ph Maria Pia Lo Verso |
Mi ha sempre colpito il suo fare arte o meglio il suo essere artista: con oggetti umili e desueti elaborava progetti d'arte. Insomma, vedeva ogni cosa sub specie aesthetica.
Rimodulando visioni comuni, per lui l'arte giustificava il "mezzo".
Addirittura, per Antonella, "Giusto era l'incarnazione di un percorso di analisi del nostro tempo".
(P. C.)
Ricordiamolo con una mostra permanente
di
Antonella Folgheretti
Oggi doveva essere, a Misilmeri, un grande giorno di festa della cultura. Parte stasera la prima edizione della rassegna letteraria Notturni d'autore con Giosuè Calaciura.
Ma stamattina è arrivata la tristissima notizia della morte di Giusto Sucato, artista e collaboratore di Francesco Carbone, che da autodidatta ha elaborato le sue produzioni fino ad essere conosciuto negli anni in tutta Italia. Giusto era l'incarnazione di un percorso di analisi del nostro tempo e di gioco con la memoria. Un centro propulsore la sua galleria in corso 4 aprile, un cenacolo casa sua.
Infatti trasformava gli arnesi più umili del lavoro agricolo e i chiodi, e i pezzi di ferro, in sculture e quadri.
Sarebbe importante che la nostra comunità lo ricordasse magari con una esposizione permanente.
Noi del club di lettura Liberi-libri lo faremo stasera con umiltà e profondo dolore.
I funerali si terranno alle ore 11.00 nella chiesa madre di Misilmeri
Domani mattina, giovedì, dalle 9.30 alle 11.00 sarà allestita all'interno del palazzo municipale di Piazza Comitato la camera ardente per permettere ai misilmeresi di onorare Giusto Sucato. I funerali alle 11 alla chiesa madre.
Ma gli autori dei commenti anonimi (ovvero non sottoscritti) non si astengono dallo sputare veleno e non hanno rispetto nemmeno della morte per giocare inopinatamente sui doppi sensi delle parole invece di attenersi ad altri e alti sensi del vivere e del morire? Autori di tali abiezioni non li riconosco nemmeno come nemici, altrimenti rispettabili, se dialetticamente leali e rispettosi di certi valori.
RispondiEliminaAnche per gli anonimi, prima della polizia postale, ci dovrebbe essere il decoro e una coscienza che discerne e che giudica.