Un brindisi di allora con il prof. on. Sergio Mattarella
per l'inaugurazione a Racalmuto della mostra
"La Valle dell'Apocalisse"
rinnovato idealmente ora, a distanza di ventiquattro anni,
in occasione della sua elezione a Presidente della Repubblica.
Un brindisi per il Presidente.
Con l'augurio di buon lavoro.
Una Valle di buoni auspici per un'Italia che ne ha bisogno.
Racalmuto, Auditorium Santa Chiara, 27 ottobre 1991
Inaugurazione della mostra
La Valle dell'Apocalisse
di Nicolò D'Alessandro
Un ringraziamento a Olga Dolci per le foto messe a disposizione.
Le foto sono state scattate da Alberto Campione
Depliant della Presentazione |
Dopo l'anteprima a Racalmuto La Valle è stata esposta alla Wiesner Gallery (New York)
Link correlato:
Mattarella a Racalmuto (per il disegno più lungo del mondo)
Riporto il commento di Nicolò D'Alessandro postato su fb per ringraziarlo non solo per la partecipata rievocazione di quell'evento ma anche per le tante espressioni di apprezzamento (e di speranza):
RispondiEliminaCondivido il post di Piero Carbone http://archivioepensamenti.blogspot.it/…/brindisi-col-presi… che mi riporta ad una bella e irripetibile pagina della storia culturale di Racalmuto dove il mio disegno "La Valle dell'Apocalisse", metafora dei mali del mondo, non come "perdizione" ma come "speranza" ha costituito un momento, credo importante, di una generosa stagione di fermenti autentici, di grandi speranze di riscatto sociale attraverso la Cultura, grazie all'impegno civico e la volontà di un intellettuale racalmutese che ancora oggi, con immutata passione, ripete nel suo blog un metaforico "BRINDISI COL PRESIDENTE" che condivido e sottoscrivo con convinzione e sincera e antica amicizia.
"Un brindisi di allora - afferma lo scrittore Carbone - con il prof. on. Sergio Mattarella per l'inaugurazione a Racalmuto della mostra "La Valle dell'Apocalisse" rinnovato idealmente ora, a distanza di ventiquattro anni, in occasione della sua elezione a Presidente della Repubblica. Un brindisi per il Presidente. Con l'augurio di buon lavoro. Una Valle di buoni auspici per un'Italia che ne ha bisogno".
(Con il riscatto, aggiungo io, dei "valori profondi" della cultura vera, dell'impegno collettivo per il superamento della crisi economica, sociale e politica di questo disastrato Paese. Con fiducia mi associo a questo "brindisi ideale" con il Presidente. Voltiamo pagina, allora, tutti insieme, per dimenticare questi ultimi due decenni di buio e riproponiamo i valori della normalità del vivere civilmente.)