fra il 1527 e il 1528, per uno schiaffo inferto da Paolo del Carretto, originario di Racalmuto, ad un rappresentante dei Barresi, di Castronovo.
La prima volta, se ci fu il prodigio, come attestano storici locali (B. Caruselli, N. Tinebra Martorana) e non (G. Traina), ci fu anche il duello - secondo la tradizione orale - a dirimere la questione insorta: Ercole del Carretto, “conte” di Racalmuto, feriva Eugenio Gioeni, principe di Castronovo, e il simulacro della Madonna, oggetto del contendere, rimaneva in terra racalmutese.
Correva l’anno 1503 ed il principe Eugenio Gioeni, proveniente dall’Africa dove si era recato per curarsi l’ipocondria, sbarcava a Punta Bianca etc. etc. etc.
Di ncapu mari na navi vinìa,
facennu festa e sparannu cannuna.
Ascontra Racarmutu pi la via
vonzi ristari ccà sta gran Signura…
La seconda volta, sullo spiazzo adiacente la chiesetta di San Pietro che costeggia la strada a scorrimento veloce per Palermo, ha avuto luogo uno dei fatti più sanguinosi nella storia di Sicilia, paragonabile, per efferatezza e teatrali colpi di scena, al “caso di Sciacca”.
Don Paolo del Carretto morirà ucciso nell’agguato tesogli dallo schiaffeggiato Barresi. Né la faida si arresterà: altre vendette, altri agguati e altri spargimenti di sangue saranno strascico inevitabile. [...]
Piero Carbone, "A proposito del gemellaggio tra Racalmuto e Castronovo di Sicilia" in
E. N. Messana, N. Macaluso, P. Carbone, La vinuta di la Madonna di lu Munti ( 2a ed. edizione fuori commercio, Racalmuto 1988.
Precedentemente pubblicato sul “Giornale di Sicilia” del 19.11.1986, "Uno schiaffo, un duello e... finalmente amici".
Due paginoni speculari vennero dedicati a Racalmuto e a Castronovo di Sicilia in occasione del gemellaggio del 1986. Quella pubblicata è relativa a Racalmuto. Tra le carte del mio archivio dovrebbe essere rintanato anche quello dedicata a Casronovo.
Commento pubblicato su fb ma destinato al blog.
RispondiEliminaNino Di Chiara:
Ringrazio l'amico Piero per avere rievocato un episodio storico, anche se molto efferato, avvenuto proprio davanti il Casale di San Pietro, i cui protagonisti tali Barresi e Del Carretto, animarono la vita dei nostri paesi, Racalmuto e Castronovo di Sicilia e ricordati spesso per fatti di sangue. Rammento che la faida tra le due famiglie, purtroppo non fini li. Ne parla il nostro storico locale Luigi Tirrito, vissuto nel 1800, nella sua citta' e comarca di Castronovo di Sicilia, riprendendo un manoscritto di Vincenzo di Giovanni. Lo scontro successivo avvenne in località "Fiaccati", questa volta la partita fini a favore dei Del Carretto con l'uccisione dei fratelli Barresi.
Come vedi, Piero, la nostra storia è legata a doppio filo al Casale di San Pietro, dal periodo romano a quello dei fatti sopraricordati,testimone millenario del passaggio di eserciti e di riottosi signorotti di provincia, da fare invidia al Don Rodrigo ed i suoi bravi di manzoniana memoria.
Commento pubblicato su fb destinato al blog.
RispondiEliminaNino Di Chiara:
Questo è il passato illustre del nostro protagonista, il presente non è altrettanto roseo, Piero. Come pure tu hai potuto notare, il manufatto ha bisogno di interventi urgenti, senza i quali la struttura crollerà Bisogna accendere I riflettori su questo bene che come tanti altri, in Sicilia, rischia di essere ricordato forse solo dai libri di storia.
Parlarne su queste pagine già è molto importante, dobbiamo continuare a farlo, organizzando anche degli eventi, coinvolgendo necessariamente la classe politica.
ho mille dubbi che le cose siano andate così ... a dire il vero ho la certezza che le cose sono andate diversamente. Non per altro ma per quanto ho già pubblicato con supporto di documenti, diplomi e brevi papali.
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