Nel saggio I Siciliani hannu u sensu di l’umorismu? Gaetano Cipolla adduce alcuni esempi tra cui una poesia umoristica e con una sua morale di Vincenzo Ancona.
Si tratta di questo: mentre gli animali si affollano per salire sull'arca di Noè, un elefante si sente spingere, prontamente si gira e invita la pulce a darsi una calmata facendola riflettere che sull'arca c'è perfetta uguaglianza, "nun c'è prifirenza", tra chi arriva prima e chi un poco dopo, alchè la pulce, cerimoniosa, risponde:
Scusa, non ti avevo visto!
La risposta poco plausibile può sembrare ironica e risulta surreale, eppure la pulce, senza ironia, ci aveva provato, forse dimenticando per un attimo di essere minuscola.
Non volendo riconoscere di essere stata, da pulce qual era, presuntuosa, con la surreale risposta cade nel ridicolo. Da ridere! Moralmente e fuor di metafora, da detestare e, perché no?, da piangere!!
Meglio non spingere.
Meglio non spingere.
Nna l’arca di Noe’
di
Vincenzo Ancona
Si cunta chi Noè facia acchianari
tutti l’armali ’nta l’arca chi fici.
Un elefanti si ’ntisi ammuttari,
si vota, viri un puci, e a chiddu dici:
“Ohè! N’atru minutu ’un pò aspittari?
Cca nun c’è prifirenza, semu amici.”
“Scusami, hai ragiuni a diri chistu,”
dissi lu puci. “Iu ’un t’avia vistu!”
Traduzione in inglese di Gaetano Cipolla
Il saggio anche nella versione inglese
Do Sicilians Have a Sense of Humor?
è pubblicato su:
ph ©piero carbone 2016
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