo 2013
Foto proprie del teatro di Racalmuto
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mi piacerebbe tanto esserci...un abbraccio a piero...patrizia
RispondiEliminamaestro Domenico, abbiamo sentito con piacere le tue ultime composizioni. Ti confermi un autore delicato, raffinato, ai più alti livelli melodici. Sono sicuro che ci sorprenderai con altre gradevoli composizioni. A questo punto occorrerebbe un cd per gustarle autonomamente.Grazie.
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