Sembrava che negli ultimi tempi fossero sparite le teste dure da Racalmuto perché era sparito il modo di dire che le designava:
Ha' la testa dura comu li basuli di 'n mièzzzu la Chiazza.
Hai la testa dura come le basole che ci sono in Piazza.
Ed era sparito perché erano state eliminate le squadrate pietre laviche che si possono ammirare ancora oggi alla Vuccirìa di Palermo dove le basole hanno dato origine ad un altro modo di dire.
La Piazza con le luminarie della Festa del Monte |
Ora quel vecchio modo di dire racalmutese ritornerà comprensibile e possibilmente in auge visto che le laviche basole verranno ripristinate nelle strade da dov'erano state divelte. Speriamo però che al vecchio modo di dire non ci sia bisogno di ricorrervi spesso.
Comunque sia non si può fermare il mondo e condannarlo all'immobilismo, e così lo si rivoluziona sempre con plausibili ragioni.
Corsi e ricorsi della storia, anzi, della Piazza ovvero del corso principale del paese.
Nell'Ottocento i Matrona lo hanno civilmente lastricato con le basole laviche di Catania, negli Anni Sessanta gli amministratori per essere moderni hanno smantellato per sostituirlo con l'asfalto nero, ora a quanto pare sarà ripristinata la pavimentazione ottocentesca per riqualificare il centro storico.
I cittadini di volta in volta hanno mostrato apprezzamento o dissenso a modo loro, come testimonia il racconto pubblicato qualche post fa e a cui si rimanda con un link:
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2012/11/i-cavoli-in-piazza.html
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