giovedì 29 novembre 2018

LO SCRIVEVA GIANCARLO MACALUSO NEL 2014, NON IO. Alcuni leggono una cosa e ne pensano un'altra

Nelle polemiche, 
c'è chi scambia buzzìchi pi lanterni;

c'è chi, invece di smentire puntualmente  affermazioni altrui con carte, date e fatti "alla mano", reagisce dilatando le froge  e scantonando con poca classe e molto livore (ma il livore è fumo, non arrosto: impuzza, annerisce e basta); 

c'è  chi, non avendo argomenti ad hoc, tenta di demolire per altre vie la credibilità altrui, nel vano sogno di fare sparire le nubi dal cielo disegnando sull'ombrello aperto un sole sorridente;

c'è chi, nel timore di dovere ribattere e controribattere  di persona, si nasconde molto "coraggiosamente", e poco lealmente, dietro uno pseudonimo (ma uno a chi risponde? all'aria? a nessuno?  al nom de plume?);

c'è chi, non sapendo dire altro, tenta disperatamente di minimizzare o ridicolizzare le attività e la creatività altrui (ma se non valgono nulla, non è meglio non evocarle? Evocarle significa riconoscerne l'esistenza! Ciò vale terribilmente anche per le persone, gli autori di qualcosa, etc.);

c'è chi cita e... comu veni la pena si cunta. P. C.




Giancarlo Macaluso in primo piano nel fermo immagine del filmato postato su you tube:

CARRETTIERI E LAVANDAIE. Rievocazione etnografica (1987)... 
Prima Parte


"Mi dispiace, io non ci sto. Non si può trascinare l'onore e la storia di un giornale nel pantano delle beghe politiche. [...]

Probabilmente stanno naugrafando tutte le certezze con cui in questi anni abbiamo svolto il nostro mestiere di giornalista: non avere un piede in due staffe, raccontare la politica ma non farla, evitare strane commistioni col potere.

Certo, si può cambiare opinione; ma mi resta, al fondo, una specie  di retrogusto amaro, una piega malinconica per come la cosa è stata ed è gestita. Sono deluso anche da tutto il contorno: Egidio Terrana, Salvatore Picone, Gigi Restivo, Felice Cavallaro e compagnia cantando. Il giornale da questa storia avrebbe dovuto rimanere fuori invece di ridursi a una sfiatata trombetta di potere, sia pure di uno che ama molto Racalmuto e di uno che quel giornale ha contribuito a nascere, crescere, rafforzarsi.

Evidentemente non c’è posto per me. Questo sicuramente è l’ultimo contributo che do al mio vecchio giornale, prendendone le distanze. 

Un amico poco fa mi ha telefonato dicendomi che è arrivato il momento di una nuova 'voce' a Racalmuto, di un nuovo giornale. Arriverà, presto, si chiamerà: Malgrado tutti."

Giancarlo Macaluso, Macaluso contro Savatteri: "Tieni fuori il giornale", Malgrado tutto web, 01/04/2014
Sulle scale del Municipio di Racalmuto,
in occasione della mostra di Pippo Bonanno a Racalmuto nel 1989.


ph ©archivio e pensamenti blog

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