Lucia
Perché parli così, figliuol mio!
Turiddu
Oh! nulla!
E' il vino che mi ha suggerito!
A volte è il troppo amore che ci fa vaneggiare che in dialetto siciliano con la stessa accezione si dice "sparlare".
Ebbene, Salvatore Romano, che da una vita ormai vive e opera in Toscana, "sparla" ovvero camuffa il suo amore per Firenze facendosi velo dei fiorentini ma in fondo trapela proprio ciò che vorrebbe camuffare come in Turiddu l'amore per sua madre, addossando il suo vaneggiamento al vino.
Eppure, così come per Turiddu nella Cavalleria rusticana "in vino veritas", nel caso dell'artista Salvatore Romano un altro amore viene dissimulato perché "in arte veritas".
Autoritratto del 2001 (opera distrutta da atto vandalico)
Salvatore Romano
12 ore fa ·
E' innegabile dire che avere a che fare con i fiorentini sia alquanto difficile, problematico. Io siciliano, con loro, ho poco e nulla di simile, sono spesso arroganti, prepotenti, perché no? Anche ignoranti, spesso volgari nel linguaggio, non hanno peli sulla lingua ed è difficile che ti facciano entrare in casa loro, mentre sono sempre disponibili ad entrare nella tua.
Prova ad invitarli a cena, non riceverai mai un rifiuto. Un favore che gli chiedi te lo fanno solo se capiscono che potrai ricambiarlo, non hanno il senso dell'amicizia come lo abbiamo noi meridionali. Vogliono ma non danno. Poi sono superiori a tutti, prima ci sono loro e poi gli altri.
Ovviamente con me si son dovuti ridimensionare, sin da subito mi son posto su uno scalino più alto del loro e cosi mi son salvato. Per difendersi in questa terra bisogna mettersi sulla difensiva, se ti vedono debole sei spacciato.
Sono furbi, sanno fare i loro interessi, non si muovono per nulla. Potrei continuare ma penso di essermi fatto abbastanza nemici per stasera. Però c'è un però: saranno pure stronzi ma Firenze è la terra dei grandi del Rinascimento e non solo.
Io cammino per queste vie e non posso non pensare che prima di me queste strade sono state calpestate da Pico della Mirandola, Lorenzo il Magnifico, Cosimo, Brunelleschi, Giotto, Michelangelo, Leonardo, Botticelli, Cellini e tanti tanti altri, perfino quel delinquente, che hanno fatto santo del Savonarola che chissà quanta bella arte ha bruciato. Ditemi voi se in questa disamina non ci avete visto in qualche punto i comportamenti di noti politici di oggi, io credo di si.
Insomma, io amo Firenze e ci vivo bene.
Interessante interpretazione la tua al mio "dire" sui fiorentini di ieri. Hai percepito benissimo il mio amore per Firenze, come ce l'ho per Palermo ma che mi fa dannare per la sua incapacità di governare una bellissima città distruggendola giorno dopo giorno. E cosi facendo mi hai anche salvato dal linciaggio dei fiorentini. Grazie Piero, un caloroso saluto.
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