La nuova
Chiesa di S. Francesco.
Oblazioni
Ricevute
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Da Ricevere
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Cmi
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Cmi
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1
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Signora
Baronessa Antonina Bordonaro ved: Grillo (tremila) ricevute (1000 da
ricevere)
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3000
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1000
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2
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Signora
Dna
Santa Alessi in Spiteri
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5
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3
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Calogero
Carbone fu Giuseppe (quello che mette la cera nell’altare di S. Antonio la
notte di Natale, onze due)
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2.5
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50
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4
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Giovanna Capobianco ved: Morreale
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2
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5
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Per aver venduto (gaviti 7) calce a Maestro Lorenzo
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10
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50
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6
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Per una gavita di calce a Maestro Lorenzo
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1
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50
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7
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Una
devota per mezzo del Sacte Pantalone Carmelo
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5
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90
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8
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Carmelo Romano fu Francesco
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5
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00
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Memoria Chiesa S. Francesco
del sac. Giuseppe Cipolla.
Incipit
Il giorno 21 Dicembre 1895 fui ordinato Sacerdote
dalla buona anima di Monsignor D. Gaetano Blandini vescovo di Girgenti, come
novello sacerdote, venuto in Racalmuto il giovedì 26 Dicembre andai a celebrare
nella cappella privata della Signora Baronessa Antonina Bordonaro ved:
Illuminato Grillo
con questa occasione mentre la Signora mi ringraziava e mi
offriva un tazza di caffè mi faceva nota che era pronta sborsare lire duemila
per completare la Chiesa S. Francesco, cioè l’atrio chiuderlo e fare unica
chiesa, io allora non ero rettore della Chiesa,
nel mese di Maggio mentre mi
trovava nella sacrestia della Chiesa S. Francesco a discorrere con il Rendo
Sac: Giuseppe Bufalino allora Rettore, mi sento dire, se volete vi cedo il
posto, io gli risposi, accetto se non per altro perché vicino alla chiesa,
sapendo quanto era povera e derelitta.
Fui eletto dal Consiglio Comunale
Rettore in data... e confirmato da Mons. Vescovo Blandini in dì...
Vi colgo notizie molto interessanti che competano o arricchiscono certi miei capitoli di storia contemporanea racalmutese. Quindi te ne sono grato. Emerge qui la figura della Bordonaro che vengo ora a sapere essere la vedova di Illuminato Grillo, personaggio con talune ombre, quale ragioniere o tesoriere del Comune negli anni caldi dello scandalo Savatteri. La Baronessa sembra presa da scrupoli e forse per questo profonde il suo denaro in chiese e edifici sacri. Fu lei - credo - a comprare per la Mastranza l'ex chiesuola di Santa Margheritella, cardine delle vicende religiose dei primi anni del '500. Traspare inoltre questo strano prete Bufalino che a credere a Sciascia sarebbe poi quel sacerdote-brigante della Hamilton-Caico, unica persona intelligente a Racalmuto ( e guarda caso era di Montedoro) a dire dello stalliere di quella chiacchierata inglesina. Ho già scritto che l'identificazione che fa Sciascia alla luce delle rivelazioni che gli avrebbe fatto il più che reticente arciprete Casuccio, mi lascano piuttosto perplesso. Conoscendo poi il tuo scrupolo nel riportare documenti e carteggi, sono portato a ritenete il padre Cipolla non molto ferrato in lingua italiana. Ho tra le ani certi pungenti articoli clericali scritti a Racalmuto nei primi anni Venti. Li ritenevo del Cipolla. Alla luce di quanto leggo qui. mi debbo ricredere.
RispondiEliminaI documenti sono come le foto, di primo acchitto sembra dicano tutto e invece vanno interpretati, e ogni conclusione è da ritenersi provvisoria se non altro perché suscettibile di altre interpretazioni alla luce di nuova documentazione. Da questo punto di vista è utile il lavoro di ciascuno nel tentativo di una ricostruzione comune.
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