sabato 31 marzo 2018

PIETRO D'ASARO ERA IL PRIMO. Giorno Duodecimo dei "Dialoghi Familiari sopra la pittura" di Fra Fedele da San Biagio

E' di questi giorni una  bella notizia che riguarda i quadri di Pietro D'Asaro: la società Italkali, dedita all'estrazione del sale dalle miniere di Sicilia, una delle quali ancora a attiva a Racalmuto, finanzia il restauro della tela “La cena in casa di Simone il Fariseo”, dipinto ad olio su tela di cm. 275 x 207, di Pietro D'Asaro ovvero Monoculus Racalmutensis.

Padre Fedele da San Biagio, apprezzato pittore cappuccino vissuto nel Settecento, ci offre una singolare testimonianza sul pittore che veniva denominato l'Orbo di Racalmuto.



P. Fedele:
Uno era chiamato il Zoppo di Gangi, e l'altro...

D. Pio:
E l'altro credo, che fosse il Sordo di Messina, il Muto di Palermo, il Gobbo di Catania, o finalmente il Calvo di Trapani.
Oh capperi! Mi dite tutti li segnati, e stroppj della Sicilia, e li vantate per Pittori di grido. Il primo l’Orbo di Regalmuto, il secondo il Zoppo di Gangi, via… dite ora il terzo.

P. Fedele:
Piano, Signor D. Pio, quanto vi riferisco, non son favole, [bensì] storie certissime del nostro Regno; né vi parlo dell’America, o pure di qualche Poetico Romanzo. Mi vanto di asserire la verità, il secondo di quei tempi fu il Zoppo di Gangi, ed i terzo il celebre Paladino; e questi due fiorirono ugualmente nel nostro Regno.



Dialoghi Familiari
sopra
 la Pittura
 difesa ed esaltata 
dal
 P. Fedele Da S. Biagio
 pittore cappuccino
 con il sig. avvocato
 D. Pio Onorato
 palermitano
 Alla presenza de' suoi Allievi nella bell'Arte
 disposti in Qundici Giornate
 Per maggior eccitamento della Gioventù che si applica al disegno, 
e colorito; e per impegnare li Protettori della nobilissima Arte
 a maggiormente promuoverla 
Dedicati
 alla grandezza del Signor Duca D'Angiò.

In Palermo, Per D. Antonio Valenza Impress. Camerale. 
Con licenza de' Superiori.


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