giovedì 20 luglio
Nicola Lo Bianco chiama e io corro per la sua Dichiarazione d'amore
realizzata con altri artisti
realizzata con altri artisti
tra canti musiche danze e cunti
al Teatrino del Canto popolare Ditirammu di Vito Parrinello e Rosa Mistretta ,
in via Torremuzza a Palermo
Interpreti
AntonGiulio Pandolfo
Patrizia Graziano
Nicola Lo Bianco
Musica, canto e danza
Raffaele Scibilia, fisarmonica
Luca Trentacoste, percussioni
Federica Neglia, voce
Federica Greco, danza
Direzione musicale e aiuto regìa
Bernardetta Cimò
Regia
Nicola Lo Bianco
Un frammento di Qui sas Video pubblicato su facebook https://www.facebook.com/profile.php?id=100011596489725 |
"Dichiarazione d'Amore" è tante cose
di
Nicola Lo Bianco
"Dichiarazione d’Amore” vuole essere nostalgia, desiderio, brama, di un sentimento che tende a sfuggirci, occultato, chiuso, sopito in un ripostiglio della nostra anima.
Come una pienezza di vita interiore che c’era e s’è perduta, che si cerca, o che anche si sublima nell’avvilimento della cruda realtà quotidiana.
Una realtà fatta apposta per sradicare in ogni modo la prima vera autentica forma e forza di bellezza che ci rende pienamente umani.
L’amore, multiforme per quanto sia, modulato a seconda delle relazioni umane, ha il suo principio, la sua radice nell’attrazione tra un uomo e una donna, a partire dalla quale si fonda convivenza e socialità. Ciascuno di noi, forse, più o meno, porta dentro di sé, incancellabile, perpetuo, un afflato, un’aspirazione, un sogno, qualunque esso sia, di un grande amore perduto.
Come un lungo sospiro, in questa “Dichiarazione d’Amore” abbiamo voluto cogliere “l’alato messaggero del cielo” che commuove il maschile e femminile della vita.
Lo abbiamo fatto attraverso la voce di grandi poeti, antichi e contemporanei, dei tanti paesi, europei e non, a significare che i vari popoli, a dispetto della stupidità che regna su questa terra, hanno un respiro comune, e questo respiro dovrebbe emergere culturalmente, a mostrare ciò che unisce e non ciò che divide.
Naturalmente, sono tanti i poeti, moltissimi: noi abbiamo scelto alcune poesie
dell’Autore, quelle che meglio conosciamo o che più sentiamo vicine al nostro
stato d’animo.
Da Catullo a Saffo, da Dante a Shakespeare, da Alda Merini a Pablo Neruda, da Hikmet a Gatsos, a Taflick Zajad, poeta palestinese.
Da Catullo a Saffo, da Dante a Shakespeare, da Alda Merini a Pablo Neruda, da Hikmet a Gatsos, a Taflick Zajad, poeta palestinese.
Insieme a questi poeti protagonisti, le voci ispirate di un attore e di un’ attrice, la musica di una fisarmonica, sonorità e percussioni, la leggerezza di una ballerina, il canto ammaliante di composizioni senza tempo, diventate simbolo di una stagione amorosa o anche di un’epoca: Lilì Marlen, Qui sas, Oci ciorni, Besame mucho, ecc., oltre alle musiche originali composte per la messinscena.
Per finire, ci piace sottolineare che tutti, gli attori, i musicisti, la ballerina, la cantante, l’autore, i collaboratori, sono tutti rigorosamente innamorati, perché, loro lo sanno, la poesia è un atto d’amore, e così pure il teatro, e, tra l’altro, l’Autore va parlando di “quest’amore/per il quale per lui abbiamo fatto fessa pure la morte”.
Compiaciuto della presenza al Ditirammu per il mio spettacolo di Piero, mio stimato amico poeta
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