giovedì 4 agosto 2016

ANCHE A CAMPOBELLO DI LICATA. Piera Lo Leggio canta Lu mari si l'agiutti - Tùmmina tùmmina sunnu li guai lu pani è picca e li figli su assai...



Anche la canzone  Lu mari si l'agliutti, con la dolorosa e attualissima tematica degli immigrati, verrà riproposta prossimamente a Campobello di Licata nella viscerale e coinvolgente interpretazione di Piera Lo Leggio e il suo gruppo musicale. Grazie.

La canzone, in diversi spettacoli e contesti, e con diversa interpretazione, è stata finora eseguita ad Agrigento, Palermo, Sciacca, Palma di Montechiaro, Licata.
Inoltre, per la parte testuale, la tematica della canzone travalicherà i confini del dialetto visto che l'amico Eduardo Chiarelli l'ha proposta ad un suo amico portoghese cantante di fado.

L'evento promosso su facebook:
 https://www.facebook.com/libertyquadro/photos/gm.867844160013495/1214378795260292/?type=3&theater

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Notizie tratte dall'Evento Live - LibertyQuadro - InCanto pubblicato su fb.
Dettagli
Piera Lo Leggio - Una voce intensa e policroma, capace di esprimere in tutte le sfumature il cuore profondo della Sicilia che soffre e si rallegra, che protesta e si ribella all'ingiustizia, di trasformare lo stesso dolore in gioia del canto. Una grande presenza scenica. Una musicalità sensibile e colta che si rivela nelle originali interpretazioni e nelle nuove composizioni.

Paolo Alongi - Giovane talento emergente, virtuoso dello strumento, suona con scioltezza ed affida alla sua inseparabile chitarra il ruolo di unica depositaria e mediatrice delle proprie emozioni. Dotato di classe chitarristica ha già suoanto in importanti contesti come l'EXPO e la trasmissione Uno Mattina.

Mario Vasile - Classe 1971, agrigentino Doc con il cuore rivolto verso la musica afrocubana e quella popolare del Sud Italia. Conosciuto come il percussionista storico dei Tinturia, Vasile non ha bisogno di molte presentazioni: negli anni ha condiviso il palco con tantissimi artisti siciliani e non, da Francesco Buzzurro, Giuseppe Milici, Osvaldo Lo Iacono con quest'ultimi in giro per le piazze e i teatri ad accompagnare Antonella Ruggiero.

Mimmo Pontillo - Generoso musicista polistrumentista da decenni impegnato nella raccolta di musiche popolari pubblicate, insieme alla storica Compagnia Popolare Favarese, in “Musica dei saloni”, “Serenate a chiar di luna” e “Merica, Merica”. Ha suonato con i più grandi artisti del genere e con Rosa Balistreri. E' considerato uno dei mandolinisti più straordinari, dotato di tecnica e genialità.


Link correlati:
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http://archivioepensamenti.blogspot.it/2016/06/oggi-licata-artisti-per-la-giornata.html
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Link per leggere testo e musica:
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LU MARI SI L'AGLIUTTI. Titolo alternativo: Tùmmina tùmmina sunnu li guai. Coro: Tummina tummina sunnu li guai, lu pani è picca e li figli su assai. I Mamma, li turchi sunnu a la marina, cantava anticamenti la canzuna. II Scinnìvanu ccu armi e scimitarri. Sbarcavanu arraggiati comu cani. Coro: Tummina tummina sunnu li guai, lu pani è picca e li figli su assai. III Arrivanu di notti a l’ammucciuni, ammunziddrati ncapu li varcuna. IV Parinu lapi, lapi appizzati nta na vrisca di feli ncatinati. Coro: Tummina tummina sunnu li guai, lu pani è picca e li figli su assai. V L’acqua l’annaculìa. Màncianu luna. Chjinu lu cori ma muorti di fami. VI A Puortu Palu cc’è cu và, o a Pachinu, a Lampedusa, o puru cchjù luntanu. Coro: Tummina tummina sunnu li guai, lu pani è picca e li figli su assai. VII Nuddru li vidi, nuddru li scummatti, lu mari in silenziu si l’aggliutti. Coro: Ummira ummira sunnu li genti campanu muorinu eccu! ppi nenti. (in crescendo, quasi gridato): Ummira ummira sunnu li genti campanu muorinu eccu! ppi nenti.

TRADUZIONE ITALIANA CORO Tumoli tumoli sono i guai, 
il pane è scarso e i figli son molti. Ombra, ombra sono le genti: campano, muoiono, ecco, per niente. STROFE Mamma, li turchi / son giunti alla marina, / cantava anticamente / la canzone. 
/ Scendevano con armi / e scimitarre. / Sbarcavano arrabbiati / come cani. 
/ Ora arrivano di notte / di nascosto, / ammassati / sopra i barconi. 
/ Sembrano api, api / attaccate / a un favo di miele / incatenate. 
/ L’acqua li dondola. / Mangiano luna. / Pieno il cuore / ma morti di fame. 
/ A Porto Palo c’è chi va, / chi va a Pachino, / a Lampedusa, oppure / più lontano. 
/ Nessuno li vede, / nessuno li cerca, / perché in silenzio / il mare se li inghiotte.




Le foto a colori sono state scattate al circolo di cultura di Sciacca il 13 giugno 2016
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2016/06/archivio-e-pensamenti-le-mie-canzoni-lu.html

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