MAREDOLCE VESTITO A FESTA
Sono arrivati, gli italo-americani, nel bel mezzo delle manifestazioni organizzate dalla scuola "Quasimodo-Oberdan" di Palermo.
C'erano percussioni canti ballate, esibizioni di capoeira di jujitsu, mostre di macchine parlanti quadri pietre e bastoni intagliati manufatti degli alunni, esposizioni e testimonianze delle associazioni "Castello di Maredolce" "al Qudz" "Addio Pizzo" "Libera" Navarra editore, dei genitori di Antonino D'Agostino vittima di "cosa nostra", di "Guerrilla Garden" che ha piantumato alberi di olivo, e si potevano anche degustare gelati artigianali e il couscus vegetariano di Fateh.
Il castello di Mardolce per un pomeriggio si è animato festosamente di colori di suoni di voci.
Sembravano increduli gli americani, ma anche tanti palermitani che sconoscevano il Castello di Maredolce o non lo conoscevano come magica location per manifestazioni culturali.
In questa cornice il professore Gaetano Cipolla, della St. John's Univesity di New York, presidente della Organization Promoting the Language and Culture of Sicily "Arba Sicula", ha fatto dono ufficialmente alla scuola della grammatica Learn / Mparamu lu sicilianu in versione cartacea e in dvd.
I ragazzi hanno illustrato il Castello di Maredolce in inglese, quale omaggio alla comunità anglofona, e in siciliano per ribadire l'importanza delle nostre radici e ringraziare il professore Cipolla per tutto quello che vien facendo per affermare la dignità della "lingua" siciliana.
Ad accogliere gli amici americani c'era anche una delegazione bagherese formata dal pittore Carlo Puleo, il fotografo Nino Bellia e il giornalista Giuseppe Fumìa, i quali prossimamente accoglieranno, nel singolare tour, gli amici americani dalle loro parti: Aspra, Santa Flavia, Mongerbino.
Dalla bacheca del profilo fb dell'Istituto comprensivo "Quasimodo-Oberdan.
RispondiEliminaCommento del Dirigente scolastico Vito Pecoraro:
"Un onore, un vero onore, oltre che piacere e soddisfazione, essere il dirigente scolastico di questo istituto comprensivo. Quasimodo sarebbe stato fiero di aver dato il proprio nome ad una scuola che persegue ancora il suo principio, quello di nutrire di cultura chi la frequenta. Oberdan, da vero patriota, anche lui sarebbe stato orgoglioso di sapere che, in Sicilia, c'è chi tiene fortemente al valore della propria terra.
Grazie a chi ha organizzato, grazie a chi ha partecipato, grazie a chi ha sostenuto, grazie a chi ci ha creduto, e che dire? All'anno prossimo e meglio di così (se mai potrà esserlo)"