Mia madre ancora si ricorda della nivera dove negli anni del secondo dopoguerra si produceva il ghiaccio e con gli asini venivano anche dai paesi vicini a caricarlo in blocchi, lo avvolgevano con la paglia e i sacchi di iuta per preservarne quanto più possibile la durata.
Se non erro, l'elenco dei paesi era cospicuo e anche curioso, poiché venivano financo dalle parti montagnole dove d'inverno la neve doveva essere familiare.
Se non è vero, è suggestivo: il paese a valle che rifornisce di ghiaccio i paesi a monte.
Ma anche senza suggestioni, l'esistenza e l'attività della neviera restano ben documentate anche nella diuturna utilità medica, "sia di giorno che di notte". Addirittura, stante il documento riportato, fin dal 1903.
Se non erro, l'elenco dei paesi era cospicuo e anche curioso, poiché venivano financo dalle parti montagnole dove d'inverno la neve doveva essere familiare.
Se non è vero, è suggestivo: il paese a valle che rifornisce di ghiaccio i paesi a monte.
Ma anche senza suggestioni, l'esistenza e l'attività della neviera restano ben documentate anche nella diuturna utilità medica, "sia di giorno che di notte". Addirittura, stante il documento riportato, fin dal 1903.
L'ex "neviera". A destra, ciò che rimane dell'edicola di San Mattè |
Atto di appalto a
trattativa privata per la vendita della neve in capo al Sig Borsellino
Salvatore, di condizione Caffettiere,
per £ 150 (19 settembre 1903).
Tra
le parti si conviene quanto appresso:
Art. 1.
“L’appaltatore si obbliga di vendere al pubblico la neve sia direttamente che
per mezzo di suo rappresentante, al prezzo di centesimi venti per ogni
Kilogrammo sino al Trenta settembre e dal primo ottobre al trentuno Dicembre
del corrente anno al prezzo di centesimi quaranta.”
Art. 3
“L’appaltatore si obbliga di non far mancare neve in qualsiasi tempo e non
adempiendovi sarà passibile di una multa di lire cinquanta per ogni giornata; e
se dopo sei giorni non fornirà l’esercizio di neve per una quantità non
inferiore a cinquanta Kilogrammi, il presente contratto sarà di diritto
rescisso con semplice avviso amministrativo del Sindaco.
In questo caso lo
appaltatore perderà il premio suddetto e sarà responsabile dei danni di un
nuovo appalto.”
Art. 5. “L’appaltatore si obbliga anche di adempiere
scrupolosamente alla vendita della neve sia di giorno che di notte. Per la
notte la richiesta dovrà essere giustificata da un ordine del Sindaco o di un
medico, poiché la notte ha l’obbligo di venderla per i soli ammalati.”
Edicola accanto la "neviera", com'era ancora negli anni Ottanta.
|
Link correlato:
Foto ©pierocarbone:
Ne conosco una di nivera al lato nord del Castelluccio, sempre più cadente; un figureddra di la "Mmaculateddra' nella dismessa curva di Caracuollu tra breve al macero. Questo Comune con tanti bravi muri fabbri pronti a far qualcosa come hanno dimostrato nel recupero del bordo dell'odiata fontana della Piazzetta , non ha neppure il destro di un semplice atto di pietà conservatrice. Che cavolo di amministratori abbiamo avuto abbiamo ed avremo a Racalmuto. Tutti buoni a parlare, nessuno che si svegli per "fare". Insomma si vuol dare ragione a Tommasi di Lampedusa!
RispondiEliminaSalve, mi aiuta a localizzare questa neviera?
EliminaInteressante la notizia di quest'altra "nivera." Purtroppo l'inerzia è sempre latente, appunto per questo bisogna "pungerla" anche con la conoscenza.
RispondiElimina