giovedì 26 marzo 2015

CURRI QUANTU VOI... Ricordando l'editore Salvatore Coppola e i "detti" paterni di Rosemarie Tasca d'Almerita


Voleva fare l'editore, e lo fece. Lo fece a modo suo, con libertà, con difficoltà. Aveva tanti progetti: alcuni li realizzò, altri erano in cantiere; ne so qualcosa per avermi coinvolto in alcuni realizzati e in altri da realizzare. La morte, intervenuta in maniera subdola, ha fatto saltare in aria tutto. Che cosa rimane oggi della sua casa editrice? Che fine ha fatto il catalogo? 

Ma una domanda sulla memoria di ciò che rimane oggi dell'editore Salvatore Coppola, che era soprattutto un generoso idealista, mi spinge a volerlo ricordare attraverso la citazione di uno dei suoi libri che aveva pubblicato in collaborazione con Margana Edizioni, forse una premonizione, codesta collaborazione, in vista magari di un passaggio di testimone. Forse. Se queste erano le sue intenzioni, non ebbe il tempo di far transitare su un altro editore la sua attività, i suoi libri, i suoi autori. Egli, negli ultimi tempi, un'altra occupazione in verità desiderava perseguire: quella di scrivere i propri libri, dopo avere pubblicato generosamente e coraggiosamente quelli degli altri. Non ne ebbe il tempo. Felice parentesi è stata quella di Caltabellotta, nell'aerea Caltabellotta: oasi di letture, di scrittura, di amici. Ma parentesi breve. 

Un autore che è venuto a mancare piuttosto che un autore mancato. Diverso il discorso per la cessazione della sua casa editrice: a rimanere orfani non sono soltanto i suoi autori ma i tanti lettori che nei suoi libri impegnati trovavano un punto di riferimento, uno spazio di libertà, di espressione, un pensiero critico, una volontà di impegnarsi, un atteggiamento di resistenza, quasi una sorta di bandiera.

Oggi è il tempo di fare sventolare quella del ricordo. Attraverso il vento delicato delle pagine sfogliate di un libro leggero. Ma ricco di tanto sapore familiare, di tanta sapienza nostrana.

Una sapienza che ci spinge a considerare minuscoli tutti i problemi talvolta irrisolvibili e le difficoltà insormontabili, in cui tra l'altro Salvatore si dibatté ininterrottamente, specialmente quando arriva d'improvviso la ruspa ineluttabile che li spazza via liberandocene, senza darci però il tempo e la soddisfazione di averli prima risolti.






Rosemarie Tasca d'Almerita, Chi nnicchi - nnacchI? Detti di casa mia e non solo, Margana edizioni - Coppola editore, Trapani 2011. Disegni di Gabriella Saladino

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