Lo vedevo qualche volta nei corridoi dell'Università ma non è stato mio professore, il corso di latino per gli studenti di filosofia lo teneva la professoressa Gianna Petrone di cui conservo un ricordo bellissimo e che mi ha fatto amare la modernità di Orazio; il prof. Domenico Romano invece l'ho incontrato nella veste di poeta nella mitica tipografia di Totò Lazzara dove tutti lo chiamavano familiarmente Michetto.
Sinceramente strideva ai miei occhi una tale trasformazione: il chiarissimo professore universitario della cattedra di Latino I per gli iscritti a Lettere classiche, che intravedevo di mattina nei corridoi della Facoltà, veniva "declassato" a "Michetto" e poeta underground per giunta nello scantinato di una tipografia.
Ma bisognerebbe sapere e capire cos'è stata l'officina tipografica S. T. ASS. di via Maggiore Toselli, 21, cosa ha rappresentato per la cultura palermitana, per tanti accademici, artisti e uomini di cultura, se un prof. universitario veniva trattato così familiarmente e gli si dava del tu: in questo luogo, ormai scomparso, si veniva a consacrare attraverso accuratissime pubblicazioni, coordinate e supervisionate dal "regista" Totò, il valore della propria arte e della propria cultura, senza boria, senza accademismi, ma con naturalezza, con familiarità, addirittura in amicizia. L'aria che si respirava era quella di un ideale cenacolo. Le Edizioni Grifo ne suggellavano quasi l'appartenenza.
L'avrei capito bene dopo, col tempo, irreversibilmente quando la tipografia ha chiuso. E che ora mi manca, che manca alla cultura palermitana e quindi siciliana. Per dare l'idea del fervore culturale che vi aleggiava e dei personaggi che vi bazzicavano occorrerebbe una lunga processione di nomi.
E' stato in questo luogo che ho avuto in dono la copia di Ciottoli dal professore Domenico Romano, per farne una recensione, e altre copie da Totò Lazzara perché ne facessi dono agli amici.
Ciottoli
d'amore
Mia recensione del libro di
Domenico Romano, Ciottoli, Grifo, Palermo 1990, pag.66 (ed.fuori commercio)
Domenico Romano, Ciottoli, Grifo, Palermo 1990, pag.66 (ed.fuori commercio)
Gudemula
sta vita.
Lesbia du me cori.
e amamunni...
E' la fresca traduzione, ad opera di un professore
universitario, del primo verso del famoso Carmen 5 di Catullo : Vivamus, mea Lesbia, atque
amemus....
Opera di un poeta poliglotta, dunque, polifono e policorde. Pochi altri, oltre il Carducci, hanno saputo resistere all'abitudinaria forza spoeticizzante dell'accademia. Essere professore universitario e poeta, giudice e "attore": un "acrocoro", un ossimoro : iperbole, contraddizione e rarità.
E' occorso al chiarissimo professore di Letteratura Latina della spoeticizzante Università di Palermo. Domenico Romano (per gli amici ''Michetto"), che ha dedicato all' "assidua compagna dei suoi sogni", alla "sua Ermelinda", una piccola silloge di quarantanove poesie proprie e di due altrui (tradotte dal latino in siciliano e dal tedesco in italiano).
Artifex. il Professore, anzi il Poeta, di un unico atto di poesia, scandito in tre tempi: 1972, 1975, 1990, cui corrispondono rispettivamente: Il sentiero spezzato, Dietro la storia, Ciottoli.
Opera di un poeta poliglotta, dunque, polifono e policorde. Pochi altri, oltre il Carducci, hanno saputo resistere all'abitudinaria forza spoeticizzante dell'accademia. Essere professore universitario e poeta, giudice e "attore": un "acrocoro", un ossimoro : iperbole, contraddizione e rarità.
E' occorso al chiarissimo professore di Letteratura Latina della spoeticizzante Università di Palermo. Domenico Romano (per gli amici ''Michetto"), che ha dedicato all' "assidua compagna dei suoi sogni", alla "sua Ermelinda", una piccola silloge di quarantanove poesie proprie e di due altrui (tradotte dal latino in siciliano e dal tedesco in italiano).
Artifex. il Professore, anzi il Poeta, di un unico atto di poesia, scandito in tre tempi: 1972, 1975, 1990, cui corrispondono rispettivamente: Il sentiero spezzato, Dietro la storia, Ciottoli.
Seguiteranno i grilli
a scuotere l'aria
d'allegria di festa
... Io non ci sarò.
Seguiteranno i bimbi
a correre spensierati
...ed i corpi amanti
a confondersi
in stretta vogliosa
d'oblio.
in stretta vogliosa
d'oblio.
Io non ci sarò.
...Un giorno l'uomo
si donerà agli altri,
si donerà agli altri,
allora sarà uomo.
Io non ci sarò
(Non ci sarò).
Questo "non esserci" è una rovesciata voglia di "volerci essere", un desiderio strozzato. L'ultima parola dell'ultima poesia della raccolta è, seppure interrogativamente, "eterno".
P.C.
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2013/04/vasammuni-lesbia-o-comu-schifiu-ti.html
Pubblicata precedentemente su:
“Lumìe di Sicilia”, n. 23, febbraio 1995, pag. 3
http://www.sicilia-firenze.it/upload/files/lumie_n23.pdf
Vasati a nun finiri:
“Lumìe di Sicilia”, n. 23, febbraio 1995, pag. 3
http://www.sicilia-firenze.it/upload/files/lumie_n23.pdf
Vasati a nun finiri:
RispondiEliminaDa fb
Compagnia Via Pindemonte (Gabriella):
Che emozione leggere queste parole! Bellissime!.....ma la cosa più bella è stato scoprire che a casa mia ho una copia (donata appunto da Salvatore Lazzara) di questo libro che ho letto....mi colpì soprattutto una poesia da cui rubai un verso per un monologo del primo spettacolo della Compagnia .
Il verso era "Lo sterco dei potenti del mondo "........in qualche modo immagino un luogo in cui possa rivivere l'arte, la pittura ,la musica ,la danza la poesia ,cultura , un luogo che sia oggi quello che per te in passato ha rappresentato la S.T.ASS....non sarà un'utopia bisogna crederci tanto!
Da fb
RispondiEliminaNicolò D'Alessandro:
Grazie per averlo ricordato. Era una persona per bene. Un signore dell'ottocento. Un ricordo che restituisce qualcosa al senso della dignità.
Da fb
RispondiEliminaAngelo Campanella:
Che bella sorpresa! Non sapevo di questa tua mirabile recensione della plaquette di Domenico Romano, nella quale si colgono chiaramente i vari aspetti della personalità del professore. Grazie
Riporto la risposta di Elisa Romano poiché assume il valore di una testimonianza.
RispondiElimina20 aprile 2013
Gentile Piero Carbone,
rispondo all'indirizzo di posta elettronica perché non so usare bene facebook.
Sì, sono la figlia di Domenico Romano e La ringrazio molto per questo ricordo di mio padre. Mi ha commosso anche il riferimento a Totò Lazzara, che anch'io conoscevo bene e di cui ricordo la mitica tipografia (fra l'altro, io stessa pubblicai un libro per le edizioni "Il Grifo").
Conoscevo la Sua recensione a «Ciottoli», mio padre conservava tutte le recensioni alle sue raccolte poetiche, e sono ancora conservate negli scaffali della sua biblioteca.
Ancora grazie e un saluto cordiale.
Elisa Romano