Hanno sparato veramente a "Sant'Euno e san Giuliano"? Intenzionalmente. Volutamente. Pensiamo di no.
Ma possiamo dire che ci sarà stata qualche sparatoria in Piazza Sant'Euno alla Kalsa meglio conosciuta come Piazza Magione, magari nei pressi della chiesa dedicata ai due santi, e la chiesa, che fa angolo con vicolo dei Risorti, si sarà trovata involontariamente nelle traiettoria dei proiettili. I fori sono là, visibili, e hanno fatto bene a lasciarli in bella evidenza anche dopo i lavori di restauro.
Che siano andate così le cose a Piazza Sant'Euno e San Giuliano, la Piazza dove Falcone e Borsellino giocavano da bambini? Ma loro non c'entrano nulla si capisce, anche se, come quella chiesa, quando diventeranno adulti e faranno i giudici si ritroveranno nel bel mezzo di altre traiaettorie. Coinicidenze. Premonizioni. Del resto, Euno e Giuliano sono diventati santi perché martiri in quanto non hanno voluto abiurare la loro fede. In quel di Alessandria d'Egitto, nel 249 dopo Cristo, imperatore Decio, il persecutore dei cristiani.
Sia doverosamente detto e non per coincidenze toponomastiche che la Piazza, a due passi della chiesa della Magione e dello Spasimo, è veramente risorta grazie ai lavori di restauro e ripristino dopo decenni di abbandono e degrado.
ph ©piero carbone (Palermo, 2 maggio 2016)
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