Secondo una legge non scritta ovvero secondo tradizione, per ferragosto,
tanti racalmutesi amano fare un'estemporanea escursione fuori porta:
al Castelluccio.
Ma Angelo Cutaia ha tanti amici sparsi per la Sicilia che oramai la tradizione
ha valicato i familiari confini e giungono da ogni parte per toccare le pietre Castelluccio,
ammirarne la vista
e respirare l'aria ventosa che offre.
Al Castelluccio, che risente degli acciacchi dei secoli, qualche sostegno è stato dato
ma di altri sostegni abbisognerebbe;
in previsione dell'appuntamento ferragostano
Angelo non vuole compromettere la tradizione
e ha sopperito come ha potuto,
trasformandosi generosamente in un Colapesce di terra.
Ma fino a quando?
Resisti, Angelo. Arriviamo.
Sarebbe un peccato perdere questa ecologica e archeologica tradizione.
Che sia arrivato, da Castronovo, il primo "Colapesce" volontario
per dare il cambio ad Angelo anche per un giorno?
Quale suggestione avrà suggerito a Renzo Collura di immaginarsi al Castelluccio
per ammirare nella volta celeste
lo spettacolo delle stelle cadenti
il X agosto, per San Lorenzo?
per ammirare nella volta celeste
lo spettacolo delle stelle cadenti
il X agosto, per San Lorenzo?
Link correlati:
*
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2013/08/renzo-collura-e-il-castelluccio.html
*
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2015/05/il-castelluccio-occhiuto-e-visibile.html
*
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2015/05/il-castelluccio-occhiuto-e-visibile.html
ph ©piero carbone 10 luglio 2016
Nessun commento:
Posta un commento