martedì 19 marzo 2013

FIORE DI MENTA. Musica nuova a Racalmuto





MUSICA NUOVA A TEATRO

di Domenico Mannella

            Non è la prima volta che mi ritrovo coinvolto in un’ iniziativa culturale realizzata da Piero Carbone. Lo conosco da tanto tempo. Mi propose di musicare un suo testo per l’ “INNO ALLA MADONNA DEL MONTE” in occasione del 50° Anniversario  dell’Incoronazione.  Lo realizzai per Coro polifonico a quattro voci e fu eseguito presso il Santuario durante le celebrazioni. 
In molte altre manifestazioni, mostre di pittura, omaggi alla poesia, ad Ignazio Buttitta, mi ha sempre invitato come pianista e direttore di coro. 
Non ha mai fatto mancare  la musica alle manifestazioni organizzate ad ampio raggio culturale. 


Neanche questa volta.
  
Il suo invito, a dare un contributo musicale alla presentazione  del libro di poesie di Nicolò Tinebra Martorana,  a cura di Angelo Campanella, ha trovato subito il mio consenso e il mio entusiasmo. Angelo è stato alunno mio alla scuola media ed ho partecipato anche alla  presentazione dei suoi testi scolastici in collaborazione con Maria Tirone. 

Altro motivo per l’adesione è il grande interesse e l’ appassionato apprezzamento nei confronti della poesia del Tinebra Martorana, fresca, intima, carezzevole, pura espressione dell’animo racalmutese, non solo di fine Ottocento.  

Saprò ricreare musicalmente le emozioni espresse con grande sensibilità dall’autore dei versi? 
Devo provarci mi sono detto. 
E’ nato così questo lavoro che eseguiremo insieme al Coro Filarmonico “Terzo Millennio” sabato 23 marzo 2013 presso il Teatro “Regina Margherita” di Racalmuto.



FIORI D’AMORE.

            Sono rimasto affascinato dalle sette terzine del Tinebra Martorana  che si intersecano tra le poesie di varie tematiche e costituiscono così la inusuale struttura formale a “schidionata”, ben evidenziata nell’introduzione da Angelo Campanella. Le terzine tutte dedicate alla sua cara Angelina, che diventerà poi  moglie del poeta, hanno sempre al primo verso un fiore per proseguire con le rime che esprimono il trasporto incontenibile per la sua innamorata. 
Fior di giaggiolo
Fiore di menta 
Fior di margherita
Fiore di prato 
Fior di viola 
Fiore di rose 
Fiore di lino
e la dedica "Ad Angelina mia". 

Da ciò l’idea di estrapolare, estrarre queste terzine dal contesto generale, comporre la musica per  due voci e pianoforte e formare così i FIORI D’AMORE. 
Altri fiori sono comparsi da sempre: 
nella letteratura, i Fiori del male di Baudelaire; 
nella musica lirica, il “Fior di giaggiolo” nella Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, soltanto un anno prima di quelli del Tinebra Martorana;
nel canto popolare siciliano, i famosi Sciuri sciuri
Ma questi Versi sono "FIORI D’AMORE", puro sentimento, pieni di musica e portano al lieto fine, al matrimonio dell’innamorato con l’innamorata.




ARIE A DUE VOCI PER CORO E PIANOFORTE

            Ho scelto per queste composizioni la forma vocale che discende direttamente dall’Aria, l’Aria semplice o Arietta. 
Questa forma, anche se breve,  conserva il ritmo del  verso poetico e possiede l’espansione lirica della forma più grande. 

Altre forme brevi derivano dall’Aria, più operistica,  come la “cabaletta” o la “cavatina”. Usate anche da Verdi nelle sue opere, non da Wagner che preferì la melodia continua alle forme chiuse dell’Aria e dei suoi derivati. 

Differenze che personalizzano ancor di più le manifestazioni per il bicentenario della nascita dei due grandi musicisti, che si celebrano quest’anno in tutto il mondo. L’Arietta, dicevamo, conserva la forma di tipo miniaturistico come miniature preziose sono le  Ariette di Mozart, il Valzer di un minuto di Chopin, e le sette  terzine dei Fiori Musicali del Tinebra Martorana.



“VERSI” PER VOCE RECITANTE E PIANOFORTE

            Nel corso della presentazione dei Versi alcune poesie verranno interpretate dalle voci recitanti di alunni della “Pietro D’Asaro”, Nicole Grillo, Alisea Rita Baldassarre, Elsa Scimè, Davide Marchese, preparati dalle docenti, Edy Leone, Carmela Fantauzzo, Rosaria Di Sano.  
La recitazione sarà corredata dal commento musicale al pianoforte che eseguirò nello stile dell’improvvisazione. 
Il modello di riferimento sarà il “Melologo”. Testo letterario recitato su un accompagnamento musicale che lo commenta. Usato dal ‘700 ai nostri giorni, anche se poco diffuso nei teatri, in televisione e forse anche su you tube.



CONSERVIAMO IL NOSTRO PATRIMONIO

Che altro dire? 

Potrei soltanto immaginare queste piccole miniature poetico-musicali interpretate a Teatro, oltre che dal Coro “Terzo Millennio”, anche dai due grandi Tenori racalmutesi scomparsi da poco, Luigi Infantino e Salvatore Puma, con in prima fila Leonardo Sciascia, autore, tra l’altro, della Presentazione della raccolta dei canti siciliani pubblicata nel 1975 da Luigi Infantino e della Prefazione alla ristampa del 1982 di Racalmuto. Memorie e tradizioni di Nicolò Tinebra Martorana.
Ci accontenteremo soltanto di trasmettere alle giovani generazioni racalmutesi, e non solo, questo immenso patrimonio artistico, poetico, letterario,  che è nato, si è sviluppato ed ha attraversato Racalmuto dall’800 ad oggi.

RACALMUTO, 18 marzo 2013     

                             






Foto proprie del teatro di Racalmuto

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2 commenti:

  1. mi piacerebbe tanto esserci...un abbraccio a piero...patrizia

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  2. maestro Domenico, abbiamo sentito con piacere le tue ultime composizioni. Ti confermi un autore delicato, raffinato, ai più alti livelli melodici. Sono sicuro che ci sorprenderai con altre gradevoli composizioni. A questo punto occorrerebbe un cd per gustarle autonomamente.Grazie.

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