Di amore si tratta. Di donne. Con una particolare prospettiva: se nella realtà, preminente, in primo piano, è la vita dell'artista geniale e "maledetto" Modigliani detto Modì, il principe di Montparnasse, nel libro la prospettiva è rovesciata e balza in primo piano chi era quasi relegata nello sfondo come compagna e come discreta artista in proprio, avviene il miracolo di una quasi assenza che si staglia in primo piano come una presenza forte, lei, Jeanne, Nenette, che si annulla come completamento di un totalizzante processo di autoaffermazione.
Una vicenda che si staglia netta, grazie alla scrittura di Anna, ai suoi certosini riscontri, al suo trasporto.
Una sintonia che si coglie tra donne. Quasi una complicità.
Una vicenda che si staglia netta, grazie alla scrittura di Anna, ai suoi certosini riscontri, al suo trasporto.
Una sintonia che si coglie tra donne. Quasi una complicità.
Una storia di vita che fa riflettere sulla condizione della donna di un tempo, narrata con straordinaria sensibilità verso i sentimenti umani e con uno stile letterario di assoluto pregio dove il vero si intreccia con il verosimile in maniera inestricabile.
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