mercoledì 15 aprile 2015

LE HO RUBATE A MARA MA SONO DI TUTTI. SONO NOSTRE! Ophrys e Orchis






Grazie all'amica Mara Gioia
 per questa inedita Sicilia
 che ci offre con le sue escursioni.


Intervista a Mara

D.
Strane, belle, bellissime! Ma sono spontanee o le coltivi?

R.
Le ho cercate e trovate nell'entroterra siculo.

D.
Guardando certi boccioli si potrebbe citare Pascoli, Il gelsomino notturno.

R.
Ophrys e Orchis, semplicemente. Ma cita, cita!

D.
E s'aprono i fiori notturni, 
nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari. 

Da un pezzo si tacquero i gridi: 
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.

Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse. 
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.

Un'ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurra 
va col suo pigolio di stelle.

Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento . . .

È l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova. 















































































































Foto di Mara Gioia


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