Cade a fagiolo la scoperta e relativa pubblicazione su fb del seguente documento da parte di Salvatore Pedone, che ha retto e valorizzato per tanti anni la Biblioteca comunale di Palermo, in previsione del progetto che tenderebbe a creare una rete di paesi e località legati al culto di Santa Rosalia da coinvolgere e coordinare possibilmente in "Panormus. La scuola adotta la città", visto che, dopo il Genio, sarà Santa Rosalia quest'anno il tema comune e trasversale a tutte le scuole adottanti i vari monumenti previsti negli itinerari di "Palermo apre le porte".
E potrebbe concludersi con la sfilata a Palermo, per il Festino, dei rappresentanti della varie località "rosaliane", simbolicamente in corteo dietro la famosa urna argentea contenente le reliquie della Santuzza: palermitana, ma non solo.
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Totò Pedone, nel pubblicare questo eccezionale documento, lo accompagna con la seguente nota:
Trascrivo, per maggiore intelligenza, le parti relative di questa pagina:
In un volume conservato nel Tesoro dell'Ill.mo Senato di Palermo, ricoperto di rosso dorato, si contengono le cose spettanti all'antico culto di S. Rosalia, il cui indice è il seguente…
Testes Joannis de Caravellis in quo [***] Ecclesiae S. Rosaliae in monte Pellegrino, anno 1377 - a f. 18
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Piero… se leggi bene il documento, troverai: De templo S. Rosaliae in oppido Racalmuti...
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Ringrazio Totò Pedone per la segnalazione "racalmutese". Sull'esistenza di una chiesa dedicata a Santa Rosalia si fa riferimento anche alla testimonianza del Cascini a cui si rimanda nel Saggio apologetico sulla vera patria di Marcantonio Alaimo dell'abate Salvatore Acquista pubblicato nel 1856.
Sulla "presenza" di Santa Rosalia a Delia nei documenti storici, è in dirittura di arrivo un libro di Paolo Busub.
Sulla "presenza" di Santa Rosalia a Delia nei documenti storici, è in dirittura di arrivo un libro di Paolo Busub.
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Ciao Piero,
RispondiEliminaintanto grazie per avere evidenziato l'uscita del mio libro su santa Rosalia.
Il libro sarà presentato a gennaio del prossimo anno per la ricorrenza del terremoto del 9 e 11 gennaio del 1693 che interessò tutta la Val di Noto, risparmiando, su intercessione di santa Rosalia, la città di Palermo e a quanto sembra anche Delia e altre città, come la vicina Canicattì che già nel 1626, come ringraziamento per la mancata propagazione del morbo aveva costruito e dedicato una chiesa a santa Rosalia.
Scrivere questo libro è stato contemporaneamente difficile ed entusiasmante. Difficile, perchè finora non si conosceva nulla o quasi del culto di santa Rosalia a Delia, entusiasmante, perchè mano mano che trovavo le notizie, finalmente cominciavo a capire, perlomeno nelle linee generali, come era nato e come si era diffuso il culto.
Dai documenti che ho raccolto, si evidenzia un collegamento tra la devozione palermitana e quella deliana. Non posso dirti di più prima dell'uscita del libro, ma posso dirti però che Delia, da un apparente anonimato, emerge con prepotenza tra i tanti paesi siciliani devoti a santa Rosalia.
Se vuoi, più in là pubblico qualche notizia inedita.
Certo che voglio; e ti ringrazio
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