FONTANA SÌ, FONTANA NO
Con piacere vedo riaccendersi sulla rete un dibattito sulla Piazzetta di Racalmuto e che richiama criteri estetici, storici, urbanistici sulla sua ragion d'essere.
Sono convinto che un civile confronto di idee, di esperienze e di competenze possa contribuire ad una più oculata, ponderata, opportuna amministrazione della cosa pubblica, della nostra eredità storica, dei beni culturali.
Oggi tocca alla posticcia fontana della Piazzetta e domani mi auguro si accendano i riflettori su altri beni architettonici e urbanistici come ad esempio l'ottocentesca pescheria rimossa chissà perché o la preservazione dei portali in pietra di antiche costruzioni o le edicole di campagna...
Qualche anno fa avevo pubblicato le mie riflessioni in proposito, le voglio collegare alle riflessioni e ai commenti attuali pubblicati su fb e che riporto qui di seguito.
Sunaru a Ciccanninu li rintuocchi:
mi parsiru li cuorpi di la morti.
A la Piazzetta comu ci finisci?
Ci misiru la vasca cu li pisci.
Angelo Cutaia:
A Racalmuto si sta ripristinando la copertina del muretto della recinzione della fontana alla Piazzetta. Non sarebbe stato più semplice eliminare la offensiva recinzione con tutto il muretto e creare dei gradini di accesso? Chi ha notato che c'è un cancelletto per nani, il quale impedisce di accedere al minuscolo marciapiede che circonda la vasca della fontana? Come dire che chi ha realizzato la fontana non ha ritenuto i cittadini degni di sedersi sul sedile della fontana! Oggi, ignari di tutto questo, a 42 anni dal misfatto, siamo ancora al punto di partenza. E nessuno dice niente! sono demoralizzato.
Tanti si sono espressi, secondo i propri convincimenti, per mantenere l’attuale fontana, magari eliminando solo l’attuale inferriata perimetrale, o il ripristino della precedente piazzetta.
RispondiEliminaMa una cosa bisogna mettere in evidenza e cioè che lo stato attuale è figlio di una mentalità – o “malavoglia” come direbbe il Verga- che vuole il nuovo come sintomo di progresso, mentre ciò, che è antico e storico, è anche sicuramente vecchio e retrogrado. In base a ciò, con una disinvoltura spaventevole, è stata partorita questa fontana , che in ogni caso si porta la vergogna di aver annientato la precedente piazzetta. E’ chiaro che oggi risulta problematico eliminarla, se non altro perché ci vogliono i soldi che il Comune non ha o che vuole spendere per altro.
Alla mentalità erronea del passato a cui si riferisce Ettore Liotta, che ringrazio per il suo contributo pacatamente critico, si accompagna l'altrettanto erronea opinione, secondo me, che una Piazza, una Piazzetta, un Largo, concepiti e/o vissuti in quanto tali, siano dei vuoti da riempire ad ogni costo con arredo urbano più o meno creativo e/o stravagande. Se così fosse, si potrebbe iniziare, come esempio, da Piazza del Campo a Siena, la famosa piazza dove si svolge due volte l'anno il Palio. Ma chi sarebbe quell'improvvido da osare tanto al punto da alterare il secolare svolgimento del Palio? Non meno attenzione e rispetto alla sua identità pertanto merita una Piazzetta sol perché non vi corrono cavalli.
Eliminahttp://regalpetraliberaracalmuto.blogspot.it/2010/01/piero-carbone-ce-stato-mai-un-concorso.html
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