I quadri "infernali" di Croce Armonia
di
Eugenio Giannone
Osservare le tele del M° Croce Armonia è come sfogliare le pagine d’un libro di storia socio-economica della nostra Terra o assistere ai reportages dell’inviato d’un giornale all’inferno.
Esse aiutano a squarciare il velo dell’oblio che da troppi anni ormai avvolge un mondo, un’epoca che ha significato ricchezza per pochi e sofferenza per molti al punto che parecchi vorrebbero rimuovere inconsciamente quella temperie dalla memoria perché lesiva della dignità umana.
Il lavoro, anche quello sotterraneo della zolfara, dovrebbe essere una liberazione; per molti siciliani e per lungo tempo, invece, è stato una maledizione e molti per descriverlo hanno fatto ricorso alla metafora dell’inferno, come è capitato a G. De Maupassant, o hanno usato accenti drammatici, come nel caso di L. Pirandello e A. Di Giovanni. Sugli zolfatari il M° Croce ha meditato a lungo, li ha studiati, scrutati, interrogati, lasciandosi emotivamente coinvolgere nella loro avventura, cogliendone tutta la tristezza e il dolore.
E non poteva che essere così perché egli è figlio di questa terra, di Sommatino centro zolfifero del quale porta le stimmate che riesce a fissare sulla tela.
E basta guardare quei soggetti per capire che la sua indagine non si ferma solo all’aspetto sociologico del problema ma investe anche lo studio dell’anatomia umana, come mostrano le figure dei minatori colti nei loro gesti quotidiani che sanno di sofferenza indicibile e pasti frugali consumati assieme ai compagni di lavoro e con fantasia, perché solo di quella abbondavano!
E sembra di essere in mezzo a quegli zolfatari, di avvertire la puzza dell’anidride solforosa e la fatica dei picconieri e degli sventurati carusi e rimanere abbagliati non dalla luce del giorno ma dal giallo dello zolfo, che sembra utilizzato al posto del colore nelle tele del Maestro.
Queste tele ci parlano e ci dicono delle sue radici, della sua cifra stilistica, della fermezza del tratto, dell’armonia d’insieme, dell’uso sapiente del colore, della sapiente distribuzione delle figure nello spazio, della sua travagliata obiettività, della sua lucida commozione, sensibilità ed estro che confluiscono nei vari capitoli di questo grande affresco del mondo ctonio e, perciò, quando sulla zolfara calerà il velo dell’oblio e ai giovani le sue vicende appariranno frutto della fantasia di artisti, resteranno le opere di Croce, questo suo gran libro, a far sì che la dignità umana non debba più essere calpestata e a ricordarci che Sisifo, con le sue inenarrabili sofferenze e fatiche e quantunque Tantalo soffra ancora fame e sete, è morto per sempre.
Grazie, Maestro, per questa lezione di vita, di Arte e di storia. (eugenio giannone)
Occasione unica a Cianciana
di
Mario Caramazza,
direttore della biblioteca comunale "Paolo Borsellino"
Straordinario percorso nella storia, nella cultura, ma sopratutto nel dolore e nella fatica umana dei minatori. In particolare alle vittime della tragedia nella miniera di Marcinelle (Belgio). Queste le immagini dipinte dalla sensibilità artistica ed umana del maestro Croce Armonia che ha voluto dedicare a futura memoria 22 dipinti che raccontano le gesta dei minatori come "l'inferno dei vivi" Danteschi.
Quindi un omaggio ed un'occasione unica a Cianciana sino al 15 agosto per visitare la preziosa mostra al chiostro dell'ex Convento dei Cappuccini.
con Eugenio Giannone e Mario Caramazza
Croce Armonia è nato a Sommatino (CL) e vive a Pescara. Ha studio
a San Juan de Alicante (spagna) e a Zurigo. E’ membro dell’Accademia delle Arti dell’Incisione di Pisa, dell’Accademia Tiberina di Roma e dell’Università popolare Sestrese di Genova. Ha illustrato parecchi libri; di Lui si sono occupate numerose testate giornalistiche nazionali ed estere e ne hanno parlato i maggiori critici d’arte.
Mostre a Caltanissetta, Zurigo, Basilea, Genova, Roma, Livorno, Firenze, Bruxelles, Madrid, New York, Nizza, Tokio, Kioto, Barcellona, Catania, Aix les Bains, Grenoble, Sidney, Buenos Aires ecc.
La cartolina ricordo
La nota del sindaco Santo Alfano su facebook per l'inaugurazione
Ricordando Marcinelle: personale di pittura del maestro Croce Armonia.
Custodire la Memoria. Questo il messaggio che l'Amministrazione Comunale di Cianciana ha voluto mettere in rilievo ieri sera, inaugurando la mostra pittorica del maestro Croce Armonia dedicata ai Minatori di tutto il mondo, ma sopratutto i minatori che persero la loro vita negli incidenti infami nelle miniere di Marcinelle (Belgio), di cui molte vite Ciancianesi.
Il Sindaco Santo Alfano unitamente al Sindaco di Casteltermini Nuccio Sapia, hanno voluto ricordare le vittime della miniera di Cozzo Disi di Casteltermi (1916).
L'evento organizzato dal prof. Eugenio Giannone, ha visto tra i relatori oltre ai Sindaci, lo scrittore Rocco Chimera, il pittore, il cantastorie Nonò Salomone.
Presenti tra gli ospiti i pittori:
Giuseppe Petruzzella, Andrea Arcuri.
Una poesia di Alessio Di Giovanni sulla zolfara
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ph ©piero carbone
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