mercoledì 8 marzo 2017

archivio e pensamenti: CHI PRIMA, CHI DOPO

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Il politico Lillo Bongiorno voleva affidare la Fondazione Sciascia a chi oggi dice che di Sciascia non ne può più e prima in compagnia di Cavallaro e di altri sodali, in Fondazione, faceva passerella: allora Sciascia andava bene.
Andavano bene le importanti conoscenze di personaggi di passaggio, estimatori di Sciascia. 
Ora, niente più Sciascia, altro fa tendenza: "Sono le cantine con i nuovi vini che «fanno tendenza», la birra artigianale «Minchia»..."(Pierluigi Battista sul Corriere della Sera on line, 18 febbraio 2017, "La Sicilia che fa fuori Pirandello").
E meno male che quella volta, come avrebbero voluto sciasciani ora pentiti, non si è cambiato il nome del teatro togliendolo alla Regina Margherita per intestarlo a Sciascia, altrimenti si sarebbe dovuto fare marcia indietro, togliendolo con malosgarbo a Sciascia, per intestarlo a qualcuno o a qualcosa che modernamente fa tendenza.

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