Ci son volute ben trentacinque torri trentacinque per rendere visibile ai palermitani una torre altissima e strategica, strategica e strabica al punto da avvistare nel medioevo nemici prossimi, aggirantesi furtivi intorno alle mura del Cassaro, e oggi capace di proiettare lo sguardo lontano e farci individuare amici oltre il mare, oltre le colline libanesi, fino alla lontana Siria.
Ce ne dà la descrizione non uno stratega militare ma un artista che vi ha organizzato una mostra di ben trentacinque torri di Babele incise e ce ne illustra le finalità.
Anche la descrizione della visita alla mostra con le peculiari modalità di ascensione fino all'estremo pinnacolo vale la pena di conoscere, per espugnare la torre dall'interno e "riappropriarsene", giacché, fino all'altro ieri, chiusa e invisitabile. Che dico? Invisibile!
Trentacinque
Torri di Babele
nella
Torre
di San Nicolò
all'Albergheria
di
Nicolò D’Alessandro
STRUTTURA DELLA TORRE E FINALITA' DELLA MOSTRA
Accanto alla Chiesa di San Nicolò di Bari all’Albergheria, sorge la trecentesca Torre civica, fatta edificare dalla universitas palermitana nel XIII sec., come torre di vedetta, per difendere le mura del “Cassaro”.
Accanto alla Chiesa di San Nicolò di Bari all’Albergheria, sorge la trecentesca Torre civica, fatta edificare dalla universitas palermitana nel XIII sec., come torre di vedetta, per difendere le mura del “Cassaro”.
La costruzione quadrangolare, ora divenuta campanile, risulta, però, svincolata ed isolata dalle strutture della Chiesa.
La torre di San Nicolò all’Albergheria, dall’impianto rigoroso e severo di grossi conci, è composta da quattro livelli. È stata edificata con pietrame a grossi conci di massi tufacei squadrati.
Il primo piano, che introduce alla canonica della Chiesa, è formato da un vano quadrato coperto da volte a crociera.
Una scala in muratura porta al piano successivo.
Il secondo piano, anch’esso quadrato è come quello inferiore ed è coperto con volte a crociera.
Ed ancora si può raggiungere il tetto.
Da questa terrazza sulla parte più alta della torre, accanto alle campane della Chiesa, si può ammirare il più bel panorama della città antica.
La scelta di questa straordinaria costruzione, pressoché sconosciuta ai palermitani, dialetticamente parlando, è una sede particolarmente suggestiva per accogliere le “trentacinque Torri di Babele nella Torre”.
La manifestazione artistica alla quale ne seguiranno altre, ha lo scopo di richiamare l’attenzione su un monumento ignorato che non appartiene agli itinerari turistici della città.
MODALITA' PER VISITARLA
La mostra che si articolerà nei quattro piani potrà essere visitata stabilendo un turno alle visite data l’esiguità dello spazio e soprattutto per un ragionevole sistema di sicurezza poiché la scala in muratura del primo e del secondo e la scala elicoidale per accedere agli altri due piani consente la salita ad un visitatore per volta.
Sarà quindi necessaria una turnazione logistica affidata alla Cooperativa Terradamare che gestirà ed assisterà i visitatori.
Poiché non a tutti sarà possibile affrontare la difficoltà delle scale per raggiungere i vari piani, i lavori saranno in mostra, nello stesso periodo, presso la Galleria L’Altro ArteContemporanea che ospiterà quindi le stesse opere per consentirne una visione meno “faticosa”. Le opere sono messe in vendita soltanto a scopi benefici.
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Foto ©pierocarbone
Commenti di amici su fb:
RispondiEliminaNicolò D'Alessandro:
Un servizio fotografico che racconta più delle parole di una guida turistica. Ricorda alla Città di Palermo che esiste una Torre che pochi conoscono. Grazie Piero per quest'attenzione e per il tuo Blog che seguo con cadenza giornaliera.
Angelo Cutaia Di Racalmuto:
Quanti beni storici e culturali abbiamo? Plaudo all'iniziativa artistica ed umanitaria.