In questi giorni Agrigento viene associata alle immagini dei gruppi folkloristici che con danze, suoni e canti etnici vi giungono da tutto il mondo per la Festa del mandorlo in fiore, una festa del folklore che culmina nel simbolo per eccellenza di Agrigento e cioè nell'empedoclea, nella pindarica Valle dei Templi.
Dal passato dell'aura classica, attraverso il policromo presente del folklore multietnico, qualcuno ha ben pensato di proiettare Agrigento nel futuro di un set cinematografico, assimilandola addirittura al più famoso e rappresentativo simbolo del cinema americano: HOLLYWOOD.
Significherà qualcosa?
Bisognerebbe chiederlo all'agrigentino doc che l'ha ideato, l'artista Toto Cacciato, che mi fa piacere omaggiare con la pubblicazione di questa "sua" cartolina inviatami tempo fa al vecchio indirizzo di Palermo: non l'ho voluta ritoccare per non cancellare le tracce del tempo.
Forse la risposta bisogna evincerla dalle pieghe della sua attività di artista e di operatore culturale o dal senso del suo percorso umano e artistico che da Vicenza, dove ha vissuto e operato lungamente, l'ha riportato nelle plaghe da cui era partito.
Di un suo suggestivo progetto varrà la pena parlarne quando con la partenza dei danzanti gruppi folkloristici sarà ritornata nella Valle il sacro, millenario silenzio.
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La mostra al Castello Chiaramontano
Rappresentazioni classiche nella Valle dei Templi
Commento al post su fb del 16.2.2015 da
RispondiEliminaMario D'Alessandro:
Apprezzo il progetto dell'amico Toto che ricordo con stima.
Osservo una sola differenza tra la città americana..e quella siciliana: Hollywood ha prodotto una miriade di films, Agrigento uno solo...con gli stessi attori da oltre 50 anni,candidato all'Oscar dell'inedia,del disfattismo,dell'incuria,della rassegnazione ("quasi atavica")L'industria ancora in attivo è il poltronificio che si tramanda di padre in figlio!