A che pro ignorare chi ha avuto un ruolo attivo o addirittura è a monte dello stesso Convegno?
Con le omissioni e le esclusioni (non sono l'unica vittima, purtroppo), il gesso non può certamente essere il "collante di un possibile percorso", come immagina la prof.ssa Castiglione, anzi, questo possibile percorso viene impoverito e azzoppato .
Era questo che si proponevano i relatori del Convegno?
Sempre nella stessa dissertazione dell’8 agosto a San Giovanni Gemini, come si può evincere dal filmato, la citazione sciasciana dello schisto di gesso è errata: la lucciola citata non si trova nello schisto di gesso per la semplice ragione che lo schisto non c’è ( “Ieri sera, uscendo per una passeggiata, ho visto nella crepa di un muro una lucciola. […] credetti dapprima si trattasse di uno schisto del gesso con cui erano state murate le pietre o di una scaglia di specchio”). Credette ma non era. Anche la conseguente spiegazione in senso metaforico della Professoressa risulta imprecisa, anzi, ha un valore opposto. Ma non è questo il problema, sorprende piuttosto che nella narrazione del gesso risulta assente chi è stato presente, attivamente presente, e risulta presente chi invece (nel testo sciasciano) è assente ovvero non c’è.
Per onestà intellettuale e per l’Accademia rappresentata, nelle prossime presentazioni penso si possa e si debba rimediare riguardo alle "presenze" assenti e alle "assenze" presenti.
Con le omissioni e le esclusioni (non sono l'unica vittima, purtroppo), il gesso non può certamente essere il "collante di un possibile percorso", come immagina la prof.ssa Castiglione, anzi, questo possibile percorso viene impoverito e azzoppato .
Era questo che si proponevano i relatori del Convegno?
Sempre nella stessa dissertazione dell’8 agosto a San Giovanni Gemini, come si può evincere dal filmato, la citazione sciasciana dello schisto di gesso è errata: la lucciola citata non si trova nello schisto di gesso per la semplice ragione che lo schisto non c’è ( “Ieri sera, uscendo per una passeggiata, ho visto nella crepa di un muro una lucciola. […] credetti dapprima si trattasse di uno schisto del gesso con cui erano state murate le pietre o di una scaglia di specchio”). Credette ma non era. Anche la conseguente spiegazione in senso metaforico della Professoressa risulta imprecisa, anzi, ha un valore opposto. Ma non è questo il problema, sorprende piuttosto che nella narrazione del gesso risulta assente chi è stato presente, attivamente presente, e risulta presente chi invece (nel testo sciasciano) è assente ovvero non c’è.
Per onestà intellettuale e per l’Accademia rappresentata, nelle prossime presentazioni penso si possa e si debba rimediare riguardo alle "presenze" assenti e alle "assenze" presenti.
Link del filmato:
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