Ero andato a trovarli con i miei amici di Metz, Jean François Patricola e la moglie Florence Tonus,
per presentare loro un esempio di tradizione vivente a Racalmuto:
erano gli ultimi fabbricanti di tegole all'antica, all'antica erano pure loro
se intendiamo sentimenti stagionati di amicizia e calorosa accoglienza
come il calore del forno per cuocere le tegole che raggiungeva gli ottocento gradi.
per presentare loro un esempio di tradizione vivente a Racalmuto:
erano gli ultimi fabbricanti di tegole all'antica, all'antica erano pure loro
se intendiamo sentimenti stagionati di amicizia e calorosa accoglienza
come il calore del forno per cuocere le tegole che raggiungeva gli ottocento gradi.
da fb
Gran parte della famiglia Martorelli si trova emigrata ad Hamilton in Canada. Molti anni fa Pietro ( lo scapolo detto anche il bersagliere, per avere svolto il servizio militare come tale) decise anche lui dí raggiungere i fratelli in Canada, ma attaccato com´era alla sua terra non riuscí ad adattarsi. Durante il mio soggiorno in Canada ebbi il privilegio di diventare amico di Rosario, fratello di Pietro e questo mi raccontó alcuni aneddoti che mi fecero capire chiaramente il perché il fratello non volle o non poté rimanere. Un giorno per esempio sentendo dire che c´era bisogno d´andare a comprare una scala, Pietro che oltre al Canalaro era anche un artigiano a tutto tondo, procurandosi del legname e utilizzando come attrezzatura solamente un´ascia, cominció a costruirne una. Nel vedere ció i familiari ( ormai Canadizzati) cominciarono a deriderlo, dicendo che non c´era assolutamente bisogno di costruire nulla e che in canada " S´accatta tuttu fattu e buonu" bastava recarsi allo "Storu" e il gioco era fatto! Come poteva un artigiano, un uomo che si esprime con le mani accettare cio?
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