Sono di attualità le strade in Sicilia, molte delle quali precarie se non addirittura impercorribili, come quella che collega Racalmuto a Montedoro.
Spesso, in attesa di traslucide soluzioni, i privati, quando possono, rimediano in qualche modo, rabberciando.
E' storia dei nostri giorni. Si parla tanto di strade, vi si fantastica sopra, si percorrono a grande velocità con la fantasia, ma nella realtà sono malmesse.
Nell'Ottocento, a quanto pare, alle strade, per i loro muli e i loro carretti, ci tenevano di più, come dimostra il seguente atto di cauzione.
Atto di cauzione per
lo appalto della fornitura della breccia ed inghiaiamento del 3° lotto,
in capo a Martorelli Carmelo di Cosimo per £ 2258.16 (11 ottobre 1897)
“La porzione di strada rotabile Racalmuto –
Montedoro che, dalla via del Sanatore arriva alla fine della strada; per le
condizioni dei terreni in cui si sviluppa, per l’esposizione Nord e per il
continuo passaggio dei veicoli, animali e pedoni, va soggetta a continua
degradazione e deterioramento.”
In tutto i
lotti erano quattro e le strade relative avrebbero permesso a Racalmuto una più agevole e moderna
comunicazione con gli altri paesi del circondario. La spesa complessiva prevista
era ragguardevole. La Giunta “ad unanimità di voti per alzata e seduta”
delibera di approvare “progetti e capitolati per l’inghiaiamento delle strade
esterne per una spesa di Lire 12000.”
Le foto sono personalissime ©archivioepensamentiblog
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